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Codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza - Formulario commentato

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    Informazione

    Questo volume non è incluso nella tua sottoscrizione. Il primo capitolo è comunque interamente consultabile.

    Informazioni sul volume

    Autore:

    Massimo Fabiani, Giovanni Battista Nardecchia

    Editore:

    Wolters Kluwer

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    Codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza - Formulario commentato

    191. Effetti del trasferimento di azienda sui rapporti di lavoro

    Mostra tutte le note

    [1] Al trasferimento di azienda nell’ambito delle procedure di liquidazione giudiziale, concordato preventivo e al trasferimento d’azienda in esecuzione di accordi di ristrutturazione si applicano l’articolo 47 della legge 29 dicembre 1990, n. 428, l’articolo 11 del decreto-legge 23 dicembre 2013, n. 145, convertito nella legge 21 febbraio 2014, n. 9 e le altre disposizioni vigenti in materia.

    A) Inquadramento funzionale:

    A)Inquadramento funzionale:

    I. La disciplina generale della sospensione del contratto individuale - II. I criteri della scelta del curatore - III. La disciplina dei licenziamenti collettivi.

    I. La disciplina generale della sospensione del contratto di lavoro individuale

    I.La disciplina generale della sospensione del contratto di lavoro individuale

    1 Uno dei contratti tipici e fondamentali dell’impresa è il contratto di lavoro subordinato che ha trovato una sua disciplina, per la prima volta, con il codice della crisi. Il contratto di lavoro subordinato è sì un contratto bilaterale nel rapporto tra datore di lavoro e lavoratore dipendente ma nella realtà d’impresa, il più delle volte, è preferibile discutere di contratti di lavoro perché è naturale che le persone impiegate nell’impresa siano più di una. Tutto ciò spiega la ragione per la quale le norme prestano attenzione ai fenomeni collettivi, così mescolando profili di diritto del lavoro in senso stretto con profili di diritto sindacale.

    2 La regola generale stabilisce che il contratto di lavoro è sospeso dal momento dell’apertura della procedura fatto che non costituisce motivo di licenziamento. Cfr. [F561]. Proprio perché le posizioni dei lavoratori dipendenti sono considerate le più delicate da trattare, la decisione del curatore di recedere dal contratto o di subentrarvi è soggetta all’autorizzazione del giudice delegato e non del comitato dei creditori cui è richiesto, solo, un parere cfr. [F562] [F563] [F564]. Il recesso prende effetto dal giorno della sentenza dichiarativa mentre il subentro dal giorno della comunicazione effettuata al dipendente.

    II. I criteri della scelta del curatore

    II.I criteri della scelta del curatore

    1 L’art. 189 CCII descrive anche le ragioni che devono orientare il curatore nella sua scelta. Quando non vi sono le condizioni per una prosecuzione dell’attività all’interno della prosecuzione provvisoria da parte del curatore e quando non appare possibile il trasferimento dell’azienda (o di suoi rami) a terzi, il curatore deve recedere dal contratto dandone comunicazione per iscritta al lavoratore. Tuttavia, se nel termine di quattro mesi dalla sentenza di apertura il curatore non effettua la scelta, i rapporti di lavoro si intendono cessati di diritto con decorrenza dalla liquidazione giudiziale.

    2 Prima dello scadere del termine - almeno quindici giorni - il curatore (ma anche singoli lavoratori) possono chiedere al giudice delegato di prorogare l’effetto della cessazione di diritto quando emergono circostanze che possono indurre a ritenere possibile la ripresa dell’attività o il suo trasferimento a terzi. Il giudice delegato può prorogare il termine sino ad un massimo di otto mesi e ciò per consentire un supplemento di riflessione sulla decisione di interrompere il rapporto di lavoro, tenendo conto della effettiva possibilità della prosecuzione dell’attività d’impresa. Se neppure nel maggior termine fissato dal giudice delegato il curatore omette il subentro, il rapporto di lavoro si intende cessato sin dall’apertura della liquidazione giudiziale. Cfr. [F565].

