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    Questo volume non è incluso nella tua sottoscrizione. Il primo capitolo è comunque interamente consultabile.

    CONTABILITÀ E BILANCIO

    25. CONSOLIDAMENTO

    Informazioni sul volume

    Autore:

    AA.VV.

    Editore:

    IPSOA

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    25.1. Procedura di consolidamento - 25.1.1. Operazioni di consolidamento - 25.1.2. Schemi di bilancio - 25.2. Area di consolidamento - 25.2.1. Tipologie di controllo - 25.2.2. Esclusioni dal consolidamento - 25.2.3. Principi contabili internazionali - 25.3. Omogeneità del sistema dei valori di gruppo - 25.3.1. Data di riferimento del bilancio consolidato - 25.3.2. Criteri di valutazione - 25.3.3. Moneta di conto - 25.4. Metodi di consolidamento - 25.4.1. Metodo integrale - 25.4.2. Metodo proporzionale - 25.5. Assestamento delle partecipazioni - 25.5.1. Normativa nazionale - 25.5.2. Principi contabili internazionali - 25.6. Partite infragruppo - 25.6.1. Normativa nazionale - 25.6.2. Principi contabili internazionali - 25.7. Valutazione delle altre partecipazioni - 25.8. Partecipazioni acquisite in più fasi - 25.9. Consolidamento delle partecipazioni indirette - 25.10. Consolidamento negli anni successivi al primo

    25.1. Procedura di consolidamento

    25.1.Procedura di consolidamento

    La redazione del bilancio consolidato necessita di operazioni specifiche teoricamente raggruppate nella procedura di consolidamento che consiste nell’aggregazione “ragionata” dei bilanci d’esercizio delle imprese del gruppo. Tecnicamente, tale processo avviene:

    • sommando per riga i valori espressi dai bilanci individuali delle imprese che compongo il gruppo aziendale;

    • apportando le rettifiche necessarie per evitare la duplicazione di valori che emerge in presenza sia di partecipazioni possedute dalla capogruppo nel capitale delle controllate che di scambi avvenuti tra le unità appartenenti al medesimo gruppo.

    25.1.1. Operazioni di consolidamento

    25.1.1.Operazioni di consolidamento

    La dottrina economico aziendale raggruppa le operazioni che compongo la procedura di consolidamento in una fase preliminare ed in una tecnica.

    Fase Operazioni di consolidamento
    Fase preliminare Definizione dell’area di consolidamento
    Omogeneizzazione del sistema dei valori di gruppo
    - Uniformità della data
    - Uniformità dei criteri di valutazione
    - Uniformità della moneta di conto
    Fase tecnica Metodi di consolidamento
    Assestamento delle partecipazioni
    Eliminazione delle operazioni infragruppo
    Valutazione delle partecipazioni non consolidate

    Fase preliminare

    Si compone di quelle operazioni di consolidamento che sono propedeutiche all’aggregazione dei bilanci d’esercizio. In tale ambito si definisce l’area di consolidamento con l’individuazione delle imprese controllate i cui bilanci d’esercizio sono oggetto di aggregazione nella “fase tecnica”.

    Occorre, inoltre, rendere omogeneo il sistema dei valori di gruppo:

    • definendo la data di riferimento del bilancio consolidato e uniformare quelle dei bilanci d’esercizio oggetto di aggregazione;

    • omogeneizzando i criteri di valutazione utilizzati dalle unità incluse nell’area di consolidamento nella preparazione dei propri bilanci d’esercizio;

    • traducendo i bilanci di esercizio espressi in una valuta differente rispetto a quella di riferimento del bilancio consolidato.

    Fase tecnica

    In tale fase avviene l’aggregazione dei valori che emergono dai bilanci d’esercizio delle imprese incluse nell’area di consolidamento. In particolare, la fase tecnica si caratterizza per specifiche tecniche contabili finalizzate ad aggregare i bilanci d’esercizio delle imprese controllate e ad eliminare gli effetti dei trasferimenti (sia di natura commerciale che finanziaria) avvenuti nel corso dell’esercizio tra le imprese del gruppo. La “fase tecnica” si compone delle seguenti operazioni:

    • aggregazione per riga dei bilanci d’esercizio delle controllate con il bilancio della capogruppo applicando specifici metodi di consolidamento;

    • assestamento delle partecipazioni;

    • eliminazione dei valori reciproci e dei margini infragruppo non realizzati;

    • rilevazione contabile nel bilancio consolidato delle partecipazioni in imprese controllate ma non consolidate, delle partecipazioni in unità a controllo congiunto e delle partecipazioni di collegamento.

    25.1.2. Schemi di bilancio

    25.1.2.Schemi di bilancio

    La composizione del bilancio consolidato non differisce da quella prevista per il bilancio d’esercizio. I gruppi che applicano la normativa nazionale, redigono un bilancio consolidato composto dallo Stato patrimoniale, dal Conto economico, dal Rendiconto finanziario e dalla Nota integrativa (art. 29, c. 1, D.Lgs. n. 127/1991).

    Le capogruppo che utilizzano i Principi contabili internazionali presentano un bilancio consolidato composto da Stato patrimoniale, Conto economico, Rendiconto finanziario, prospetto delle variazioni di patrimonio netto e dalla Nota integrativa (IAS 1, par. 10; IAS 7).

    Si precisa che anche la normativa nazionale impone la presentazione del prospetto delle variazioni di patrimonio netto che, tuttavia, deve essere incluso nella Nota integrativa anziché tra gli schemi di bilancio come previsto dallo IAS 1.

    Rispetto al bilancio d’esercizio, il consolidato necessita di un prospetto ulteriore ed espressivo delle ragioni che giustificano la differenza tra il patrimonio netto ed il reddito della capogruppo e quelli di gruppo di sua pertinenza.

    Tale rappresentazione avviene nel prospetto di raccordo (OIC 17, par. 143 e comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006) (25.2.).

    Indipendentemente dalla normativa di riferimento, il bilancio consolidato è accompagnato dalla relazione degli amministratori che trova disciplina nell’art. 2428 del Codice civile anche per le capogruppo che applicano i Principi contabili internazionali.

    Nel gruppo si contrappongono i soci della capogruppo dalle minoranze. Questi ultimi sono i soci che non controllano le imprese incluse nell’area di consolidamento. Tale specificazione è importante poiché trova rappresentazione negli schemi del bilancio consolidato.

    È obbligatorio esporre nel bilancio consolidato la quota di patrimonio netto e di reddito netto di gruppo di competenza dei soci della capogruppo separatamente rispetto a quella di pertinenza dei soci di minoranza (art. 32, D.Lgs. n. 127/1991; IAS 1, parr. 54 e 83; IFRS 10, par. 22).

    Tale suddivisione è inoltre importante poiché le rettifiche di consolidamento apportate durante la fase tecnica possono influire in modo differente sui valori patrimoniali e reddituali di gruppo di pertinenza della capogruppo rispetto a quelli di pertinenza delle minoranze.

    25.2. Area di consolidamento

    25.2.Area di consolidamento

    Per definire l’area di consolidamento occorre individuare le imprese del gruppo che partecipano alla redazione del bilancio consolidato. Questa operazione rappresenta il punto di partenza della procedura di consolidamento ed assume notevole criticità. La significatività del bilancio consolidato dipende in modo essenziale dalla corretta composizione dell’area di consolidamento.

    L’esclusione di una o più imprese è infatti una scelta in grado di incidere in misura rilevante sulla capacità informativa del bilancio consolidato poiché quest’ultimo rischierebbe di rappresentare solo una parte delle combinazioni e delle coordinazioni economiche che effettivamente caratterizzano il gruppo.

    Per le imprese che applicano la normativa nazionale, nella definizione dell’area di consolidamento assume rilievo la definizione di controllo prevista dal Legislatore. In tale ambito, l’individuazione delle imprese da consolidare avviene sulla base di requisiti giuridico-formali e non sull’esercizio del dominio della capogruppo sulle controllate.

    Affinché la capogruppo possa controllare un’impresa e inserirla nell’area di consolidamento è necessario che la stessa abbia determinati requisiti (art. 26, D.Lgs. n. 127/1991 e art. 2359 c.c.). Ciò avviene quando la capogruppo:

    • possiede partecipazioni che rappresentano la maggioranza dei voti esercitabili nell’assemblea ordinaria (controllo di diritto);

    • possiede (direttamente o indirettamente attraverso imprese controllate, società fiduciarie e persone interposte) partecipazioni che permettono di disporre di voti sufficienti per esercitare un’influenza dominante nell’assemblea ordinaria (controllo di fatto);

    • ha sottoscritto un contratto o ha definito una clausola statutaria che permettono di esercitare un’influenza dominante, quando la legge applicabile consente tali contratti o clausole (contratto o clausole statutarie);

    • ha definito accordi con altri soci (sindacato di voto).

    25.2.1. Tipologie di controllo

    25.2.1.Tipologie di controllo

    Il controllo di diritto sussiste quando la capogruppo dispone, direttamente o indirettamente attraverso altre imprese controllate, di società fiduciarie e persone interposte (art. 26, c. 3, D.Lgs. n. 127/1991), di partecipazioni totali (100% dei diritti di voto) o di maggioranza assoluta (50% + 1 azione con diritto di voto).

    Con il controllo di fatto si parla di partecipazioni di maggioranza relativa poiché, pur rappresentando una quota inferiore rispetto alla maggioranza assoluta dei diritti di voto, la capogruppo è comunque in grado (a causa del rilevante frazionamento delle partecipazioni e dell’assenteismo degli altri soci nelle assemblee) di esercitare un’influenza dominante sulla partecipata che si estrinseca nella capacità di “dominare” l’assemblea ordinaria, soprattutto con riferimento alla nomina dell’organo amministrativo.

    La presenza di contratti o di clausole statutarie rientra nella fattispecie del “contratto di dominazione” mediante il quale un’impresa si sottopone all’influenza dominante di un’altra azienda. In Italia tale tipologia di contratto non è consentita, ma la relazione ministeriale al D.Lgs. n. 127/1991 specifica che l’inclusione nell’area di consolidamento è stata prevista per i casi in cui le controllate abbiano sede in Germania (o in altri Paesi che ammettono il contratto in oggetto) ed abbiano stipulato con la capogruppo italiana tale tipologia di contratto. In tale ambito rientra, inoltre, la fattispecie in cui la capogruppo ha il potere di esercitare un’influenza dominante a seguito di una clausola statutaria inserita nello statuto della controllata.

    Anche in tale circostanza la fattispecie è stata prevista al fine di consolidare società con sede in Paesi che consentono tale tipologia di controllo.

    Con il sindacato di voto più soci, che assieme formano la maggioranza assoluta o relativa nell’assemblea ordinaria, attribuiscono ad uno solo di essi (generalmente quello che detiene la maggioranza nell’ambito del sindacato di voto) il potere di decidere su come esercitare il diritto di voto nell’assemblea ordinaria della società partecipata.

    È la presenza dell’influenza dominante (facoltà di determinare la volontà dell’assemblea ordinaria dei soci, in particolare con riferimento alla nomina dell’organo amministrativo) che attrae un’impresa nell’area di consolidamento e non l’effettivo esercizio della stessa.

    Con riferimento alla definizione dell’area di consolidamento, occorre allegare alla Nota integrativa (art. 38, c. 2, D.Lgs. n. 127/1991) gli elenchi:

    • delle imprese consolidate con il metodo integrale;

    • delle imprese consolidate con il metodo proporzionale;

    • delle partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto;

    • delle altre partecipazioni in imprese controllate e collegate.

    Per ogni elenco occorre specificare la denominazione, la sede e il capitale, le quote possedute (direttamente e/o indirettamente) dalla controllante e da ognuna delle controllate e, se diversa, la percentuale dei voti che complessivamente spettano nell’assemblea ordinaria (art. 39, c. 1, D.Lgs. n. 127/1991).

    Se da un esercizio all’altro l’area di consolidamento varia in modo significativo (art. 39, c. 3, D.Lgs. n. 127/1991), nella Nota integrativa occorre inserire informazioni che consentono il confronto tra gli schemi di Stato patrimoniale e Conto economico degli esercizi considerati nel bilancio consolidato. In tale ambito, la normativa nazionale (OIC 17, par. 133) richiede di indicare separatamente la parte, indotta dall’evoluzione dell’area di consolidamento, delle variazioni più significative avvenute nel corso dell’esercizio per le voci dell’attivo e del passivo.

    Le imprese controllate sono oggetto di consolidamento a prescindere dal luogo in cui sono costituite (art. 24, c. 3, Legge n. 238/2021).

    25.2.2. Esclusioni dal consolidamento

    25.2.2.Esclusioni dal consolidamento

    La capogruppo ha la facoltà di escludere dal consolidamento (art. 28, D.Lgs. n. 127/1991) le imprese controllate:

    • la cui inclusione sarebbe irrilevante ai fini di una chiara, veritiera e corretta rappresentazione della situazione patrimoniale e finanziaria e del risultato economico di gruppo;

    • che presentano gravi e durature restrizioni nell’esercizio dei diritti spettanti alla controllante;

    • che non sono in grado di fornire tempestivamente, se non a costi elevati, le informazioni necessarie per il consolidamento;

    • le cui azioni o quote sono possedute esclusivamente con l’obiettivo di una successiva alienazione.

    L’irrilevanza per includere o meno le imprese controllate nell’area di consolidamento va valutata sulla base di parametri sia quantitativi (come ad esempio il totale dell’attivo, il patrimonio netto, il totale dei ricavi caratteristici, la posizione patrimoniale e finanziaria della controllata nel suo complesso, comprendendovi anche le garanzie e gli impegni) che qualitativi riguardanti la posizione assunta dalla controllata nel gruppo (OIC 17, par. 39).

    La presenza di provvedimenti che vietano il rimpatrio dei capitali e dei dividendi, di procedimenti di nazionalizzazione o di espropriazione, di rischi di natura politica o come la presenza di procedure concorsuali in corso sono esempi di gravi e durature restrizioni per l’esercizio dei diritti della controllante.

    Per poter escludere una controllata occorre che le restrizioni siano sia gravi che durature. Queste sono le situazioni, non solo potenziali, che impediscono l’effettivo esercizio dei diritti spettanti alla controllante, come ad esempio impedimenti all’esercizio del diritto di voto nell’assemblea ordinaria. La restrizione deve poi essere duratura, ossia destinata a perdurare nel tempo.

    La necessità di depositare il bilancio consolidato entro la tempistica prevista dalla normativa impone alla capogruppo di reperire le necessarie informazioni sulle controllate. L’impossibilità di ottenere in modo tempestivo e/o senza spese sproporzionate tali informazioni rappresenta un limite alla possibilità di redigere il bilancio. Si può escludere la controllata quando:

    • a causa di eventi di natura straordinaria, come ad esempio un incendio che ha colpito la sede amministrativa, non si dispongono più delle informazioni contabili ed extracontabili necessarie per il consolidamento;

    • le imprese residenti all’estero sono nell’impossibilità di comunicare le necessarie informazioni per motivi di ordine politico o per eventi bellici.

