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Questo volume non è incluso nella tua sottoscrizione. Il primo capitolo è comunque interamente consultabile.

Massimario delle operazioni societarie e degli enti non profit

Presentazione della IV edizione

La quarta edizione del Massimario, oltre a contenere l’aggiornamento delle precedenti edizioni e a raccogliere il frutto del continuativo sforzo di organizzare i materiali raccolti nel modo più indicizzato possibile, per renderli facilmente reperibili, presenta la rilevante novità di dedicare un intero nuovo (e consistente) capitolo alle operazioni degli enti non profit e, quindi, anche degli enti del Terzo settore (ETS).

L’emanazione del Codice del Terzo settore (il CTS, recato dal d.lgs. 117/2017) e della legislazione sull’impresa sociale (il d.lgs. 112/2017), normative di grandi dimensioni e di notevole complessità, e il relativo proliferare di documenti di interpretazione (per lo più emanati dal Ministero del Lavoro e in parte dal mondo notarile) rendono imprescindibile anche la loro catalogazione, al pari dei documenti inerenti alle società, in quanto vi è la medesima esigenza di poterne avere un panorama tanto completo quanto a portata di mano (invero, spesso si tratta di materiali non facili da conoscere e non facili da reperire).

Fino all’emanazione del CTS, la materia degli enti non profit era abbastanza, se non del tutto, trascurata dai professionisti e praticata solamente da addetti ai lavori, sicuramente animati da buona volontà e da un cuore d’oro, tipico di chi si dedica al volontariato, ma spesso privi di competenze legali. Ciò poteva accadere perché la materia era regolata da uno sparuto numero di norme del Codice civile (prevalentemente di contenuto non imperativo) e della legislazione speciale, come quella in tema di riconoscimento delle persone giuridiche private o in tema di Onlus. In conseguenza del CTS, la materia degli enti senza scopo di lucro è invece divenuta un àmbito intriso di complicata tecnicità giuridica, ove si rende necessario l’intervento di un professionista (avvocato, commercialista, notaio) dotato di adeguata competenza. Tra l’altro, dato che gli uffici periferici del Registro unico nazionale del Terzo settore (RUNTS) si adeguano pedissequamente alle direttive ministeriali, e dato che contro il rifiuto di iscrizione altro non resta che un impensabile ricorso al TAR (art. 47, comma 6, d.lgs. 117/2017) – quando invece il “conflitto” con il Registro Imprese si risolve molto più semplicemente e molto più velocemente in Tribunale (artt. 2189, 2192, 2436 c.c.) – la perfetta conoscenza delle linee-guida del Ministero del Lavoro (anche perché talune di esse presentano un elevato coefficiente di opinabilità) è un elemento imprescindibile per il lavoro professionale quotidiano.

Nell’elaborare questo capitolo sugli enti non profit, lo si è articolato in due macro-aree: dapprima quella dedicata agli enti non profit non aventi la caratteristica di ETS (popolata per lo più dagli orientamenti giurisprudenziali prodotti negli ultimi 50 anni) e poi quella dedicata agli enti non profit dotati delle caratteristiche degli ETS (ovviamente priva di giurisprudenza, ma fitta di principi di recente elaborati dalla prassi amministrativa e professionale).

Come sempre, ho cercato di lavorare in modo diligente e coerente, affinché il volume (nonostante la sua enorme mole) abbia un filo logico unitario dall’inizio alla fine e mantenga il pregio delle opere scritte da una sola mano; ho eliminato le imperfezioni di cui mi sono accorto e ho cercato di ulteriormente migliorare la sistemazione dei documenti in modo efficiente ed efficace. Impossibile che non ci sia qualche disattenzione, della quale in anticipo mi scuso: ne chiedo una cortese segnalazione al mio indirizzo di posta elettronica (angelo.busani@notaio-busani.it) affinché, se vi sarà una quinta edizione, possa essere ulteriormente migliorata.

Angelo Busani

Milano, 15 novembre 2022

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