    3 A seguito della cessazione del rapporto di lavoro al dipendente compete il trattamento NASpI.

    III. La disciplina dei licenziamenti collettivi

    III.La disciplina dei licenziamenti collettivi

    1 Accanto ai rapporti di lavoro gestibili in modo individuale, l’art. 189 disciplina anche le regole speciali dei licenziamenti collettivi previsto dalla l. n. 223/1991. In tal caso entrano in gioco le relazioni con i sindacati e con le organizzazioni di categoria affinché la risoluzione dei rapporti di lavoro sia gestita in modo coerente con le esigenze di tutela dell’occupazione. Cfr. [F566].

    2 La disciplina dell’art. 189 offre almeno tre ipotesi di cessazione del rapporto: (i) una cessazione che deriva direttamente dalla decisione del curatore - che si esprime con la comunicazione di recesso - di non proseguire il rapporto di lavoro non esistendo le condizioni per la prosecuzione dell’attività d’impresa; (ii) una cessazione che deriva dal trascorrere del tempo senza che il curatore abbia manifestato la sua volontà in ordine alla prosecuzione o allo scioglimento del rapporto (risoluzione di diritto), anch’essa correlata alle esigenze della procedura; (iii) una cessazione correlata alle norme speciali lavoristiche e che può dipendere dal fatto che vi sia un esercizio provvisorio dell’impresa o che vi sia un parziale trasferimento aziendale (da regolare anche ai sensi dell’art. 47, l. n. 428/1990); in questo caso si applicano le norme sui licenziamenti. A queste tre ipotesi si giustappone quella del lavoratore che comunica le proprie dimissioni nel lasso temporale intermedio tra l’apertura della procedura e la decisione del curatore; in tal caso, le dimissioni si intendono rassegnate per giusta causa.

    B) Frmule

    B)Frmule
    F561
    LETTERA DI RECESSO

    Egregio/Gentile ……… ……… ………

    Raccomandata a.r.

    Oggetto: Liquidazione giudiziale ……… n……….

    Il Tribunale di ……… con sentenza del ……… n………., ha dichiarato l’apertura della liquidazione giudiziale, ai sensi dell’art. 49 CCII, dell’impresa……… nominando Giudice delegato ……… e curatore il sottoscritto.

    Sulla base delle informazioni assunte ritengo che non sussistano né la convenienza a continuare l’attività produttiva, né un sufficiente grado di probabilità di trovare un acquirente del complesso aziendale. La continuazione dell’attività aggraverebbe pertanto il dissesto a danno dei creditori, e la continuazione del rapporto di lavoro creerebbe oneri che l’azienda non è in grado di sostenere.

    Conseguentemente, con rammarico per la Sua posizione personale, sono costretto a recedere dal contratto di lavoro e a licenziarLa ai sensi dell’art. 189, d.lgs. n. 14/2019.

    Con separata raccomandata Le sono stati/saranno comunicati gli adempimenti richiesti per il riconoscimento del Suo credito.

    I migliori saluti.

    Il curatore ………

    Luogo/data ………

    Firma ………

    F562
    ISTANZA/INFORMATIVA DEL CURATORE PER L’AUTORIZZAZIONE A RECEDERE DA RAPORTO DI LAVORO

    TRIBUNALE CIVILE E PENALE DI ………

    Sezione ………

    ***

    LIQUIDAZIONE GIUDIZIALE ………

    G.D.: dr……….

    Curatore: ………

    Sent. n.: ………

    ***

    ISTANZA DI AUTORIZZAZIONE A RECEDERE DA RAPPORTO DI LAVORO

    ***

    Ill.mo Signor Giudice Delegato,

    il sottoscritto ………, curatore della liquidazione giudiziale in epigrafe,

    ESPONE

    quanto segue:

    - il Tribunale di ………ha aperto la procedura di liquidazione giudiziale dell’impresa………

    - a tale data l’impresa impiegava n………. lavoratori subordinati, di cui ………inquadrati come ……… e ……… inquadrati come ………

    - il curatore ha immediatamente verificato se vi fosse l’opportunità di conservare l’azienda attraverso la prosecuzione provvisoria ai sensi dell’art. 211 CCII e tuttavia le prospettive di marginalità dell’attività sono inesistenti attesa l’esiguità dei ricavi ………

    - parimenti il curatore ha rilevato che non vi sono soggetti interessati ad affittare l’azienda ai sensi dell’art. 212 CCII;

    - pertanto, non vi sono soluzioni alternative a procedere al recesso dal rapporto di lavoro con i dipendenti ………

    Tutto ciò premesso ed esposto il sottoscritto curatore

    INFORMA

    La S.V. Ill.ma della decisione di recedere dai rapporti di lavoro e allegando in calce il parere reso dal comitato dei creditori chiede di essere autorizzato a procedere al licenziamento a far data dalla sentenza di apertura della procedura.