    In Italia questo caso viene principalmente utilizzato per escludere le imprese acquisite in momenti prossimi alla chiusura dell’esercizio in ragione dell’assenza del tempo sufficiente per ottenere le informazioni necessarie per il consolidamento. Si evidenzia, tuttavia, che la decisione di escludere la controllata, deve sempre essere guidata dall’effettiva difficoltà nell’ottenimento delle informazioni necessarie al consolidamento e non deve, invece, essere una scelta puramente discrezionale e volta al perseguimento di politiche di bilancio.

    L’ultima ipotesi di esclusione riguarda le controllate le cui azioni o quote siano possedute esclusivamente allo scopo della successiva alienazione che come sottolineato dalla normativa deve essere un fine immediato del possesso della partecipazione e non uno scopo ultimo, per esempio successivo ad una lunga operazione di risanamento (relazione ministeriale al D.Lgs. n. 127/1991).

    Non rientra in questa fattispecie, pertanto, la situazione in cui la capogruppo abbia intenzione di dismettere una partecipazione precedentemente consolidata. In tale circostanza, ai fini della rappresentazione chiara, veritiera e corretta, l’unità deve essere esclusa dal consolidamento solo a partire dal momento in cui avviene effettivamente l’alienazione.

    25.2.3. Principi contabili internazionali

    25.2.3.Principi contabili internazionali

    Nella definizione dell’area di consolidamento gli IAS/IFRS fanno prevalere la sostanza alla forma della relazione capogruppo-controllata.

    Pertanto, un investitore controlla un’altra entità quando, per effetto del controllo, è esposto o ha diritto a rendimenti variabili e, nel contempo, ha la capacità di incidere su tali rendimenti, esercitando il proprio potere sulla controllata (IFRS 10, Appendice A e par. 6).

    Un investitore ha il controllo su di un’altra entità, se e solo se ha contemporaneamente (IFRS 10, par. 7):

    • il potere sull’entità oggetto di investimento;

    • l’esposizione o i diritti a rendimenti variabili derivanti dal rapporto con l’entità oggetto di investimento;

    • la capacità di esercitare il proprio potere sull’entità oggetto di investimento per incidere sull’ammontare dei suoi rendimenti.

    Un investitore ha il “potere” verso un’altra entità quando ha diritti in grado di consentirgli la gestione delle attività rilevanti cioè di quelle attività che più influenzano i rendimenti della controllata. Affinché sussista il controllo, infatti, per un investitore non è necessario controllare tutte le attività della partecipata, ma è sufficiente avere il potere di gestire quelle più rilevanti (IFRS 10, parr. 10-14).

    Un investitore ha diritto a rendimenti variabili derivanti dal rapporto con l’entità controllata, quando tali rendimenti sono suscettibili di variare in relazione all’andamento economico-finanziario dell’entità oggetto di investimento (IFRS 10, parr. 15-16 e Appendice B, parr. B47-B50).

    Affinché si prefiguri una relazione di controllo occorre inoltre la correlazione tra potere gestorio e rendimenti. In particolare, è necessario che chi esercita il diritto di assumere decisioni lo faccia in conto proprio e possa incidere sui rendimenti che derivano dal rapporto di controllo (IFRS 10, parr. 17-18).

    Per investigare la contemporanea presenza di tali elementi, la normativa internazionale suggerisce di monitorare i seguenti fattori (IFRS 10, par. B3 Appendice B):

    • lo scopo della partecipata (funzionale per individuare le attività rilevanti della controllata);

    • quali sono le attività rilevanti e come vengono assunte le decisioni in merito a tali attività;

    • se i diritti che spettano all’investitore gli conferiscono effettivamente la capacità di condurre le attività rilevanti;

    • se l’investitore ha la capacità di utilizzare il proprio potere sulla partecipata per incidere sull’ammontare dei propri rendimenti.

    Il controllo sussiste solamente in presenza del potere di influenzare le attività significative della controllata e del diritto ad ottenerne rendimenti variabili, mentre la presenza di rapporti giuridici (come una partecipazione di maggioranza assoluta o relativa), nonostante rappresenti un sintomo importante dello stesso, non sarebbe vincolante (IFRS 10).

    La disponibilità di partecipazioni di maggioranza assoluta, nonostante faccia presumere l’esistenza del controllo, non può essere considerato un indicatore assoluto della presenza dello stesso poiché, solo se accompagnata dal potere di gestione, rende necessaria l’inclusione della partecipata nell’area di consolidamento.

    Nella Nota integrativa del bilancio consolidato (IFRS 12, parr. 7-9) occorre illustrare le assunzioni significative che la capogruppo ha adottato per stabilire se detiene o non detiene il controllo di un’altra entità. Occorre inoltre inserire le informazioni che consentono agli utilizzatori del bilancio consolidato (IFRS 12, parr. 10-19):

    • di comprendere la composizione del gruppo;

    • di comprendere l’interessenza delle partecipazioni di minoranza (in particolare, tra le varie informazioni richieste dal paragrafo 12 dell’IFRS 12, occorre specificare: la ragione sociale della controllata, la sua sede operativa principale, la quota di interessenza posseduta dalle minoranze e un riepilogo dei dati economico-finanziari di ogni controllata);

    • di valutare la natura e la misura delle restrizioni significative alla propria capacità di accedere alle attività, o di utilizzarle, e di estinguere le passività del gruppo (si fa riferimento: alle restrizioni che limitano la capacità della controllante di trasferire disponibilità liquide o altre attività ad altre entità del gruppo e alle garanzie o ad altre disposizioni che possono limitare i dividendi);

    • di valutare la natura e le variazioni dei rischi associati alle proprie interessenze in entità consolidate;

    • di valutare la composizione delle variazioni nella sua interessenza partecipativa in una controllata, non risultanti in una perdita di controllo;

    • di valutare le conseguenze derivanti dalla perdita del controllo di una controllata nel corso dell’esercizio.

    La Consob impone agli emittenti con titoli negoziati sui mercati regolamentati, nonché a quelli con strumenti finanziari diffusi tra il pubblico in misura rilevante, di riportare l’elenco delle unità del gruppo e delle partecipazioni valutate secondo il metodo del patrimonio netto attraverso specifiche tabelle da includere nel bilancio consolidato e nella relazione semestrale che descrivono (comunicazione n. DEM/6064293):

    • la denominazione della partecipata;

    • la sede ed il capitale;

    • la quota posseduta (direttamente o indirettamente) dalla controllante e da ciascuna delle sue controllate;

    • la modalità con cui è avvenuto il consolidamento di ognuna di esse (integrale o proporzionale).

    La normativa internazionale evidenzia l’obbligo di consolidare tutte le unità controllate mentre, solo la perdita sostanziale del controllo, comporta l’esclusione dall’area di consolidamento (IFRS 10, par. 20). I Principi contabili internazionali non ammettono infatti casi di esclusione facoltativa.

    25.3. Omogeneità del sistema dei valori di gruppo

    25.3.Omogeneità del sistema dei valori di gruppo

    La redazione del bilancio consolidato necessita di omogeneizzare i sistemi dei valori delle imprese incluse nell’area di consolidamento.

    Ricercare le condizioni di omogeneità del sistema dei valori di gruppo significa uniformare:

    • la data di riferimento del bilancio consolidato e dei consuntivi delle unità consolidate;

    • i criteri di valutazione utilizzati nella redazione dei bilanci d’esercizio;

    • la moneta di conto.

    Si tratta di operazioni preliminari rispetto alla fase tecnica di aggregazione “ragionata”, ma ugualmente importanti per assicurare al bilancio consolidato la capacità di rappresentare in modo chiaro, veritiero ed attendibile le condizioni di economicità del gruppo.

    La scelta della data di riferimento dei bilanci, ad esempio, può influenzare sia i criteri di valutazione impiegati per rilevare i diversi fatti di gestione che la scelta del tasso di cambio da utilizzare per tradurre i bilanci espressi in una moneta di conto diversa rispetto a quella con cui viene presentato il bilancio consolidato.

    La ricerca delle condizioni di omogeneità deve quindi avvenire attraverso la simultanea soddisfazione degli aspetti indicati ed assume un’importanza tanto maggiore in presenza di rilevanti differenze nelle date di riferimento dei bilanci d’esercizio consolidati e nei criteri di valutazione impiegati per valutare le medesime poste di bilancio, nonché in presenza di consuntivi redatti in una moneta di conto diversa.

    Le fonti giuridiche e professionali di riferimento in tema di omogeneità del sistema dei valori di gruppo sono differenti a seconda che i gruppi applichino la normativa nazionale (artt. 30, 34, 35 e 38, D.Lgs. n. 127/1991 e OIC 17, parr. da 40 a 47 e da 120 a 128) o che, per obbligo o per facoltà, utilizzano i Principi contabili internazionali (IFRS 10).

    25.3.1. Data di riferimento del bilancio consolidato

    25.3.1.Data di riferimento del bilancio consolidato

    Normativa nazionale

    La data di riferimento del consolidato, coincide con l’epoca di chiusura del bilancio d’esercizio della capogruppo sempre che, in deroga a quanto detto, non si opti per la coincidenza con la data di chiusura dell’esercizio della maggior parte delle altre imprese incluse nel consolidamento oppure di quelle più importanti (art. 30, D.Lgs. n. 127/1991).

    Nel caso si faccia ricorso ad una delle deroghe descritte, il redattore del consolidato è tenuto a segnalarne e a motivarne l’uso nella Nota integrativa (art. 30, c. 1 e 2, D.Lgs. n. 127/1991).

    In caso di mancata coincidenza tra la data del consolidato e quella di una o più imprese incluse nell’area di consolidamento, queste ultime devono essere incluse in base ad un bilancio annuale intermedio riferito alla data di redazione del consolidato (art. 30, c. 3, D.Lgs. n. 127/1991). Secondo l’impostazione che emerge dalla lettura del D.Lgs. n. 127/1991 non è possibile aggregare bilanci aventi date differenti.

    Principi contabili internazionali

    La data di riferimento per il bilancio consolidato è quella del bilancio d’esercizio della capogruppo.

    Nel caso in cui non vi fosse uniformità tra le date dei bilanci delle singole imprese inserite nell’area di consolidamento, si impone alle imprese controllate di redigere un bilancio intermedio annuale solo se la differenza (tra le date dei bilanci di queste unità e la data del bilancio della capogruppo) è superiore a 3 mesi (IFRS 10, parr. B92 e B93).

    Tuttavia, se una o più controllate chiudono il bilancio d’esercizio ad una data che non eccede i 3 mesi rispetto a quella dell’impresa capogruppo, si eseguono le rettifiche solo per le operazioni ed i fatti significativi accaduti in tale arco temporale (IFRS 10).

    Con tale rettifica si riduce l’impatto negativo che deriva dall’eterogeneità delle date di riferimento dei bilanci d’esercizio inclusi nel consolidato. In questo caso, le note al bilancio consolidato devono indicare (IFRS 12, par. 12):

    • la data di chiusura dell’esercizio a cui si riferisce il bilancio di quella controllata;

    • il motivo dell’utilizzo di una data diversa.

    Infine, la durata degli esercizi e le eventuali differenze nelle date di chiusura devono essere le stesse di esercizio in esercizio (IFRS 10).

    25.3.2. Criteri di valutazione

    25.3.2.Criteri di valutazione

    L’omogeneità dei criteri di valutazione necessita di affrontare due problematiche.

    La prima riguarda la scelta di quali criteri di valutazione adottare nella redazione del consolidato. La normativa in materia di consolidato impone l’utilizzo dei criteri di valutazione impiegati dalla capogruppo nella redazione del proprio bilancio d’esercizio (art. 35, D.Lgs. n. 127/1991) consentendo, comunque, di optare, dandone la motivazione nella Nota integrativa, per l’utilizzo di altri criteri a condizione che siano ammessi dal Codice civile (artt. 2423 e ss.).

    Il ricorso a questa facoltà, deve essere limitato alla situazione in cui il criterio di valutazione, per il quale si è optato nel consolidato, sia utilizzato dalla maggior parte delle unità incluse nell’area di consolidamento oppure al caso in cui, il criterio difforme, è ritenuto più idoneo al fine della rappresentazione chiara, veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria e del risultato economico del gruppo (OIC 17, par. 41).

    Tale approccio contabile aiuta anche ad affrontare il caso in cui le controllate presentino elementi patrimoniali che non sussistono nel bilancio d’esercizio della capogruppo. In questo caso, il Principio contabile nazionale (OIC 17, par. 43) prevede l’utilizzo dei criteri di valutazione impiegati dalla maggior parte delle imprese controllate purché conformi alla normativa del Codice civile (artt. 2423 e ss. c.c.).

    La seconda problematica riguarda l’uniformità dei criteri di valutazione da utilizzare nella redazione del bilancio consolidato che il Legislatore nazionale impone (art. 34, c. 1, D.Lgs. n. 127/1991). Per uniformità, si fa riferimento alla necessità che tutti gli elementi, inseriti in ogni singola voce dell’attivo e del passivo dello Stato patrimoniale consolidato, siano valutati con i medesimi criteri.

    Tale principio richiede che tutte le imprese inserite nell’area di consolidamento adottino criteri di valutazione analoghi a quelli utilizzati dalla capogruppo per la redazione del consolidato.

    È previsto l’utilizzo di criteri difformi solo se:

    • la difformità consente una più chiara, veritiera e corretta rappresentazione della situazione patrimoniale e finanziaria e del risultato economico del gruppo;

    • se la difformità è irrilevante (art. 34, c. 2, D.Lgs. n. 127/1991).

    Le imprese che redigono il bilancio consolidato applicando i Principi contabili nazionali possono utilizzare criteri di valutazione differenti se questa difformità consente di raggiungere un risultato più informativo come, ad esempio, la coesistenza dei criteri FIFO e LIFO per la determinazione del costo delle rimanenze in relazione a reali differenti modalità di rigiro dei magazzini di due imprese controllate.

    La scarsa importanza di un elemento patrimoniale giustifica l’irrilevanza della difformità dei criteri di valutazione. La prassi operativa, tuttavia, evidenzia la necessità di valutare l’irrilevanza non solo dal punto di vista quantitativo ma anche sotto l’aspetto qualitativo.

    Se nella redazione del bilancio consolidato ci si avvale della deroga all’uniformità dei criteri di valutazione, la Nota integrativa deve indicare che si è fatto uso di criteri difformi e l’ammontare degli elementi con essi valutati.

    Le società che applicano i Principi contabili internazionali sono obbligate ad utilizzare principi uniformi. Nel caso di utilizzo di criteri diversi nei bilanci d’esercizio delle imprese consolidate, la normativa prevede di apportare appropriate rettifiche al fine di eliminare tale difformità durante la procedura di consolidamento (IFRS 10, parr. 19 e B87). L’IFRS 10 lascia tuttavia libertà di scelta su quali criteri di valutazione utilizzare nella redazione del bilancio consolidato.

    I Principi contabili internazionali impongono uniformità di comportamento senza possibilità di deroga (come invece avviene per le imprese che applicano la normativa nazionale), lasciando libero il redattore del bilancio su quali criteri utilizzare.

    25.3.3. Moneta di conto

    25.3.3.Moneta di conto

    L’esistenza di controllate che redigono il loro bilancio d’esercizio in una moneta di conto differente rispetto a quella utilizzata per il bilancio consolidato evidenzia la necessità di affrontare la terza problematica relativa all’omogeneità del sistema dei valori di gruppo. Si tratta di uniformare la moneta di conto delle imprese incluse nell’area di consolidamento “traducendo” i bilanci d’esercizio di quelle imprese che utilizzano una moneta diversa rispetto a quella impiegata nel bilancio consolidato.

    La normativa nazionale non prevede una specifica procedura per omogeneizzare la moneta di conto, ma impone al redattore di specificare nella Nota integrativa i criteri ed i tassi applicati nella traduzione (art. 38, c. 1, D.Lgs. n. 127/1991).

    Per le imprese che applicano la normativa nazionale la traduzione deve avvenire (OIC 17, parr. 120-128):

    • utilizzando il cambio a pronti alla data del bilancio per le attività e le passività;

    • utilizzando il cambio storico per le parti ideali di patrimonio netto;

    • utilizzando il cambio in essere alla data di ogni operazione per i componenti positivi e negativi di reddito (o in alternativa il cambio medio di periodo);

    • iscrivendo in una specifica riserva le differenze che emergono dal processo di traduzione.

    Le imprese che utilizzano i Principi contabili internazionali per redigere il bilancio consolidato seguono l’impostazione prevista dallo IAS 21. Lo Stato patrimoniale ed il Conto economico redatti con valute differenti rispetto a quella di presentazione del bilancio consolidato devono essere convertiti utilizzando (IAS 21, par. 39):

    • per le attività e le passività, il tasso di cambio alla data di chiusura del bilancio d’esercizio da consolidare;

    • per i ricavi ed i costi, i tassi di cambio alle date delle operazioni da cui emergono tali componenti reddituali.

    Per motivi pratici (IAS 21, par. 40) è possibile convertire i ricavi ed i costi utilizzando un cambio che approssima i cambi alla data delle operazioni (come, ad esempio, un cambio medio di periodo). Quando il tasso di cambio subisce fluttuazioni rilevanti, tale agevolazione non può essere utilizzata poiché il cambio medio pregiudicherebbe la significatività dei valori convertiti.

    Le differenze di cambio che emergono dall’operazione di conversione devono essere rilevate in una componente separata di patrimonio netto specificando ed iscrivendo separatamente la quota di pertinenza delle minoranze rispetto a quella di pertinenza della capogruppo (IAS 21, parr. 39 e 41).

    Occorre tradurre il capitale sociale e la riserva sovrapprezzo azioni al tasso di cambio che esisteva al momento della sottoscrizione delle azioni (cambio storico) e tradurre la riserve di utili al tasso di cambio utilizzato per tradurre l’utile nell’esercizio in cui si è formato (in virtù dello IAS 21).

    25.4. Metodi di consolidamento

    25.4.Metodi di consolidamento

    I metodi di consolidamento sono tecniche di aggregazione dei valori compresi nei bilanci di esercizio delle imprese che fanno parte dell’area di consolidamento. Tale operazione consiste nell’aggregare per singole voci dello Stato patrimoniale e del Conto economico i valori rappresentati nei bilanci d’esercizio delle imprese consolidate con quelli del bilancio della capogruppo.

    Le modalità tecniche per aggregare i valori patrimoniali e quelli economici delle imprese consolidate sono riconducibili a due metodologie:

    • metodo integrale;

    • metodo proporzionale.

    I due metodi si differenziano per la modalità con cui avviene l’aggregazione.

    Con il metodo integrale l’aggregazione avviene per l’intero valore di ogni singola voce di Stato patrimoniale e di Conto economico; con questo metodo il bilancio consolidato si redige sommando per il loro intero ammontare i valori che emergono dai bilanci d’esercizio della capogruppo e delle controllate.

    Con il metodo proporzionale l’aggregazione avviene invece in proporzione al saggio d’interessenza; con questo metodo nella redazione del bilancio consolidato solo i valori della controllante sono considerati per intero mentre quelli delle imprese controllate vengono consolidati in proporzione alla quota di patrimonio netto posseduta dalla capogruppo.

    Il saggio di interessenza di un’impresa in un’altra impresa è la quota, sempre unitaria o percentuale, del capitale della seconda posseduta direttamente o indirettamente dalla prima in quanto acquisita con investimento di mezzi propri.

    Se la struttura del gruppo è complessa (figura seguente), il Metodo integrale e quello proporzionale possono essere applicati attraverso un consolidamento simultaneo ovvero graduale.

    Con il consolidamento simultaneo, l’aggregazione dei valori e l’effettuazione delle rettifiche avvengono in un’unica fase. Il consolidamento graduale, invece, è realizzato per fasi successive in base al numero di livelli su cui è strutturato il gruppo aziendale.

    In questo caso, riprendendo l’esempio della precedente figura, dapprima si consolidano E e D in C, K in W e X in Y. Successivamente si consolida in B il bilancio consolidato redatto da C e in Z quelli redatti da W e da Y. Infine, si consolidano in A i bilanci consolidati redatti da B e da Z.

    25.4.1. Metodo integrale

    25.4.1.Metodo integrale

    Il metodo integrale rappresenta la tecnica di consolidamento da utilizzare per redigere il bilancio consolidato. Sia la normativa nazionale (art. 31, D.Lgs. n. 127/1991) che i Principi contabili internazionali (IFRS 10) impongono questo metodo come tecnica generale per la redazione del bilancio consolidato.

    Con il metodo integrale, il bilancio consolidato viene redatto sommando, per ogni singola voce, i valori compresi nel bilancio d’esercizio della capogruppo con i valori rappresentati nei bilanci d’esercizio delle controllate, per gli importi complessivi.

    L’elemento che qualifica tale tecnica di consolidamento e la differenzia rispetto al metodo proporzionale consiste nell’aggregazione dell’importo complessivo delle singole voci rappresentate nei bilanci d’esercizio delle imprese (sia capogruppo che controllate) incluse nell’area di consolidamento.

    Nel caso in cui la capogruppo non possieda interamente il patrimonio netto delle controllate, l’utilizzo del metodo integrale comporta la determinazione delle quote del reddito d’esercizio e del patrimonio netto di gruppo di pertinenza dei soci di minoranza. Si tratta della quota di patrimonio netto e di reddito netto posseduta nelle controllate dai soci di minoranza.

    Sul piano operativo, alla data di acquisto della partecipazione il patrimonio netto delle minoranze risulta dal prodotto tra la percentuale posseduta dai terzi e il patrimonio netto, a tale data, della società in cui sono presenti le minoranze.

    CASO 1 - Partecipazione totale

    In data 31/12/20xy Alfa Spa acquista una partecipazione totale nella Beta Spa al prezzo di euro 400.000. Alla data di acquisto, le due imprese presentano la seguente situazione patrimoniale e redigono il bilancio consolidato utilizzando il foglio di lavoro attraverso il metodo integrale.

    Stato patrimoniale consolidato al 31/12/20xy (valori espressi in migliaia di euro)
    Alfa
    Spa
    Beta
    Spa
    Totale
    aggregato
    Rettifiche SP
    consolidato
    Dare Avere
    Attivo
    Attività 2.400 1.200 3.600 3.600
    Partecipazioni 400 0 400 400 (1) 0
    Totale attivo 2.800 1.200 4.000 400 3.600
    Passivo e patrimonio netto
    Patrimonio netto al
    31/12/20xy
    2.000 400 2.400 400 (1) 2.000
    Passività 800 800 1.600 1.600
    Totale passivo e
    patrimonio netto
    2.800 1.200 4.000 400 3.600
    Totale rettifiche 400 400

    1) Storno del patrimonio netto e della partecipazione

    SP A Patrimonio netto al 31.12.20xy 400.000
    SP B.III.1.a Partecipazioni 400.000

    Redigere il bilancio consolidato alla data di acquisto significa redigere solamente lo Stato patrimoniale consolidato.

    Con il metodo integrale occorre aggregare per linea/per voce i bilanci d’esercizio delle unità incluse nell’area di consolidamento. Il foglio di lavoro aiuta il redattore nell’effettuare l’aggregazione e tutte le rettifiche richieste. Applicandosi il metodo integrale l’aggregazione avviene per importi complessivi e determinando il “Totale aggregato”. Successivamente occorre eliminare la partecipazione acquistata da Alfa Spa ed il patrimonio netto di Beta Spa (25.5.). Con questa rettifica (effettuata attraverso la scrittura 1) si determina il patrimonio netto effettivo del gruppo.

    La correttezza della procedura adottata presuppone che il totale delle rettifiche di consolidamento “Dare” corrisponda al totale delle rettifiche di consolidamento “Avere”.

    CASO 2 - Partecipazione con maggioranza assoluta

    In data 01/01/20xy, Alfa Spa acquista una partecipazione dell’80% in Beta Spa al prezzo di euro 240.000. Alla data di acquisto, le due imprese presentano la seguente situazione patrimoniale e redigono il bilancio consolidato utilizzando il foglio di lavoro attraverso il metodo integrale. Si redige, inoltre, il bilancio consolidato al 31/12/20xy sulla base della situazione patrimoniale ed economica a tale data.

    Stato patrimoniale consolidato al 01/01/20xy (valori espressi in migliaia di euro)
    Alfa
    Spa
    Beta
    Spa
    Totale
    aggregato
    Rettifiche SP
    consolidato
    Dare Avere
    Attivo
    Attività 2.000 1.200 3.200 3.200
    Partecipazioni 240 0 240 240 (1) 0
    Totale attivo 2.240 1.200 3.440 240 3.200
    Passivo e patrimonio netto
    Patrimonio netto allo 01/01/20xy 2.000 300 2.300 300 (1) 2.000
    Patrimonio netto di terzi 60 (1) 60

    Totale patrimonio
    netto di gruppo
    2.000 300 2.300 300 60 2.060
    Passività 240 900 1.140 1.140
    Totale passivo e
    patrimonio netto
    2.240 1.200 3.440 300 60 3.200
    Totale rettifiche 300 300

    1) Storno del patrimonio netto, della partecipazione e iscrizione delle minoranze

    SP A Patrimonio netto allo 01.01.20xy 300.000
    SP B.III.1.a Partecipazioni 240.000
    SP A Patrimonio netto di terzi 60.000

    Bilancio consolidato al 31/12/20xy (valori in migliaia di euro)
    Stato
    patrimoniale
    Alfa
    Spa
    Beta
    Spa
    Totale
    aggregato
    Rettifiche SP
    consolidato
    Dare Avere
    Attivo
    Attività 2.200 1.240 3.440 3.440
    Partecipazioni 240 0 240 240 (1) 0
    Totale attivo 2.440 1.240 3.680 240 3.440
    Passivo e patrimonio netto
    Patrimonio netto allo 01/01/20xy 2.000 300 2.300 300 (1) 2.000
    Utile al 31/12/20xy 180 40 220 8 (3) 212
    Patrimonio netto di terzi 60 (1) 60
    Utile di terzi al
    31/12/20xy
    8 (2) 8
    Totale patrimonio
    netto di gruppo
    2.180 340 2.520 308 68 2.280
    Passività 260 900 1.160 1.160
    Totale passivo e
    patrimonio netto
    2.440 1.240 3.680 308 68 3.440
    Totale rettifiche 308 308

    Bilancio consolidato al 31/12/20xy (valori in migliaia di euro)
    Conto
    economico
    Alfa
    Spa
    Beta
    Spa
    Totale
    aggregato
    Rettifiche CE
    consolidato
    Dare Avere
    Ricavi 1.300 468 1.768 1.768
    Costi per acquisti 700 220 920 920
    Costo del lavoro 100 80 180 180
    Ammortamento 60 70 130 130
    Risultato operativo 440 98 538 538
    Oneri finanziari 80 18 98 98
    Risultato ante
    imposte
    360 80 440 440
    Imposte 180 40 220 220
    Reddito netto di
    gruppo 20xy
    180 40 220 220
    Reddito netto di terzi 20xy 8 (2) 8
    Reddito netto
    capogruppo 20xy
    180 40 220 8 212
    Reddito netto
    capogruppo 20xy
    8 (3)

    1) Storno del patrimonio netto, della partecipazione e iscrizione delle minoranze

    SP A Patrimonio netto allo 01.01.20xy 300.000
    SP B.III.1.a Partecipazioni 240.000
    SP A Patrimonio netto di terzi 60.000

    2) Imputazione del reddito di gruppo di pertinenza delle minoranze

    CE 21) Reddito netto di terzi 20xy 8.000
    SP A Utile di terzi al 31.12.20xy 8.000

    3) Chiusura del bilancio consolidato

    SP A Utile al 31.12.20xy 8.000
    CE 21) Reddito netto capogruppo 20xy 8.000

    Al 31 dicembre si redige il bilancio consolidato composto da Stato patrimoniale e Conto economico. Oltre all’eliminazione della partecipazione di Alfa Spa in Beta Spa e del patrimonio netto della controllata occorre determinare:

    • la quota del reddito di Beta Spa (scrittura 2) di pertinenza dei soci di minoranza (40.000 x 20% = 8.000);

    • la rettifica di chiusura (scrittura 3) che consente di riportare nello Stato patrimoniale la somma algebrica delle rettifiche effettuate nel Conto economico.

    Per redigere il bilancio consolidato occorre dapprima rettificare il Conto economico aggregato, determinando l’importo da riportare a rettifica dello Stato patrimoniale (nell’esempio la scrittura 3) e successivamente apportare le rettifiche restanti allo Stato patrimoniale. A questo punto è possibile passare dai valori aggregati a quelli consolidati stornando ai primi le rettifiche apportate.

    25.4.2. Metodo proporzionale

    25.4.2.Metodo proporzionale

    Il metodo proporzionale rappresenta un’eccezione rispetto al metodo integrale.

    La normativa nazionale consente l’utilizzo del metodo proporzionale solo in presenza del controllo congiunto (joint venture) (art. 37, D.Lgs. n. 127/1991 e OIC 17, parr. 114-119).

    Il controllo congiunto si verifica quando il controllo è condiviso (generalmente sulla base di un accordo contrattuale) da parte di diverse imprese.

    Le condizioni per l’utilizzo del metodo proporzionale nella redazione del bilancio consolidato applicando la normativa nazionale sono:

    • esercizio congiunto del controllo;

    • percentuale di partecipazione non inferiore al 20%.

    Con il metodo proporzionale, il bilancio consolidato viene redatto sommando i valori compresi nel bilancio d’esercizio della capogruppo (per gli importi complessivi) con i valori compresi nei bilanci d’esercizio delle controllate in proporzione al saggio di interessenza.

    Anche in presenza di partecipazioni non totali, la redazione del bilancio consolidato con tale metodo comporta l’esclusione delle quote di reddito d’esercizio e di patrimonio netto di pertinenza dei soci di minoranza. Con questo metodo, il patrimonio netto di gruppo alla data di acquisto corrisponde a quello della controllante.