    Con osservanza

    Luogo, data ………

    Il curatore ………

    Allegati:

    ………

    ………

    ………

    ***

    VERBALE DEL COMITATO DEI CREDITORI

    Il comitato dei creditori, letta l’istanza del curatore con la quale questi chiede il parere sul licenziamento da intimare a ………

    Tenuto conto che ………

    Esprime parere ………

    Luogo, data ………

    Il Comitato dei Creditori ………

    ………

    ………

    ………

    ………

    F563
    ISTANZA/INFORMATIVA DEL CURATORE PER L’AUTORIZZAZIONE A SUBENTRARE NEL RAPORTO DI LAVORO

    TRIBUNALE CIVILE E PENALE DI ………

    Sezione ………

    ***

    LIQUIDAZIONE GIUDIZIALE ………

    G.D.: dr……….

    Curatore: ………

    Sent. n.: ………

    ***

    ISTANZA DI AUTORIZZAZIONE A SUBENTRARE NEL RAPPORTO DI LAVORO

    ***

    Ill.mo Signor Giudice Delegato,

    il sottoscritto ………, curatore della liquidazione giudiziale in epigrafe,

    ESPONE

    quanto segue:

    - il Tribunale di ……… ha aperto la procedura di liquidazione giudiziale dell’impresa ………

    - a tale data l’impresa impiegava n………. lavoratori subordinati, di cui ……… inquadrati come ……… e ……… inquadrati come ………

    - il curatore ha immediatamente verificato se vi fosse l’opportunità di conservare l’azienda attraverso la prosecuzione provvisoria ai sensi dell’art. 211 CCII e tuttavia le prospettive di marginalità dell’attività sono inesistenti attesa l’esiguità dei ricavi ………

    - il curatore ha, tuttavia, rilevato che potrebbero esservi soggetti interessati ad affittare l’azienda ai sensi dell’art. 212 CCII e a tal fine è stata aperta una virtual data room per consentire l’accesso alle informazioni per formulare una offerta di affitto;

    - pertanto, al fine di conservare i valori dell’azienda appare opportuno, al fine di garantire un maggiore incasso dalla vendita dell’azienda tramite un affitto-ponte, subentrare nel rapporto di lavoro con i dipendenti ………

    Tutto ciò premesso ed esposto il sottoscritto curatore

    INFORMA

    La S.V. Ill.ma della decisione di subentrare nei rapporti di lavoro e allegando in calce il parere reso dal comitato dei creditori chiede di essere autorizzato a subentrare nei rapporti di lavoro con i dipendenti ………

    Con osservanza

    Luogo, data ………

    Il curatore ………

    Allegati:

    ………

    ………

    ………

    ***

    VERBALE DEL COMITATO DEI CREDITORI

    Il comitato dei creditori, letta l’istanza del curatore con la quale questi chiede il parere sul subentro nei rapporti di lavoro dipendente con ………

    Tenuto conto che ………

    Esprime parere ………

    Luogo, data ………

    Il Comitato dei Creditori ………

    ………

    ………

    ………

    ………

    F564
    DECRETO DEL GIUDICE DELEGATO DI AUTORIZZAZIONE AL RECESO DAI RAPORTI DI LAVORO

    LIQUIDAZIONE GIUDIZIALE ………

    Il Giudice Delegato

    Vista l’istanza con la quale il curatore ha rappresentato l’impossibilità di proseguire l’attività dell’impresa ai sensi degli artt. 211 o 212 CCII ………

    visto il parere favorevole del comitato dei creditori;

    visto l’art. 189 CCII

    AUTORIZZA

    il curatore a recedere dai contratti di lavoro con i dipendenti………

    Luogo, data ………

    Il Giudice delegato ………

    F565
    ISTANZA/INFORMATIVA DEL CURATORE PER L’AUTORIZZAZIONE A PROROGARE LA SOSPENSIONE DEI RAPORTI DI LAVORO

    TRIBUNALE CIVILE E PENALE DI ………

    Sezione ………

    ***

    LIQUIDAZIONE GIUDIZIALE ………

    G.D.: dr……….