    I Principi contabili internazionali disciplinano la rilevazione delle imprese controllate in modo congiunto nello IAS 28. La normativa internazionale ha subito nel tempo una significativa evoluzione integrando lo IAS 28 della disciplina che prima era contenuta nel superato IAS 31.

    L’impostazione attualmente in vigore impone di iscrivere le partecipate a controllo congiunto applicando obbligatoriamente il metodo del patrimonio netto (IAS 28, par. 16) non consentendo più l’impiego del metodo proporzionale (6.4.).

    CASO 3 - Partecipazione a controllo congiunto

    In data 01/01/20xy, Alfa Spa acquista una partecipazione del 50% in Beta Spa al prezzo di euro 150.000. Tale partecipazione consente un controllo congiunto di Beta Spa. Attraverso l’utilizzo del foglio di lavoro si redige il bilancio consolidato al 31/12/20xy applicando il metodo proporzionale.

    Bilancio consolidato al 31/12/20xy (valori in migliaia di euro)
    Stato
    patrimoniale
    Alfa
    Spa
    Beta
    Spa
    Totale
    aggregato
    Rettifiche SP
    consolidato
    Dare Avere
    Attivo
    Attività 2.940 1.610 4.550 805 (1) 3.745
    Partecipazioni 150 0 150 150 (1) 0
    Totale attivo 3.090 1.610 4.700 955 3.745
    Passivo e patrimonio netto
    Patrimonio netto allo 01/01/20xy 1.900 300 2.200 300 (1) 1.900
    Utile al 31/12/20xy 100 70 170 35 (1) 135
    Totale patrimonio
    netto di gruppo
    2.000 370 2.370 335 2.035
    Passività 1.090 1.240 2.330 620 (1) 1.720
    Totale passivo e
    patrimonio netto
    3.090 1.610 4.700 955 3.745
    Totale rettifiche 955 955

    Bilancio consolidato al 31/12/20xy (valori in migliaia di euro)
    Conto
    economico
    Alfa
    Spa
    Beta
    Spa
    Totale
    aggregato
    Rettifiche CE
    consolidato
    Dare Avere
    Ricavi 1.350 438 1.788 219 (2) 1.569
    Costi per acquisti 800 230 1030 115 (2) 915
    Costo del lavoro 300 80 380 40 (2) 340
    Ammortamento 40 20 60 10 (2) 50
    Risultato operativo 210 108 318 54 264
    Oneri finanziari 50 18 68 9 (2) 59
    Risultato ante
    imposte
    160 90 250 45 205
    Imposte 60 20 80 10 (2) 70
    Reddito netto
    capogruppo 20xy
    100 70 170 35 135
    Reddito netto
    capogruppo 20xy
    35 (2)

    1) Storno della partecipazione, del patrimonio netto e applicazione metodo proporzionale

    SP D Passività 620.000
    SP A Patrimonio netto allo 01.01.20xy 300.000
    SP A Utile al 31.12.20xy 35.000
    SP B.III.1.a Partecipazioni 150.000
    SP B-C Attività 805.000

    2) Applicazione del metodo proporzionale

    CE A Ricavi 219.000
    CE B.6 Costi per acquisti 115.000
    CE B.9 Costo del lavoro 40.000
    CE B.10 Ammortamenti 10.000
    CE
    CE
    CE
    C.17
    20)
    21)
    Oneri finanziari
    Imposte
    Reddito netto capogruppo 20xy
    9.000
    10.000
    35.000

    Con il metodo proporzionale occorre rilevare gli elementi patrimoniali ed economici della controllata in proporzione al saggio di interessenza. Dopo aver determinato il “Totale aggregato” occorre, pertanto, stornare la quota degli elementi patrimoniali ed economici per il 50% non posseduto da Alfa Spa. Successivamente si apportano le rettifiche rilevate anche applicando il metodo integrale che consentono di eliminare la partecipazione di Alfa Spa e il patrimonio netto di Beta Spa. Utilizzando il metodo proporzionale, il bilancio consolidato non evidenzia la quota di reddito e di patrimonio netto di pertinenza delle minoranze.

    25.5. Assestamento delle partecipazioni

    25.5.Assestamento delle partecipazioni

    L’assestamento delle partecipazioni consente di determinare il complesso delle risorse a titolo di capitale di rischio effettivamente investite nel gruppo. Questa operazione è complementare all’aggregazione dei valori poiché si realizza eliminando le partecipazioni possedute dalla capogruppo nelle controllate e la corrispondente frazione di patrimonio netto acquisita.

    Tecnicamente questa operazione comporta:

    • l’eliminazione, dal bilancio d’esercizio della capogruppo, del valore delle partecipazioni nelle unità controllate incluse nell’area di consolidamento;

    • l’eliminazione, dal bilancio d’esercizio delle unità controllate incluse nell’area di consolidamento, del valore del patrimonio netto;

    • l’aggregazione per riga, attraverso il metodo di consolidamento adottato (integrale e/o proporzionale), dei valori che emergono, successivamente alle eliminazioni sopra indicate, dal bilancio d’esercizio della capogruppo e dai bilanci delle controllate;

    • l’iscrizione delle differenze di consolidamento che emergono dall’eliminazione dei valori indicati nei punti precedenti;

    • l’iscrizione della quota di patrimonio netto delle unità controllate di pertinenza delle minoranze.

    Ogni qual volta non vi è corrispondenza tra il valore della partecipazione e la corrispondente frazione di patrimonio netto, da questa operazione emergono differenze chiamate di consolidamento che devono essere rilevate nel bilancio consolidato in modo differente a seconda del segno, della normativa di riferimento e delle cause economiche da cui emergono.

    25.5.1. Normativa nazionale

    25.5.1.Normativa nazionale

    Differenze di consolidamento secondo la Teoria della capogruppo

    L’eliminazione delle partecipazioni e delle corrispondenti frazioni di patrimonio netto deve avvenire sulla base dei valori contabili riferiti alla data di acquisto o a quella in cui la controllata è inserita per la prima volta nel consolidamento (OIC 17, par. 52).

    La differenza che emerge dall’assestamento delle partecipazioni deve essere imputata agli elementi dell’attivo e/o del passivo della controllata, mentre il valore residuo oppure l’intera differenza (nel caso in cui non avvenga alcuna imputazione agli elementi patrimoniali) deve essere trattata in modo differente in ragione del segno (art. 33, c. 2 e 3, D.Lgs. n. 127/1991).

    Se emerge una differenza negativa (OIC 17, parr. 57-60) deve essere imputata:

    • ad una voce del patrimonio netto consolidato denominata “riserva di consolidamento”, qualora sia il risultato di un buon affare;

    • ad una voce del passivo denominata “fondo di consolidamento per rischi ed oneri futuri”, nel caso in cui sia dovuta ad una previsione di risultati economici sfavorevoli della partecipata (badwill);

    • sia a “riserva di consolidamento” che a “fondo di consolidamento per rischi ed oneri futuri” se l’entità complessiva dei risultati sfavorevoli attesi è minore della differenza negativa.

    Il fondo di consolidamento per rischi ed oneri futuri deve essere utilizzato negli esercizi immediatamente successivi all’acquisizione del controllo per compensare le perdite che verranno conseguite. Tuttavia, se vengono meno le previsioni di perdite future, il fondo di consolidamento per rischi ed oneri futuri deve essere immediatamente accreditato al Conto economico consolidato. L’utilizzo del fondo deve essere iscritto nella voce A.5 “Altri ricavi e proventi” (OIC 17, par. 59).

    La differenza positiva deve essere rilevata (OIC 17, parr. 54-56) nella voce dell’attivo denominata “avviamento” se espressiva del goodwill pagato in sede di acquisizione della partecipazione. Tuttavia, se il maggior prezzo pagato è una conseguenza della maggiore forza contrattuale o abilità negoziale del venditore (cattivo affare), ovvero non sia correlabile con l’andamento reddituale della partecipata, la differenza positiva deve essere iscritta a Conto economico come componente negativo di reddito nella voce B.14 “Oneri diversi di gestione”.

    In merito al trattamento contabile dell’avviamento la normativa (art. 33, c. 3, del D.Lgs. n. 127/1991 che richiama l’art. 2426 c.c.) prevede che la differenza positiva iscritta come avviamento deve essere ammortizzata nel bilancio consolidato entro un periodo proporzionale alla sua vita utile o, se non determinabile, in 10 anni.

    Le rivalutazioni degli elementi dell’attivo devono essere ammortizzate in ragione della vita utile del bene a cui vengono imputate.

    Se ad esempio il maggior prezzo pagato trova giustificazione nella rivalutazione delle immobilizzazioni materiali e nell’iscrizione di un brevetto, non rilevato tra le immateriali, occorrerà in sede di redazione del bilancio consolidato ammortizzare il maggior valore attribuito ai cespiti e al brevetto. Ovviamente tali maggiori costi non trovano rappresentazione nel bilancio d’esercizio della controllata. Ciò comporta la necessità di rilevare nel consolidato anche la correlata fiscalità differita.

    Tecnicamente occorre iscrivere, alla data d’acquisto, il fondo imposte differite con riferimento al maggior valore attribuito ai cespiti soggetti ad ammortamento. Inoltre, ogni anno in cui si rileva il maggior ammortamento il redattore ne dovrà stornare le relative imposte differite.

    Nella Nota integrativa occorre illustrare adeguatamente le voci che emergono dall’assestamento delle partecipazioni, i criteri impiegati per la loro determinazione e le variazioni significative rispetto al bilancio consolidato dell’esercizio precedente (art. 33, c. 4, D.Lgs. n. 127/1991).

    L’aspetto che caratterizza tecnicamente la normativa nazionale e la differenzia dai Principi contabili internazionali riguarda l’impatto sulle minoranze del trattamento contabile delle differenze di consolidamento. Il D.Lgs. n. 127/1991 non specifica come affrontare la problematica che trova tuttavia un approfondimento nel paragrafo 99 dell’OIC 17 (OIC 17, parr. 96-102). Secondo questo approccio, il trattamento contabile delle differenze di consolidamento non deve influenzare gli interessi delle minoranze.

    Il patrimonio netto di gruppo di pertinenza delle minoranze di una controllata è determinato dalla seguente formula:

    (patrimonio netto contabile della controllata x percentuale posseduta dalle minoranze).

    Secondo questo approccio, la distribuzione del valore della partecipazione sulle attività e sulle passività della partecipata ed il trattamento contabile dell’eventuale valore residuo non devono avere alcun effetto sulle quote di pertinenza dei soci di minoranza.

    Questo comporta che, la riespressione a valori correnti degli elementi patrimoniali dell’impresa controllata deve avvenire solo per la quota di pertinenza della capogruppo.

    Il Legislatore italiano consente di determinare la differenza di consolidamento con riferimento ai valori contabili in essere alla data di primo consolidamento. Tale aspetto, volto a semplificare la redazione del bilancio, pone la necessità di affrontare la problematica inerente il momento in cui calcolare tale valore differenziale.

    Analizzare la differenza di consolidamento alla data di acquisto consente di indagare le ragioni per le quali il prezzo d’acquisto della partecipazione differisce dalla corrispondente frazione di patrimonio netto contabile della controllata.

    Se invece si effettua il confronto ad una data successiva, la differenza che emerge dipende sia dalla differenza originaria (quella emersa alla data di acquisto) che dalle variazioni (non necessariamente interdipendenti) che la partecipazione ed il patrimonio netto hanno subito nel tempo (intervallo che va dalla data di acquisto a quella in cui avviene il primo consolidamento), con la conseguente maggiore difficoltà nell’interpretarne l’origine durante lo svolgimento della procedura di consolidamento.

    Nell’affrontare tale problematica il redattore del bilancio deve attenersi a quanto stabilito dall’OIC che dispone di determinare la differenza di consolidamento confrontando il prezzo sostenuto per acquisire la partecipazione di controllo con la corrispondente frazione di patrimonio netto della controllata riespresso a valori correnti alla data di acquisto.

    Solo se non vi sono sufficienti informazioni per determinare la differenza di consolidamento alla data di acquisto, si prevede di calcolare tale valore con riferimento alla data in cui l’impresa è inclusa per la prima volta (OIC 17, par. 52).

    L’emersione di valori correnti differenti dai valori contabili per gli elementi patrimoniali, fa sorgere la necessità di rilevare imposte differite/anticipate da iscrivere coerentemente a quanto previsto dall’OIC 25 (16.2.3.).

    Casi di studio

    CASO 4 - Differenza positiva di consolidamento

    In data 15/05/20xy, Alfa Spa acquista una partecipazione del 60% nel capitale di Beta Spa ad un prezzo di euro 925.000. Con l’utilizzo del foglio di lavoro, si determina lo Stato patrimoniale consolidato alla data di acquisto adottando la disciplina nazionale e tenendo conto che il maggior prezzo pagato da Alfa Spa per acquisire il 60% del patrimonio di Beta Spa si giustifica con una rivalutazione di euro 489.000 delle immobilizzazioni materiali e, per la parte residuale, come avviamento. Si ipotizzi un carico fiscale medio pari al 27,9% espressivo della somma delle aliquote IRES (24%) e IRAP (3,9%).

    Stato patrimoniale consolidato al 15/05/20xy (valori espressi in migliaia di euro)
    Alfa
    Spa
    Beta
    Spa
    Totale
    aggregato
    Rettifiche SP
    consolidato
    Dare Avere
    Attivo
    Immobilizzazioni
    materiali
    1.000 1.200 2.200 293,40 (1) 2.493,4
    Avviamento 233,46 (1) 233,46
    Partecipazioni 925 0 925 925 (1) 0
    Totale attivo 1.925 1.200 3.125 526,86 925 2.726,86
    Passivo e patrimonio netto
    Patrimonio netto
    al 15/05/20xy

    1.200

    800

    2.000

    800 (1)

    1.200
    Patrimonio netto
    di terzi

    320 (1)

    320
    Totale patrimonio
    netto di gruppo
    1.200 800 2.000 800 320 1.520
    Passività 725 400 1.125 1.125
    Fondo imposte
    differite
    81,86 (1) 81,86
    Totale passivo
    e patrimonio netto

    1.925

    1.200

    3.125

    800
    401,86 2.726,86
    Totale rettifiche 1.326,86 1.326,86

    1) Assestamento delle partecipazioni

    SP A Patrimonio netto allo 15.05.20xy 800.000
    SP B.II Immobilizzazioni materiali 293.400
    SP B.I.5 Avviamento 233.459
    SP B.III.1.a Partecipazioni 925.000
    SP B.2 Fondo imposte differite 81.859
    SP A Patrimonio netto di terzi 320.000

    Alla data di acquisto, il maggior valore pagato da Alfa Spa trova giustificazione nel maggior valore corrente delle immobilizzazioni materiali di Beta Spa, pari ad euro 1.689.000 (1.200.000 + 489.00), e nell’avviamento determinato dalla seguente formula: (925.000 - {800.000 + [489.000 x (1 - 0,279)]} x 60% = 233.459). Le minoranze sono state determinate sulla base del valore contabile del patrimonio netto di Beta Spa: 800.000 x 40% = 320.000. Il bilancio consolidato viene redatto applicando la normativa nazionale; questo comporta l’iscrizione della rivalutazione dell’attivo in proporzione alla frazione di patrimonio netto acquisita da Alfa Spa: (489.000 x 60% = 293.400). Occorre poi iscrivere il relativo Fondo imposte differite pari al 27,9% della rivalutazione di pertinenza della capogruppo (293.400 x 27,9% = 81.859).

    CASO 5 - Differenza negativa di consolidamento

    In data 11/03/20xy, Alfa Spa acquista una partecipazione del 70% nel capitale di Beta Spa ad un prezzo di euro 335.000. Con l’utilizzo del foglio di lavoro, si redige il bilancio consolidato tenendo conto che, il minor prezzo pagato rispetto al capitale acquisito, si giustifica:

    • 1 HP - con una svalutazione delle immobilizzazioni materiali per euro 180.000 e con l’iscrizione di un fondo di consolidamento per rischi ed oneri futuri per il valore residuale;

    • 2 HP - come un buon affare.

    Prima ipotesi

    Stato patrimoniale consolidato al 11/03/20xy (valori espressi in migliaia di euro)
    Alfa
    Spa
    Beta
    Spa
    Totale
    aggregato
    Rettifiche SP
    consolidato
    Dare Avere
    Attivo
    Immobilizzazioni
    materiali
    2.200 1.900 4.100 126 (1) 3.974
    Partecipazioni 335 0 335 335 (1) 0
    Totale attivo 2.535 1.900 4.435 461 3.974
    Passivo e patrimonio netto
    Patrimonio netto
    al 11/03/20xy
    1.700 850 2.550 850 (1) 1.700
    Patrimonio netto
    di terzi
    255 (1) 255
    Totale patrimonio
    netto di gruppo
    1.700 850 2.550 850 255 1.955
    Passività 835 1.050 1.885 1.885
    Fondo per rischi ed oneri futuri 134 (1) .134
    Totale passivo e
    patrimonio netto
    2.535 1.900 4.435 850 389 3.974
    Totale rettifiche 850 850

    1) Assestamento delle partecipazioni

    SP A Patrimonio netto al 11.03.20xy 850.000
    SP B.II Immobilizzazioni materiali 126.000
    SP B.3 Fondo di consolidamento per rischi ed oneri futuri 134.000
    SP B.III.1.a Partecipazioni 335.000
    SP A Patrimonio netto di terzi 255.000

    Seconda ipotesi

    Stato patrimoniale consolidato al 11/03/20xy (valori espressi in migliaia di euro)
    Alfa
    Spa
    Beta
    Spa
    Totale
    aggregato
    Rettifiche SP
    consolidato
    Dare Avere
    Attivo
    Altre attività 2.200 1.900 4.100 4.100
    Partecipazioni 335 0 335 335 (1) 0
    Totale attivo 2.535 1.900 4.435 335 4.100
    Passivo e patrimonio netto
    Patrimonio netto
    al 11/03/20xy
    1.700 850 2.550 850 (1) 1.700
    Riserva di
    consolidamento
    260 (1) 260
    Patrimonio netto
    di terzi
    255 (1) 255
    Totale patrimonio
    netto di gruppo
    1.700 850 2.550 850 515 2.215
    Passività 835 1.050 1.885 1.885
    Totale passivo e
    patrimonio netto
    2.535 1.900 4.435 850 515 4.100
    Totale rettifiche 850 850

    1) Assestamento delle partecipazioni

    SP A Patrimonio netto al 11.03.20xy 850.000
    SP A.VI Riserva di consolidamento 260.000
    SP B.III.1.a Partecipazioni 335.000
    SP A Patrimonio netto di terzi 255.000

    L’esemplificazione riporta due ipotesi diverse in merito alla causa economica che giustifica la differenza negativa. Nel primo caso questa trova giustificazione nell’andamento particolarmente sfavorevole della controllata; la differenza negativa che emerge dal calcolo seguente (335.000 - [850.000 - 180.000] x 70% = - 134.000) è iscritta nel fondo di consolidamento per rischi ed oneri futuri dopo aver svalutato le immobilizzazioni materiali (180.000 x 70% = 126.000).

    Nella seconda ipotesi, invece, la differenza negativa trova giustificazione in un buon affare e pertanto va rilevata interamente (335.000 - (850.000 x 70%) = - 260.000) nella riserva di consolidamento.

    25.5.2. Principi contabili internazionali

    25.5.2.Principi contabili internazionali

    Differenze di consolidamento secondo la Teoria estesa e la Teoria dell’entità

    I Principi contabili internazionali affrontano l’assestamento delle partecipazioni prevedendo due tecniche contabili che si differenziano per la modalità di determinazione del valore dell’avviamento ed il patrimonio netto di gruppo di pertinenza delle minoranze (IFRS 3).

    Pertanto, secondo i Principi contabili internazionali l’assestamento delle partecipazioni si realizza applicando alternativamente uno dei due seguenti criteri di valutazione:

    • determinazione dell’avviamento complessivo (Full goodwill);

    • calcolo dell’avviamento di pertinenza della capogruppo solo se non sussistono sufficienti informazioni per applicare il criterio precedente (IFRS 3).

    Applicando il primo criterio l’avviamento è determinato confrontando la sommatoria tra il prezzo pagato dalla capogruppo e il fair value della partecipazione di minoranza con il patrimonio netto della controllata riespresso al fair value alla data di acquisto (determinato come somma algebrica delle attività e delle passività identificabili e valutate al fair value a tale data).

    Al fine dell’applicazione di tale metodologia, pertanto, il redattore del bilancio consolidato deve determinare il fair value della partecipazione di minoranza, sommarlo al prezzo sostenuto dalla capogruppo per acquisire il controllo e confrontare tale sommatoria con il patrimonio netto al fair value della partecipata determinato alla data di acquisto.

    Si precisa che il valore della partecipazione di minoranza deve essere determinato o sulla base dei prezzi di un mercato attivo oppure, nel caso in cui tale mercato non sia disponibile, applicando altre appropriate tecniche di valutazione (IFRS 3, parr. B44-B45).

    Con il criterio alternativo, invece, l’assestamento delle partecipazioni deve avvenire attraverso il confronto (sulla base dei valori esistenti alla data di acquisto) tra il prezzo sostenuto per acquisire la partecipazione e la corrispondente frazione di patrimonio netto della controllata riespresso al fair value.

    L’eventuale eccedenza del costo di acquisto rispetto la corrispondente frazione del patrimonio netto della partecipata rappresenta l’avviamento acquisito dalla capogruppo da rilevare nello Stato patrimoniale consolidato.

    Indipendentemente dal criterio adottato, l’avviamento che emerge non deve essere ammortizzato in relazione alla sua vita utile, ma sottoposto a verifica periodica mediante la procedura di impairment test prevista dallo IAS 36.

    La verifica deve essere effettuata con cadenza annuale oppure più frequentemente se specifici eventi o modificate circostanze indicano la possibile perdita di valore.

    La svalutazione emersa dalla procedura di impairment deve essere iscritta nel Conto economico consolidato; non è consentito il ripristino di valore al fine di evitare la rilevazione dell’avviamento generato internamente (OIC 36, parr. 124-125).

    Se tuttavia emerge una differenza negativa, si:

    • riprocede all’identificazione ed alla valutazione delle attività e passività della controllata e si ridetermina il costo d’acquisto;

    • solo nel caso in cui la differenza negativa sussista ancora, la si imputa al Conto economico consolidato quale componente positivo di reddito, poiché può dipendere: da errori nella determinazione del costo dell’aggregazione o del fair value degli elementi patrimoniali acquisiti; dalla misurazione di alcune attività a un valore diverso dal loro fair value; da una transazione particolarmente favorevole (IFRS 3).

    Le particolari modalità di determinazione della differenza di consolidamento portano alla definizione di un valore del patrimonio netto di pertinenza delle minoranze diverso rispetto a quanto avviene applicando la normativa nazionale.

    Se si utilizza la seconda modalità per effettuare l’assestamento delle partecipazioni e pertanto si determina l’avviamento di pertinenza della capogruppo, le minoranze sono espresse al fair value. In particolare, il patrimonio netto di gruppo di pertinenza delle minoranze viene calcolato come frazione del patrimonio netto di gruppo espresso al fair value.

    Il patrimonio netto di gruppo di pertinenza delle minoranze di una controllata è determinato applicando la seguente formula:

    (patrimonio netto al fair value della controllata x percentuale posseduta dalle minoranze).

    Il calcolo dell’avviamento complessivo sulla base della prima alternativa prevista dall’IFRS 3, comporta invece l’attribuzione dell’avviamento anche alle minoranze. In questo caso, il patrimonio netto di gruppo di pertinenza delle minoranze è pari al valore economico della partecipazione di minoranza.

    Il patrimonio netto di gruppo di pertinenza delle minoranze di una controllata può essere determinato applicando la seguente formula:

    (patrimonio netto al fair value della controllata x percentuale posseduta dalle minoranze) + avviamento di pertinenza delle minoranze.

    Anche applicando i Principi contabili internazionali, la rilevazione di un fair value differente dal valore contabile degli elementi patrimoniali rende necessaria la rilevazione di imposte differite/anticipate da iscrivere in bilancio a norma dello IAS 12.

    I Principi contabili internazionali richiedono informazioni più dettagliate sulle aggregazioni aziendali e sulla procedura di impairment test rispetto alla normativa nazionale. Nelle note occorre dettagliare l’acquisto del controllo delle imprese, al fine di fornire informazioni tali da consentire agli utilizzatori del bilancio di valutare la natura e gli effetti economico-finanziari delle operazioni realizzate sia nel corso dell’esercizio che dopo la data di riferimento del bilancio (IFRS 3, Appendice B e parr. B64-B67).

    Casi di studio

    CASO 6 - Differenza positiva di consolidamento

    In data 01/01/20xy, Alfa Spa acquista il 70% di Beta Spa al prezzo di euro 6.700.000.

    Alla data di acquisto Beta Spa presenta i seguenti valori patrimoniali.

    Valori in migliaia di euro Beta Spa
    Fair value Valore contabile Vita utile
    Brevetti 1.100 750 5 anni
    Fabbricati 3.100 2.900 20 anni
    Impianti 4.000 3.700 10 anni
    Macchinari 2.100 1.900 10 anni
    Capitale sociale all’1/1/20xy 6.550 5.500

    Con il foglio di lavoro si redige il bilancio consolidato (si ipotizzi un carico fiscale medio del 27,9%) al 31 dicembre 20xy, applicando i Principi contabili internazionali nelle due seguenti ipotesi:

    • 1 HP - alla data di acquisto non è stato possibile stimare il fair value della partecipazione delle minoranze;

    • 2 HP - alla data di acquisto è stato stimato il fair value della partecipazione delle minoranze in euro 2.800.000.

    Prima ipotesi

    Bilancio consolidato al 31/12/20xy (valori in migliaia di euro)
    Stato
    patrimoniale
    Alfa
    Spa
    Beta
    Spa
    Totale
    aggregato
    Rettifiche SP
    consolidato
    Dare Avere
    Attivo
    Avviamento 2.320,07 (1) 2.320,07
    Brevetti 1.200 750 1.950 350 (1) 70 (2) 2.230
    Fabbricati 3.000 2.900 5.900 200 (1) 10 (3) 6.090
    Impianti 3.500 3.700 7.200 300 (1) 30 (3) 7.470
    Macchinari 2.900 1.900 4.800 200 (1) 20 (3) 4.980
    Partecipazioni 6.700 0 6.700 6.700 (1) 0
    Rimanenze 850 400 1.250 1.250
    Crediti commerciali 1.100 600 1.700 1.700
    Cassa e Banca 1.000 100 1.100 1.100
    Totale attivo 20.250 10.350 30.600 3.370,07 6.830 27.140,07
    Passivo e patrimonio netto
    Capitale sociale
    al 1/1/20xy
    12.900 5.500 18.400 5.500 (1) 12.900
    Utile d’esercizio 20xy 1.025 1.340 2.365 467,61 (6) 1.897,39
    Capitale sociale di
    terzi all’1/1/20xy
    1.877,12 (1) 1.877,12
    Utile d’esercizio di
    terzi 20xy
    28,12 (5) 402 (4) 373,88
    Totale patrimonio
    netto di gruppo
    13.925 6.840 20.765 5.995,73 2.279,12 17.048,39
    Debiti VS Banche 4.200 2.160 6.360 6.360
    Debiti VS fornitori 1.250 800 2.050 2.050
    Debiti tributari 875 550 1.425 1.425
    Fondo imposte
    differite
    16,74 (3) + 19,53 (2) 292,95 (1) 256,68
    Totale passivo e
    patrimonio netto
    20.250 10.350 30.600 6.032 2.572,07 27.140,07
    Totale rettifiche 9.402,07 9.402,07

    Bilancio consolidato al 31/12/20xy (valori in migliaia di euro)
    Conto
    economico
    Alfa
    Spa
    Beta
    Spa
    Totale
    aggregato
    Rettifiche CE
    consolidato
    Dare Avere
    Ricavi da vendite 14.670 10.540 25.210 25.210
    Costi per acquisti 7.150 5.020 12.170 12.170
    Costo del lavoro 3.670 2.300 5.970 5.970
    Ammortamento
    immobilizzazioni
    immateriali
    150 100 250 70 (2) 320
    Ammortamento
    immobilizzazioni
    materiali
    1.300 900 2.200 60 (3) 2.260
    Risultato operativo 2.400 2.220 4.620 130 4.490
    Oneri finanziari 750 180 930 930
    Risultato ante
    imposte
    1.650 2.040 3.690 130 3.560
    Imposte 625 700 1.325 16,74 (3) + 19,53 (2) 1.288,73
    Reddito netto di
    gruppo 20xy
    1.025 1.340 2.365 93,73 2.271,27
    Reddito netto di terzi 20xy 402 (4) 28,12 (5) 373,88
    Reddito netto
    capogruppo 20xy
    1.025 1.340 2.365 467,61 1.897,39
    Reddito netto
    capogruppo 20xy
    467,61 (6)

    1) Assestamento delle partecipazioni

    SP A Capitale sociale allo 01.01.20xy 5.500.000
    SP B.II.1 Fabbricati 200.000
    SP B.II.2 Impianti 300.000
    SP B.II.2 Macchinari 200.000
    SP B.I.3 Brevetti 350.000
    SP B.I.5 Avviamento 2.320.065
    SP B.2 Fondo imposte differite 292.950
    SP B.III.1.a Partecipazioni 6.700.000
    SP A Capitale sociale di terzi al 01.01.20xy 1.877.115

    2) Iscrizione dell’ammortamento sul maggior valore delle immobilizzazioni immateriali

    CE B.10 Ammortamento imm. immateriali 70.000
    SP B.2 Fondo imposte differite 19.530
    SP B.I.3 Brevetti 70.000
    CE 20) Imposte 19.530

    3) Iscrizione dell’ammortamento sul maggior valore delle immobilizzazioni materiali