    Curatore: ………

    Sent. n.: ………

    ***

    ISTANZA DI AUTORIZZAZIONE A PROROGARE LA SOSPENSIONE DEI RAPPORTI DI LAVORO

    ***

    Ill.mo Signor Giudice Delegato,

    il sottoscritto ………, curatore della liquidazione giudiziale in epigrafe,

    ESPONE

    quanto segue:

    - il Tribunale di ……… ha aperto la procedura di liquidazione giudiziale dell’impresa ………

    - a tale data l’impresa impiegava n………. lavoratori subordinati, di cui ………inquadrati come ………e ……… inquadrati come ………

    - il curatore ha immediatamente verificato se vi fosse l’opportunità di conservare l’azienda attraverso la prosecuzione provvisoria ai sensi dell’art. 211 CCII e tuttavia le prospettive di marginalità dell’attività sono inesistenti attesa l’esiguità dei ricavi ………

    - parimenti il curatore ha rilevato che non vi erano a quel momento soggetti interessati ad affittare l’azienda ai sensi dell’art. 212 CCII;

    - tuttavia, il curatore ha lasciato in sospeso i rapporti di lavoro in attesa di verificare se il mercato non potesse offrire qualche soluzione alternativa per mantenere il valore dell’azienda

    - ad oggi pertanto, sono trascorsi tre mesi dalla sentenza dichiarativa e si è appurato che potrebbe pervenire una manifestazione di interesse per l’acquisito del ramo aziendale ………

    - In tale contesto appare preferibile lasciare ancora in sospeso i rapporti di lavoro per la durata di mesi ……… Tutto ciò premesso ed esposto il sottoscritto curatore

    CHIEDE

    Che la S.V. Ill.ma voglia prorogare il termine di cui all’art. 189, c. 3 e 4, CCII prima di procedere al licenziamento o al subentro nei rapporti di lavoro con i dipendenti ………

    Con osservanza

    Luogo, data ………

    Il curatore ………

    Allegati:

    ………

    ………

    ………

    ***

    VERBALE DEL COMITATO DEI CREDITORI

    Il comitato dei creditori, letta l’istanza del curatore con la quale questi chiede la proroga del termine di sospensione dei rapporti di lavoro ………

    Tenuto conto che ………

    Esprime parere ………

    Luogo, data ………

    Il Comitato dei Creditori ………

    ………

    ………

    F566
    COMUNICAZIONE AVVIO LICENZIAMENTO COLLETTIVO

    Spett.li

    OO.SS.

    GIUNTA REGIONALE ………

    RSU AZIENDA

    Ispettorato del Lavoro di ………

    OGGETTO: Attivazione Procedura di licenziamento collettivo per riduzione di personale art. 4 e 24, l. n. 223/1991

    Il sottoscritto curatore della Liquidazione giudiziale a carico di ……… aperta con sentenza del ……… del Tribunale di ………, con sede e stabilimento in ……… comunica di trovarsi nell’indifferibile necessità di procedere ad una riduzione del personale attraverso l’attivazione della procedura di licenziamento collettivo di cui agli artt. 4 e 24, l. n. 223/1991 per n………. dipendenti su un organico complessivo di ……… per lo stabilimento di ………

    Società ……… operava nel settore ………

    Tale settore è da tempo interessato da una serie di fattori di forte cambiamento, principalmente da ricondursi ad una profonda innovazione tecnologica e ad una rilevante evoluzione del mercato, oltre che ad un considerevole aumento del costo delle materie prime, che determinano l’esigenza di una conseguente revisione degli assetti organizzativi e dei modelli gestionali dell’impresa, al fine di adeguare la struttura aziendale alle mutate esigenze di efficienza e competitività, anche attraverso l’ installazione e l’utilizzo di sistemi di automazione finalizzati al contenimento dei costi e al miglioramento dei processi; che tale situazione si accompagna ad un fenomeno di accesa tensione competitiva fra gli operatori, che porta ad una frequente concentrazione delle attività aziendali verso le lavorazioni prioritarie e caratteristiche dell’impresa, con la conseguente tendenza verso un contenimento dei costi attraverso un indispensabile intervento di riorganizzazione produttiva; che