    CE B.10 Ammortamento imm. immateriali 60.000
    SP B.2 Fondo imposte differite 16.740
    SP B.II.1 Fabbricati 10.000
    SP B.II.2 Impianti 30.000
    SP B.II.2 Macchinari 20.000
    CE 20) Imposte 16.740

    4) Imputazione alle minoranze del reddito di gruppo di loro pertinenza

    CE 21) Reddito di terzi 20xy 402.000
    SP A Utile d’esercizio di terzi 20xy 402.000

    5) Imputazione alle minoranze degli ammortamenti sui valori emersi dall’assestamento delle partecipazioni

    SP A Utile d’esercizio di terzi 20xy 28.120
    CE 21) Reddito di terzi 20xy 28.120

    6) Chiusura del bilancio consolidato

    SP A Utile d’esercizio 20xy 467.610
    CE 21) Reddito netto della capogruppo 20xy 467.610

    Seconda ipotesi

    Bilancio consolidato al 31/12/20xy (valori in migliaia di euro)
    Stato
    patrimoniale
    Alfa
    Spa
    Beta
    Spa
    Totale
    aggregato
    Rettifiche SP
    consolidato
    Dare Avere
    Attivo
    Avviamento 3.242,95 (1) 3.242,95
    Brevetti 1.200 750 1.950 350 (1) 70 (2) 2.230
    Fabbricati 3.000 2.900 5.900 200 (1) 10 (3) 6.090
    Impianti 3.500 3.700 7.200 300 (1) 30 (3) 7.470
    Macchinari 2.900 1.900 4.800 200 (1) 20 (3) 4.980
    Partecipazioni 6.700 0 6.700 6.700 (1) 0
    Rimanenze 850 400 1.250 1.250
    Crediti commerciali 1.100 600 1.700 1.700
    Cassa e Banca 1.000 100 1.100 1.100
    Totale attivo 20.250 10.350 30.600 4.292,95 6.830 28.062,95
    Passivo e patrimonio netto
    Capitale sociale
    all’1/1/20xy
    12.900 5.500 18.400 5.500 (1) 12.900
    Utile d’esercizio 20xy 1.025 1.340 2.365 467,61 (6) 1.897,39
    Capitale sociale di
    terzi all’1/1/20xy
    2.800 (1) 2.800
    Utile d’esercizio di
    terzi 20xy
    28,12 (5) 402 (4) 373,88
    Totale patrimonio
    netto di gruppo
    13.925 6.840 20.765 5.995,73 3.202 17.971,27
    Debiti VS Banche 4.200 2.160 6.360 6.360
    Debiti VS fornitori 1.250 800 2.050 2.050
    Debiti tributari 875 550 1.425 1.425
    Fondo imposte
    differite
    16,74 (3) + 19,53 (2) 292,95 (1) 256,68
    Totale passivo e
    patrimonio netto
    20.250 10.350 30.600 6.032 3.494,95 28.062,95
    Totale rettifiche 10.324,95 10.324,95

    Bilancio consolidato al 31/12/20xy (valori in migliaia di euro)
    Conto
    economico
    Alfa Spa Beta Spa Totale
    aggregato
    Rettifiche CE
    consolidato
    Dare Avere
    Ricavi da vendite 14.670 10.540 25.210 25.210
    Costi per acquisti 7.150 5.020 12.170 12.170
    Costo del lavoro 3.670 2.300 5.970 5.970
    Ammortamento
    immobilizzazioni
    immateriali
    150 100 250 70 (2) 320
    Ammortamento
    immobilizzazioni
    materiali
    1.300 900 2.200 60 (3) 2.260
    Risultato operativo 2.400 2.220 4.620 130 4.490
    Oneri finanziari 750 180 930 930
    Risultato ante
    imposte
    1.650 2.040 3.690 130 3.560
    Imposte 625 700 1.325   16,74 (3) + 19,53 (2) 1.288,73
    Reddito netto di
    gruppo 20xy
    1.025 1.340 2.365 93,73 2.271,27
    Reddito netto di terzi 20xy 402 (4) 28,12 (5) 373,88
    Reddito netto
    capogruppo 20xy
    1.025 1.340 2.365 467,61 1.897,39
    Reddito netto
    capogruppo 20xy
    467,61 (6)

    1) Assestamento delle partecipazioni

    SP A Capitale sociale allo 01.01.20xy 5.500.000
    SP B.II.1 Fabbricati 200.000
    SP B.II.2 Impianti 300.000
    SP B.II.2 Macchinari 200.000
    SP B.I.3 Brevetti 350.000
    SP B.I.5 Avviamento 3.242.950
    SP B.2 Fondo imposte differite 292.950
    SP B.III.1.a Partecipazioni 6.700.000
    SP A Capitale sociale di terzi allo 01.01.20xy 2.800.000

    2) Iscrizione dell’ammortamento sul maggior valore attribuito alle immobilizzazioni immateriali

    CE B.10 Ammortamento imm. immateriali 70.000
    SP B.2 Fondo imposte differite 19.530
    SP B.I.3 Brevetti 70.000
    CE 20) Imposte 19.530

    3) Iscrizione dell’ammortamento sul maggior valore attribuito alle immobilizzazioni materiali

    CE B.10 Ammortamento imm. materiali 60.000
    SP B.2 Fondo imposte differite 16.740
    SP B.II.1 Fabbricati 10.000
    SP B.II.2 Impianti 30.000
    SP B.II.2 Macchinari 20.000
    CE 20) Imposte 16.740

    4) Imputazione alle minoranze del reddito di gruppo di loro pertinenza

    CE 21) Reddito di terzi 20xy 402.000
    SP A Utile d’esercizio di terzi 20xy 402.000

    5) Imputazione alle minoranze degli ammortamenti sui valori emersi dall’assestamento delle partecipazioni

    SP A Utile d’esercizio di terzi 20xy 28.120
    CE 21) Reddito di terzi 20xy 28.120

    6) Chiusura del bilancio consolidato

    SP A Utile d’esercizio 20xy 467.610
    CE 21) Reddito netto della capogruppo 20xy 467.610

    Nell’esempio sono state sviluppate due ipotesi di applicazione dell’IFRS 3.

    Nello svolgimento dell’operazione, prima ipotesi, non è stato possibile determinare il fair value della partecipazione di minoranza di Beta Spa con la conseguente sua valutazione in proporzione al fair value del patrimonio netto della controllata.

    La determinazione della differenza di consolidamento avviene attraverso la seguente formula: 6.700.000 - 70% x [5.500.000 + 1.050.000 x (1 - 0.279)] = 2.320.065. Occorre poi determinare la fiscalità differita sulla rivalutazione delle immobilizzazioni (1.050.000 x 27,9% = 292.950) e il patrimonio netto di gruppo di pertinenza delle minoranze attraverso questa formula: 30% x [5.500.000 + 1.050.000 x (1 - 0.279)]. Rispetto alla normativa nazionale, le minoranze sono espresse a valori correnti; se si fosse applicato l’OIC 17 infatti, il patrimonio netto di gruppo di pertinenza delle minoranze sarebbe stato: (5.500.000 x 30%) = 1.650.000.

    La redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre comporta anche la presentazione del Conto economico consolidato in cui occorre considerare anche l’ammortamento calcolato sulla rivalutazione delle immobilizzazioni. Nell’esempio, vista la vita utile, emerge un maggiore ammortamento dei brevetti di euro 70.000 (350.000/5) e delle immobilizzazioni materiali di euro 60.000 (200.000/20; 300.000/10; 200.000/10) per cui occorre anche stornare la fiscalità differita (70.000 x 27,9% = 19.530; 60.000 x 27,9% = 16.740) rilevata in sede di assestamento delle partecipazioni.

    Applicandosi l’IFRS 3, le minoranze sono espresse a valori correnti. Questo necessita di imputare quota parte dei maggiori ammortamenti anche a loro, al netto tuttavia dell’effetto fiscale differito attraverso la seguente formula: 30% x [70.000 x (1 - 0,279)] + 30% x [60.000 x (1 - 0,279)].

    Infine, si determina la quota di pertinenza delle minoranze dell’utile di Beta Spa: (1.340.000 x 30%) = 402.000, e si iscrive a Stato patrimoniale il saldo rilevato a Conto economico delle rettifiche di consolidamento.

    Nella seconda ipotesi si è invece prevista la stima del fair value della partecipazione di minoranza di Beta Spa. In tale caso, la determinazione della differenza di consolidamento avviene attraverso la seguente formula: (6.700.000 + 2.800.000) - [5.500.000 + 1.050.000 x (1 - 0,279)] = 3.242.950. Il valore emerso misura l’avviamento complessivo che si differenzia rispetto a quello determinato nel primo esempio (euro 2.320.070) poiché espressivo solo dell’avviamento pagato dalla capogruppo per acquisire il 70% di Beta Spa.

    CASO 7 - Differenza negativa di consolidamento

    In data 01/01/20xy, Alfa Spa acquista il 90% di Beta Spa. L’acquisto è avvenuto ad un prezzo di euro 2.600.000 a causa del valore delle immobilizzazioni materiali (vita utile 10 anni) da svalutare per euro 100.000, nonché a causa della previsione negativa circa l’andamento futuro dell’attività di Beta Spa. La differenza emersa dopo la svalutazione viene imputata a Conto economico come plusvalenza poiché sussiste anche dopo la rideterminazione di tutti i valori patrimoniali di Beta Spa. Con l’utilizzo del foglio di lavoro, si redige il bilancio consolidato applicando i Principi contabili internazionali.

    Bilancio consolidato al 31/12/20xy (valori in migliaia di euro)
    Stato
    patrimoniale
    Alfa
    Spa
    Beta
    Spa
    Totale
    aggregato
    Rettifiche SP
    consolidato
    Dare Avere
    Attivo
    Immobilizzazioni
    immateriali
    3.500 3.700 7.200 7.200
    Immobilizzazioni
    materiali
    2.900 1.900 4.800 10 (2) 100 (1) 4.710
    Partecipazioni 2.600 0 2.600 2.600 (1) 0
    Rimanenze 850 400 1.250 1.250
    Crediti commerciali 1.100 600 1.700 1.700
    Cassa e Banca 1.000 100 1.100 1.100
    Totale attivo 11.950 6.700 18.650 10 2.700 15.960
    Passivo e patrimonio netto
    Capitale sociale all’1/1/20xy 6.900 4.500 11.400 4.500 (1) 6.900
    Utile d’esercizio 20xy 1.025 40 1.065 1.365 (4) 2.430
    Capitale sociale di
    terzi all’1/1/20xy
    440 (1) 440
    Utile d’esercizio di
    terzi 20xy
    4 (3) +1 (2) 5
    Totale patrimonio
    netto di gruppo
    7.925 4.540 12.465 4.500 1.810 9.775
    Debiti VS Banche 2.000 1.000 3.000 3.000
    Debiti VS fornitori 1.000 800 1.800 1.800
    Debiti tributari 1.025 360 1.385 1.385
    Totale passivo e
    patrimonio netto
    11.950 6.700 18.650 4.500 1.810 15.960
    Totale rettifiche 4.510 4.510

    Bilancio consolidato al 31/12/20xy (valori in migliaia di euro)
    Conto
    economico
    Alfa
    Spa
    Beta
    Spa
    Totale
    aggregato
    Rettifiche CE
    consolidato
    Dare Avere
    Ricavi da vendite 14.670 9.240 23.910 23.910
    Plusvalenza 1.360 (1) 1.360
    Costi per acquisti 7.150 5.020 12.170 12.170
    Costo del lavoro 3.670 2.300 5.970 5.970
    Ammortamento
    immobilizzazioni
    immateriali
    150 100 250 250
    Ammortamento
    immobilizzazioni
    materiali
    1.300 900 2.200 10 (2) 2.190
    Risultato operativo 2.400 920 3.320 1.370 4.690
    Oneri finanziari 750 180 930 930
    Risultato ante
    imposte
    1.650 740 2.390 1.370 3.760
    Imposte 625 700 1.325 1.325
    Reddito netto di
    gruppo 20xy
    1.025 40 1.065 1.370 2.435
    Reddito netto di terzi 20xy 4 (3) +1 (2) 5
    Reddito netto
    capogruppo 20xy
    1.025 40 1.065 1.365 2.430
    Reddito netto
    capogruppo 20xy
    1.365 (4)

    1) Assestamento delle partecipazioni

    SP A Capitale sociale allo 01.01.20xy 4.500.000
    CE A.5 Plusvalenza 1.360.000
    SP B.II Immobilizzazioni materiali 100.000
    SP B.III.1.a Partecipazioni 2.600.000
    SP A Capitale sociale di terzi
    allo 01.01.20xy
    440.000

    2) Ammortamento sul maggior valore delle immobilizzazioni materiali ed imputazione quota parte alle minoranze

    SP B.II Immobilizzazioni materiali 10.000
    SP A Reddito netto di terzi 20xy 1.000
    SP A Utile d’esercizio di terzi 20xy   1.000
    CE B.10 Ammortamento 10.000

    3) Imputazione alle minoranze del reddito netto di gruppo di loro pertinenza

    CE 21) Reddito di terzi 20xy 4.000
    SP A Utile d’esercizio di terzi 20xy 4.000

    4) Chiusura del bilancio consolidato

    SP A Utile d’esercizio 20xy 1.365.000
    CE 21) Reddito netto della capogruppo 20xy 1.365.000

    Dal confronto tra il prezzo pagato e il patrimonio netto al fair value di Beta Spa emerge una differenza negativa. Applicando l’IFRS 3 occorre rideterminare il valore degli elementi patrimoniali dell’impresa partecipata al fine di determinarne l’eventuale svalutazione. Da tale operazione viene confermata la svalutazione delle immobilizzazioni materiali per euro 100.00 ed il valore contabile di tutti gli altri asset. Tale operazione conferma la differenza negativa calcolata con la seguente formula: 2.600.000 - 90% x (4.500.000 - 100.000) = - 1.360.000. Non si considera l’effetto fiscale differito sulla svalutazione dell’attivo in quanto non deducibile a norma del D.P.R. n. 917/1986.

    Con la prima scrittura si opera l’assestamento della partecipazione, iscrivendo la plusvalenza per la differenza negativa ed il patrimonio netto di gruppo di pertinenza delle minoranze per euro 440.000, calcolato tendo conto della svalutazione: 10% x (4.500.000 - 100.000).

    Con la seconda scrittura si storna la quota di ammortamento calcolata sulla svalutazione operata sulle immobilizzazioni materiali (vita utile 10 anni): (100.000/10) = 10.000; si applica l’IFRS 3 con la conseguente imputazione dello storno dell’ammortamento anche pro-quota alle minoranze di Beta Spa: (10.000 x 10%) = 1.000. Anche il minor ammortamento non produce effetti fiscali poiché generato dalla suddetta svalutazione.

    La terza scrittura imputa alle minoranze la quota di pertinenza del risultato di Beta Spa (40.000 x 10% = 4.000) e la quarta scrittura rileva il giroconto a Stato patrimoniale del saldo finale delle rettifiche operate nel Conto economico.

    25.6. Partite infragruppo

    25.6.Partite infragruppo

    Le operazioni infragruppo sono trasferimenti di beni strumentali, merci, servizi e risorse finanziarie che avvengono tra le imprese che compongono un gruppo. Tali operazioni costituiscono il mezzo attraverso il quale il soggetto economico indirizza e coordina le unità del gruppo.

    I trasferimenti infragruppo sono operazioni del tutto assimilabili a quelle che si realizzano con soggetti giuridici esterni al gruppo, ma la loro natura ed entità assume primaria importanza quando occorre redigere il bilancio consolidato, poiché rappresentano operazioni di interna gestione se osservate nell’ottica di gruppo.

    Le operazioni infragruppo trovano corretta rappresentazione nel bilancio d’esercizio delle imprese del gruppo interessate dallo scambio ma devono essere eliminate nella redazione del bilancio consolidato. Tale documento infatti rappresenta il bilancio di funzionamento dell’“azienda gruppo” e come tale deve sintetizzare tutte le operazioni compiute dal gruppo con soggetti giuridici ad esso esterni.

    Occorre precisare che quando si parla di redditi infragruppo non realizzati si fa riferimento ai margini o alle perdite che sono emerse da operazioni infragruppo che non hanno ancora originato scambi con terze economie; ad esempio la cessione di merci tra imprese del gruppo attiva l’eliminazione dei redditi infragruppo se non ha dato luogo ad un successivo scambio con soggetti esterni al gruppo, poiché se ciò fosse avvenuto allora il reddito sarebbe realizzato sia per la singola impresa che per il gruppo.

    25.6.1. Normativa nazionale

    25.6.1.Normativa nazionale

    La normativa in tema di consolidamento impone di eliminare (art. 31, c. 2, D.Lgs. n. 127/1991):

    • i crediti ed i debiti reciproci esistenti tra le imprese incluse nell’area di consolidamento;

    • i proventi e gli oneri relativi ad operazioni effettuate fra le imprese medesime;

    • gli utili e le perdite che emergono dalle operazioni effettuate tra le consociate e relativi a valori compresi nel patrimonio, diversi dai lavori in corso su ordinazione di terzi.

    Viene precisato inoltre che tali valori possono non essere elisi se i relativi importi sono irrilevanti e, in relazione ai margini infragruppo non realizzati (punto c), anche se originati da operazioni correnti per l’impresa, concluse a normali condizioni di mercato e qualora la loro eliminazione comporti costi sproporzionati.

    Ogni qual volta il redattore del bilancio si avvale della facoltà di non elidere i valori che emergono dai trasferimenti infragruppo, nella Nota integrativa devono essere indicate le motivazioni della mancata eliminazione.

    In merito ai valori reciproci (punti a e b) è prevista l’eliminazione complessiva anche in presenza di minoranze e l’irrilevanza deve essere misurata rispetto all’entità complessiva degli elementi della stessa natura (OIC 17, parr. 62-65).

    Anche i margini infragruppo non realizzati devono essere eliminati integralmente indipendentemente dal fatto che siano conseguiti dalla capogruppo o da una controllata. In particolare, l’eliminazione dei redditi infragruppo non realizzati:

    • deve incidere solo sul patrimonio netto e sul reddito netto di gruppo di pertinenza della controllante, qualora siano conseguiti dalla capogruppo;

    • deve incidere sia sulle sintesi di pertinenza della capogruppo che su quelle delle minoranze della controllata, in proporzione alle rispettive quote di interessenza, se sono stati conseguiti da una controllata (OIC 17, parr. 66-79).

    La gestione dei redditi infragruppo fa emergere la necessità di rilevare gli effetti fiscali differiti/anticipati relativi all’eliminazione (OIC 17, par. 69). La mancata eliminazione per irrilevanza deve essere valutata con riferimento alla sua incidenza sulla rappresentazione chiara, veritiera e corretta del bilancio (OIC 17, par. 64).

    Gli utili relativi a lavori in corso appaltati da soggetti esterni al gruppo, emersi dall’applicazione del metodo della percentuale di completamento non devono essere eliminati poiché espressivi degli utili realizzati in proporzione allo stato di avanzamento dei lavori. Tale principio deve essere applicato sia nel caso in cui il lavoro sia appaltato ad una sola impresa del gruppo che a più consociate, nonché qualora sia subappaltato all’interno del gruppo.

    Nel rispetto del principio di prudenza (art. 2423-bis c.c.), per effetto dell’eliminazione delle perdite infragruppo, il valore delle attività non può essere aumentato oltre il limite del valore netto di realizzo o del valore d’uso (OIC 17, par. 70). In presenza di perdite interne sarà necessario valutare se tale minor valore:

    • sia il risultato di politiche di gruppo rette dal soggetto economico, con la conseguente necessità di eliminare il margine interno poiché non realizzato e neppure presunto;

    • sia l’effettivo minor valore dell’oggetto dello scambio che, anche se quest’ultimo non fosse avvenuto, avrebbe comunque comportato, in sede di redazione del bilancio d’esercizio, una riduzione di valore del bene in applicazione del principio di prudenza. In sede di consolidamento, tale circostanza impone di non eliminare le perdite interne in quanto, tale elisione, si tradurrebbe in una sorta di rivalutazione non giustificata economicamente (ossia dell’iscrizione di una perdita latente);

    • sia il risultato dell’unione delle due situazioni precedentemente descritte, con la conseguente necessaria combinazione dei due trattamenti contabili sopra sintetizzati.

    25.6.2. Principi contabili internazionali

    25.6.2.Principi contabili internazionali

    In merito ai valori emersi dalle operazioni infragruppo, si impone l’integrale eliminazione senza prevedere deroghe (IFRS 10, par. B86). Tuttavia, il principio non specifica se ed in che modo l’eliminazione debba incidere sui valori delle minoranze.

    Nonostante tale carenza, si ritiene che, coerentemente all’approccio seguito dall’IFRS 10 in relazione alla procedura di consolidamento, l’eliminazione debba incidere sia sui valori di pertinenza della capogruppo che su quelli delle minoranze.

    Inoltre, non devono essere eliminate le perdite infragruppo se indicano una riduzione di valore, ma deve essere rilevata la fiscalità differita conseguente alle differenze temporanee che emergono dalle rettifiche inerenti i margini infragruppo non realizzati.

    L’irrilevanza rappresenta un principio generale anche nell’ambito dei Principi contabili internazionali; si ritiene pertanto che le partite infragruppo irrilevanti possano non essere elise anche nei bilanci consolidati redatti applicando gli IAS/IFRS.

    CASO 8 - Cessione infragruppo di merci

    In data 01/01/20xy, Alfa Spa acquista il 70% del capitale netto di Beta Spa al prezzo di euro 250.000. Il maggior prezzo pagato per l’acquisto della partecipazione si giustifica a titolo di avviamento. L’utilizzo di appropriate tecniche di valutazione ha permesso, alla data di acquisizione, di stimare il valore della partecipazione di minoranza di Beta Spa in euro 90.000. Si ipotizzi che durante il periodo amministrativo Beta Spa abbia venduto merci ad Alfa Spa per euro 80.000, di cui euro 20.000 ancora da riscuotere, e che nel magazzino della controllante sono incorporati redditi infragruppo non realizzati per euro 30.000. Utilizzando il foglio di lavoro, si redige il bilancio consolidato al 31/12/20xy, adottando la disciplina internazionale e ipotizzando un carico fiscale con un’aliquota media del 27,9%.

    Bilancio Consolidato al 31/12/20xy (valori in migliaia di euro)
    Stato
    patrimoniale
    Alfa
    Spa
    Beta
    Spa
    Totale
    aggregato
    Rettifiche Bilancio
    consolidato
    Dare Avere
    Attivo
    Altre
    Immobilizzazioni
    410 400 810 810
    Avviamento 40 (1) 40
    Partecipazioni 250 0 250 250 (1) 0
    Attività correnti 240 230 470 8,37 (3) 30 (3) + 20 (2) 428,37
    Totale attivo 900 630 1.530 48,37 300 1.278,37
    Passivo e patrimonio netto
    Capitale sociale all’1/1/20xy 400 300 700 300 (1) 400
    Utile d’esercizio 20xy 80 15 95 19,64 (6) 75,36
    Capitale sociale di
    terzi all’1/1/20xy
    90 90
    Utile d’esercizio di
    terzi 20xy
    6,49 (4) 4,5 (5) (1,99)
    Totale patrimonio
    netto gruppo
    480 315 795 326,13 94,5 563,37
    Passività non
    correnti
    220 250 470 470
    Passività correnti 200 65 265 20 (2) 245
    Totale passivo e
    patrimonio netto
    900 630 1.530 346,13 94,5 1.278,37
    Totale rettifiche 394,5 394,5

    Bilancio Consolidato al 31/12/20xy (valori in migliaia di euro)
    Conto
    economico
    Alfa
    Spa
    Beta
    Spa
    Totale
    aggregato
    Rettifiche Bilancio
    consolidato
    Dare Avere
    Ricavi da vendite a terzi 700 917 1.617 1.617
    Ricavi da vendite alla controllante 0 80 80 80 (2) 0
    Acquisti da terzi 310 780 1.090 1.090
    Acquisti dalla
    controllata
    80 0 80 80 (2) 0
    Variazione
    rimanenze
    100 100 200 30 (3) 230
    Ammortamento di
    immobilizzazioni
    materiali
    80 75 155 155
    Risultato operativo 130 42 172 30 142
    Oneri finanziari 20 20 40 40
    Risultato ante imposte 110 22 132 30 102
    Imposte 30 7 37 8,37 (3) 28,63
    Reddito netto di
    gruppo 20xy
    80 15 95 21,63 73,37
    Reddito netto di terzi 20xy 4,5 (5) 6,49 (4) (1,99)
    Reddito netto
    capogruppo 20xy
    80 15 95 19,64   75,36
    Reddito netto
    capogruppo 20xy
    19,64 (6)

    1) Assestamento delle partecipazioni

    SP A Capitale sociale allo 01.01.20xy 300.000
    SP B.I.5 Avviamento 40.000
    SP B.III.1.a Partecipazioni 250.000
    SP A Capitale sociale di terzi allo 01.01.20xy 90.000

    2) Eliminazione delle poste reciproche

    SP D Passività correnti 20.000
    CE A.1 Ricavi da vendite alla controllante 80.000
    CE B.6 Acquisti da controllate 80.000
    SP C.II Attività correnti 20.000

    3) Eliminazione dei margini infragruppo

    CE B.11 Variazione delle rimanenze 30.000
    SP C.II Attività correnti 8.370
    SP C.II Attività correnti 30.000
    CE 20) Imposte 8.370

    4) Imputazione alle minoranze dell’utile di gruppo di loro pertinenza

    CE 21) Reddito di terzi 20xy 4.500
    SP A Utile d’esercizio di terzi 20xy 4.500

    5) Imputazione alle minoranze della rettifica del margine infragruppo

    SP A Utile d’esercizio di terzi 20xy 6.490
    CE 21) Reddito di terzi 20xy 6.490

    6) Chiusura del bilancio consolidato

    SP A Utile d’esercizio 20xy 19.640
    CE 21) Reddito netto della capogruppo 20xy 19.640

    Durante il periodo amministrativo, la controllata vende merci ad Alfa Spa realizzando un margine di euro 30.000 da stornare durante la procedura di consolidamento, imputando la quota di pertinenza alle minoranze. La rettifica fa inoltre emergere imposte anticipate in proporzione all’aliquota fiscale considerata, l’eliminazione dei margini infragruppo incide anche sulle minoranze di quest’ultima. Occorre inoltre rettificare le partite reciproche rappresentate da debiti, crediti, ricavi e costi infragruppo.

    Nello specifico i valori a rettifica emergono dalle seguenti formule:

    • (30.000 x 27,9%) = 8.370 imposte anticipate sull’eliminazione dei margini infragruppo;

    • (30.000 x 30%) = 9.000 rettifica delle minoranze al lordo dell’effetto fiscale differito;

    • (9.000 x 27,9%) = 2.511 effetto fiscale differito sul margine di pertinenza delle minoranze;

    • (9.000 - 2.511) = 6.489 rettifica delle minoranze al netto dell’effetto fiscale differito.

    Se fosse stata adottata la normativa nazionale si sarebbe dovuto rilevare solo l’avviamento di pertinenza della capogruppo e l’ammortamento dello stesso.

    CASO 9 - Cessione infragruppo di immobilizzazioni

    In data 01/01/20xy, Alfa Spa acquista l’80% (euro 325.000) del capitale netto di Beta Spa La differenza tra il prezzo pagato la quota di capitale netto acquisito è imputabile, in parte, alla rivalutazione dell’attivo immobilizzato (valore contabile 500.000, fair value 550.000; vita utile 10 anni) e per la parte residuale, ad avviamento (vita utile stimata 5 anni). Si ipotizzi inoltre che:

    • il magazzino di Beta Spa, valutato con il metodo del costo medio ponderato, è adeguato alla valutazione di gruppo (metodo FIFO) con una rivalutazione di euro 20.000;

    • durante il periodo amministrativo la Beta Spa ha venduto merci alla capogruppo per euro 100.000, di cui 50.000 ancora da riscuotere con redditi infragruppo non realizzati per euro 40.000;

    • Beta Spa ha venduto un impianto ad Alfa Spa al prezzo di euro 95.000 realizzando una plusvalenza di euro 35.000 (costo storico euro 100.000 meno fondo ammortamento euro 40.000). La controllata ammortizzava l’impianto al 10% mentre la controllante lo ammortizza al 15%.

    Utilizzando il foglio di lavoro, si redige il bilancio consolidato al 31/12/20xy, adottando la disciplina nazionale ed ipotizzando un carico fiscale con un’aliquota media pari al 27,9%.