    tutto ciò comporta inevitabili riflessi sui processi produttivi, con la conseguente ridefinizione di diverse posizioni di lavoro e delle relative caratteristiche professionali; che in questo contesto l’impresa è pertanto chiamata a potenziare la propria competitività, eliminando le aree di diseconomia interna attualmente esistenti, attraverso un indispensabile intervento di riorganizzazione produttiva; che la progressiva riduzione dei margini comporta la razionalizzazione e la riorganizzazione del reparto produzione, con prevedibile contenimento di costi gestionali e complessivo miglioramento dell’efficacia dei servizi verso la clientela; che la tipologia e la specializzazione delle lavorazioni richieste, nonché la elevata concorrenza di altre imprese del settore non permettono all’impresa - anche in considerazione dei volumi di attività - di offrire in ogni caso un servizio competitivo, minando così alla base la stessa redditività aziendale e pregiudicando inoltre l’adozione di adeguati piani di investimento e sviluppo.

    Il curatore ha verificato che per alcuni mesi i ricavi della gestione corrente potevano coprire una parte dei costi di struttura ed ha chiesto al Tribunale di ……… di essere autorizzato a proseguire l’attività d’impresa ai sensi dell’art. 211 CCII per la durata di mesi ………

    In questo periodo è emerso che solo un ramo aziendale può proseguire in modo profittevole senza pregiudicare l’interesse dei creditori e ciò sopra rende necessario un ridimensionamento degli organici nello stabilimento di ………, anche al fine di:

    (i) semplificare le strutture per migliorare la rapidità e l’efficienza delle risposte alle esigenze di mercato;

    (ii) far fronte al divario prezzi/costi per mantenere competitività sul mercato per tali motivi tecnici, organizzativi e produttivi si impone un’operazione sugli organici, cui consegue un’eccedenza di nr………. lavoratori. l’attuale evoluzione del mercato e, soprattutto, le prospettive del settore merceologico in cui opera l’impresa non permettono, d’altra parte, di individuare misure alternative, idonee a porre altrimenti rimedio alla situazione predetta e ad evitare, in tutto o in parte, la dichiarazione di mobilità, rendendosi conseguentemente indispensabile l’attivazione della relativa procedura.

    (iii) Il numero, la collocazione aziendale e i profili professionali del personale abitualmente impiegato a ……… consta di ……… dipendenti così suddivisi: inserire l’organico attualmente impiegato in azienda suddiviso per reparti e qualifiche professionali il numero, la collocazione aziendale e i profili professionali del personale eccedente nello stabilimento di ……… sono così individuati ………

    Distinti saluti.

    Luogo/data ………

    Firma ………

    C) Giurisprudenza:

    C)Giurisprudenza:

    I. La disciplina generale della sospensione del contratto.

    I. La disciplina generale della sospensione del contratto

    I.La disciplina generale della sospensione del contratto

    1 In caso di fallimento del datore di lavoro, ove vi sia cessazione dell’attività aziendale, il rapporto di lavoro entra in una fase di sospensione, in quanto il diritto alla retribuzione - salvo il caso di licenziamento dichiarato illegittimo - non sorge in ragione dell’esistenza e del protrarsi del rapporto ma presuppone, per la natura sinallagmatica del contratto, la corrispettività delle prestazioni. Ne consegue che, non essendovi, per effetto della dichiarazione di fallimento e fino alla data della dichiarazione del curatore, ai sensi dell’art. 72, c. 2, l. fall., un obbligo retributivo per l’assenza di prestazione lavorativa, non è configurabile un credito contributivo previdenziale, principio valido anche per la domanda concernente il credito per le retribuzioni e le voci successive alla dichiarazione di fallimento, ma non per quello relativo al TFR, che matura nell’arco di durata del rapporto di lavoro [C. s.l. 20.7.2020, n. 15407; C. I 14.5.2012, n. 7473, Glav 2012, 80]. Nel caso in cui, a seguito della dichiarazione di fallimento del datore di lavoro, il curatore opti per lo scioglimento dei rapporti di lavoro, si configura l’esercizio di una facoltà sottoposta al rispetto delle norme limitative dei licenziamenti individuali e collettivi, tra cui l’obbligo del preavviso. In caso di inosservanza, i lavoratori possono insinuarsi nel passivo fallimentare anche per la relativa indennità [C. s.l. 29.9.2022, n. 28403, D&G 2022].

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