    Bilancio consolidato al 31/12/20xy (valori in migliaia di euro)
    Stato
    patrimoniale
    Alfa
    Spa
    Beta
    Spa
    Totale
    aggregato
    Rettifiche Bilancio
    consolidato
    Dare Avere
    Attivo
    Avviamento 56,16 (1) 11,23 (2) 44,93
    Altre
    Immobilizzazioni
    700 650 1.350 40 (1) + 4,25 (6) 4 (2) + 35 (6) 1.355,25
    Partecipazioni 325 0 325 325 (1) 0
    Attività correnti 450 290 740 20 (3) + 11,16 (5)
    + 9,77 (6)
    50 (4) + 40 (5)
    + 1,19 (6)
    689,74
    Totale attivo 1.475 940 2.415 141,34 466,42 2.089,92
    Passivo e patrimonio netto
    Capitale sociale
    all’1/1/20xy
    550 300 850 300 (1) 550
    Utile d’esercizio 20xy 40 20 60 47,38 (8) 12,62
    Capitale sociale di
    terzi all’1/1/20xy
    60 (1) 60
    Utile d’esercizio di
    terzi 20xy
    5,77 (5) + 4,43 (6) 2,88 (3) + 4 (7) -3,32
    Totale patrimonio
    netto di gruppo
    590 320 910 357,58 66,88 619,30
    Debiti a medio/lungo termine 700 400 1.100 1.100
    Fondo per imposte differite 1,12 (2) 11,16 (1) + 5,58 (3) 15,62
    Passività correnti 185 220 405 50 (4) 355
    Totale passivo e
    patrimonio netto
    1.475 940 2.415 408,70 83,62 2.089,92
    Totale rettifiche 550,04 550,04

    Bilancio consolidato al 31/12/20xy (valori in migliaia di euro)
    Conto
    economico
    Alfa
    Spa
    Beta
    Spa
    Totale
    aggregato
    Rettifiche Bilancio
    consolidato
    Dare Avere
    Ricavi da vendite a terzi 732 762 1.494 1.494
    Ricavi da vendite alla controllante 0 100 100 100 (4) 0
    Plusvalenza 0 35 35 35 (6) 0
    Acquisti da terzi 350 650 1.000 1.000
    Acquisti dalla
    controllata
    100 0 100 100 (4) 0
    Variazione
    rimanenze
    100 100 200 40 (5) 20 (3) 220
    Ammortamento di
    immobilizzazioni
    100 100 200 11,23 (2) + 4 (2) 4,25 (6) 210,98
    Risultato operativo 82 47 129 65,98 63,02
    Oneri finanziari 30 22 52 52
    Risultato ante
    imposte
    52 25 77 65,98 11,02
    Imposte 12 5 17 5,58 (3) + 1,19 (6) 1,12 (2) + 11,16 (5) + 9,77 (6) 1,72
    Reddito netto di
    gruppo 20xy
    40 20 60 50,70 9,30
    Reddito netto di terzi 20xy 2,88 (3) + 4 (7) 5,77 (5) + 4,43 (6) -3,32
    Reddito netto
    capogruppo 20xy
    40 20 60 47,38 12,62
    Reddito netto
    capogruppo 20xy
    47,38 (8)

    1) Assestamento delle partecipazioni

    SP A Capitale sociale allo 01.01.20xy 300.000
    SP B.I.5 Avviamento 56.160
    SP B.II Altre immobilizzazioni 40.000
    SP B.III.1.a Partecipazioni 325.000
    SP B.2 Fondo imposte differite 11.160
    SP A Capitale sociale di terzi allo 01.01.20xy 60.000

    2) Ammortamento su immobilizzazioni e avviamento da assestamento partecipazioni

    CE B.10 Ammortamento immobilizzazioni 15.230
    SP B.2 Fondo imposte differite 1.120
    SP B.II Altre immobilizzazioni 11.230
    SP B.I.5 Avviamento 4.000
    CE 20) Imposte 1.120

    3) Per omogeneizzare il criterio di valutazione del magazzino ed imputazione del relativo effetto alle minoranze

    SP C.I Attività correnti 20.000
    CE 21) Reddito netto di terzi 20xy 2.880
    CE 20) Imposte 5.580
    SP A Utile d’esercizio di terzi 20xy 2.880
    SP B.2 Fondo imposte differite 5.580
    CE B.11 Variazione delle rimanenze 20.000

    4) Eliminazione dei valori reciproci

    SP D Passività correnti 50.000
    CE A.1 Ricavi da vendite alla controllante 100.000
    CE B.6 Acquisti da controllate 100.000
    SP C.II Attività correnti 50.000

    5) Per eliminare i margini infragruppo non realizzati ed imputazione alle minoranze del relativo effetto

    CE B.11 Variazione delle rimanenze 40.000
    SP A Utile d’esercizio di terzi 20xy 5.770
    SP C.II Attività correnti 11.160
    CE 21) Reddito netto di terzi 20xy 5.770
    SP C.II Attività correnti 40.000
    CE 20) Imposte 11.160

    6) Per eliminare la cessione dell’immobilizzazione

    CE A.5 Plusvalenza 35.000
    SP B.II Altre immobilizzazioni 4.250
    SP C.II Attività correnti 9.770
    CE 20) Imposte 1.190
    SP A Utile d’esercizio di terzi 20xy 4.430
    SP B.II Altre immobilizzazioni 35.000
    CE 20) Imposte 9.770
    CE B.10 Ammortamento immobilizzazioni 4.250
    SP C.II Attività correnti 1.190
    CE 21) Reddito netto di terzi 20xy 4.430

    7) Imputazione alle minoranze dell’utile di gruppo di loro pertinenza

    CE 21) Reddito di terzi 20xy 4.000
    SP A Utile d’esercizio di terzi 20xy 4.000

    8) Chiusura del bilancio consolidato

    SP A Utile d’esercizio 20xy 30.080
    CE 21) Reddito netto della capogruppo 20xy 30.080

    Applicando la normativa nazionale, la determinazione della differenza di consolidamento avviene solo con riferimento alla capogruppo:

    • 325.000 - 80% [300.000 + 50.000 x (1 - 0,279)] = 56.160 avviamento;

    • (50.000 x 80%) = 40.000 rivalutazione immobilizzazioni di pertinenza della capogruppo;

    • (40.000 x 27,9%) = 11.160 fondo imposte differite sulla rivalutazione delle immobilizzazioni;

    • (300.000 x 20%) = 60.000 patrimonio netto di gruppo di pertinenza delle minoranze che, applicandosi la normativa nazionale, è a valori contabili.

    Occorre determinare l’ammortamento sui valori emersi dal calcolo delle differenze di consolidamento:

    • (40.000 / 10) = 4.000 ammortamento sulla rivalutazione delle immobilizzazioni;

    • (4.000 x 27,9%) = 1.116 storno fondo imposte differite;

    • (56.160 / 5) = 11.232 ammortamento dell’avviamento.

    Al fine di omogeneizzare il sistema dei valori di gruppo è stato necessario adeguare il criterio di valutazione del magazzino di Beta Spa al FIFO utilizzato dalla capogruppo. Tale rettifica produce effetti anche sulle minoranze:

    • (20.000 x 27,9%) = 5.580 imposte differite sulla rivalutazione del magazzino;

    • (20.000 - 5.580) x 20% = 2.884 effetto della rettifica sulle minoranze di Beta Spa.

    La vendita di merci dalla controllante alla capogruppo ha generato un margine di euro 40.000 che deve essere stornato, imputandone gli effetti sulle minoranze:

    • (40.000 x 27,9%) = 11.160 imposte anticipate sullo storno del margine infragruppo non realizzato;

    • (40.000 - 11.160) x 20% = 5.768 reddito infragruppo non realizzato di pertinenza delle minoranze di Beta Spa.

    La cessione dell’immobilizzazione ha comportato la rilevazione di una plusvalenza e di una quota di ammortamento differente rispetto a quella originaria. Lo storno dell’operazione produce effetti anche sulle minoranze:

    • (35.000 x 27,9%) = 9.765 imposte anticipate sullo storno della plusvalenza;

    • (95.000 x 15%) - (100.000 x 10%) = 4.250 maggior ammortamento derivante dalla cessione dell’immobilizzazione;

    • (4.250 x 27,9%) = 1.185,75 storno imposte anticipate sulla plusvalenza;

    • [(35.000 - 4.250) x (1 - 0,279)] x 20% = 4.434,15 impatto sulle minoranze di Beta Spa della rettifica della cessione dell’immobilizzazione.

    25.7. Valutazione delle altre partecipazioni

    25.7.Valutazione delle altre partecipazioni

    Se la capogruppo possiede partecipazioni non consolidate occorre individuare il criterio di valutazione da adottare. La scelta dipende dalla tipologia di partecipazione da iscrivere e dalla normativa di riferimento del bilancio consolidato.

    Per le partecipazioni che garantiscono un’influenza notevole (il collegamento a norma dell’art. 2359, c. 3, c.c.) si richiede l’iscrizione attraverso il metodo del patrimonio netto con imputazione a Conto economico della variazione, sia positiva che negativa, del valore di inizio esercizio della partecipazione, senza alcun obbligo di accantonamento a riserva della quota di rivalutazione che eccede l’eventuale perdita della capogruppo (art. 36, D.Lgs. n. 127/1991, IAS 28).

    La dottrina economico aziendale definisce il metodo del patrimonio netto un consolidamento sintetico poiché i valori di reddito e patrimonio netto che ne emergono sono prossimi a quelli che si sarebbero determinati attraverso la procedura di consolidamento (6.4.).

    Per le partecipazioni che garantiscono il controllo congiunto, le fonti giuridiche e professionali nazionali (art. 37, D.Lgs. n. 127/1991; OIC 17, parr. 114-119) consentono l’utilizzo alternativo di due differenti criteri di valutazione; si tratta del metodo del patrimonio netto e del metodo di consolidamento proporzionale. I Principi contabili internazionali, invece, consentono l’impiego del solo metodo del patrimonio netto (OIC 28).

    Le altre partecipazioni, ossia quelle che non garantiscono né l’influenza dominante né quella notevole, applicando la normativa nazionale devono essere valutate al costo storico, eventualmente svalutato se sussistono perdite durevoli di valore, se iscritte tra le immobilizzazioni oppure al minore tra il costo iscritto in contabilità ed il valore presumibile di realizzo se rilevate nell’attivo circolante (OIC 20). Nel bilancio consolidato redatto applicando i Principi contabili internazionali, le partecipazioni non qualificate sono rilevate sulla base dell’IFRS 9.

    25.8. Partecipazioni acquisite in più fasi

    25.8.Partecipazioni acquisite in più fasi

    I casi trattati nei paragrafi precedenti si caratterizzano per prevedere l’acquisizione del controllo della società partecipata in un’unica soluzione. Nella realtà, invece, è più frequente l’acquisto di più quote partecipative nel tempo. In tale circostanza, il controllo emerge solo dopo l’acquisto di più quote partecipative; si parla pertanto di “partecipazioni acquisite in più fasi”.

    In questa situazione, pertanto, la necessità di redigere il bilancio consolidato deriva dal possesso di più quote partecipative che garantiscono la maggioranza assoluta o relativa.

    L’acquisizione del controllo realizzata in più fasi si differenzia rispetto all’acquisto in un’unica soluzione per la necessità di valutare, alla data di acquisto, la/le partecipazione/i acquisite in precedenza.

    Su tale problematica, la normativa nazionale (OIC 17) e quella internazionale (IFRS 3) adottano soluzioni differenti che incidono sulla determinazione dei valori di sintesi del bilancio consolidato.

    Secondo la normativa nazionale (OIC 17), la differenza di consolidamento deve essere determinata alla data in cui la partecipante ottiene il controllo. Per determinare tale valore è necessario confrontare il costo complessivo sostenuto per acquisire le partecipazioni (somma di tutti i costi sostenuti per acquistare le quote partecipative fino a quella che ha permesso di ottenere il controllo assoluto o relativo) con la corrispondente frazione di patrimonio netto espresso a valori correnti. In particolare, si applica la seguente formula:

    (Pc + Pnc) -{PNc + [(Acorr - Acont) - (Pcorr - Pcont)] x (1 - it%)} × Contr.%

    dove:

    Acont = attività della controllata al valore contabile alla data di acquisto del controllo

    Acorr = attività della controllata al valore corrente alla data di acquisto del controllo

    Pcorr = passività della controllata al valore corrente alla data di acquisto del controllo

    Pcont = passività della controllata al valore contabile alla data di acquisto del controllo

    Contr.% = percentuale di patrimonio netto di pertinenza della capogruppo

    it% = Aliquota fiscale

    PNc = patrimonio netto della controllata alla data di acquisto del controllo a valori contabili

    Pc = prezzo sostenuto dalla capogruppo per acquisire la partecipazione che permette il controllo

    Pnc = prezzo sostenuto per acquisire la partecipazione non di controllo

    Anche applicando i Principi contabili internazionali (paragrafi 32, 41 e 32, IFRS 3), l’avviamento da rilevare nel bilancio consolidato deve essere determinato solo al momento in cui la partecipante acquisisce il controllo della partecipata.

    Rispetto alla normativa nazionale, il Principio contabile internazionale impone però di ricalcolare il valore delle partecipazioni acquisite in precedenza al rispettivo fair value alla data di acquisto del controllo ed utilizzare tale valore, insieme al prezzo sostenuto per acquisire l’ultima frazione di patrimonio netto, per determinare la differenza di consolidamento.

    L’IFRS 3 precisa, inoltre, che la differenza esistente tra il valore rideterminato e quello in precedenza iscritto a bilancio rappresenta un utile o una perdita da rilevare a Conto economico. Applicando la teoria dell’entità, l’avviamento totale viene calcolato applicando la seguente formula:

    (Pc + tfv + pfv) - {PNc + [(Afv - Acont) - (Pfv - Pcont)] x (1 - it%)},

    applicando invece la teoria estesa della capogruppo, invece, l’avviamento viene calcolato applicando la seguente formula:

    (Pc + pfv) -{PNc + [(Afv - Acont) - (Pfv - Pcont)] x (1 - it%)} x Contr.%

    dove:

    Afv = attività della controllata valutate al fair value alla data di acquisto

    Pfv = passività della controllata valutate al fair value alla data di acquisto

    tfv = quota di interessenza delle minoranze valutata al fair value

    Pfv = passività della controllata valutate al fair value alla data di acquisto

    CASO 10 - Aggregazione realizzata in più fasi

    In data 01/01/20xy, la società Alfa acquista una partecipazione del 10% nella società Beta al prezzo di euro 1.100.000. A tale data, la situazione patrimoniale della società partecipata è la seguente (vita utile degli impianti e macchinari 10 anni).

    Valori in migliaia di euro Beta Spa
    Fair value Valore contabile
    Terreni e fabbricati 4.000 4.000
    Impianti e macchinari 6.500 7.500
    Attivo corrente 2.500 2.500
    Totale attivo 13.000 14.000
    Patrimonio netto 10.000 11.000
    Passivo non corrente 2.000 2.000
    Passivo corrente 1.000 1.000
    Totale passivo e patrimonio netto 13.000 14.000

    In data 01/05/20xy, la società Alfa acquista, versando euro 6.000.000, un ulteriore 50% del capitale della società Beta, ottenendone così il controllo. A tale data la situazione patrimoniale della società Beta è la seguente.

    Valori in migliaia di euro Beta Spa
    Fair value Valore contabile
    Terreni e fabbricati 4.000 4.000
    Impianti e macchinari 6.500 8.000
    Attivo corrente 2.500 2.500
    Totale attivo 13.000 14.500
    Patrimonio netto 10.000 11.500
    Passivo non corrente 2.000 2.000
    Passivo corrente 1.000 1.000
    Totale passivo e patrimonio netto 13.000 14.500

    Con l’utilizzo del foglio di lavoro e sulla base delle ulteriori informazioni fornite dai bilanci d’esercizio delle due società, di seguito si redige il bilancio consolidato del gruppo AB nelle due seguenti ipotesi (si consideri, nelle due ipotesi, un carico fiscale medio del 27,9%):

    • si adotti la disciplina nazionale;

    • si adotti la teoria dell’entità prevista dall’IFRS 3, considerando che l’utilizzo di appropriate tecniche di valutazione ha permesso, alla data di acquisizione, di stimare il valore della partecipazione di minoranza della società Beta in euro 4.700.000. Si supponga, inoltre, che l’impairment test sull’avviamento non abbia prodotto svalutazioni.

    Prima ipotesi - disciplina nazionale

    Bilancio consolidato al 31/12/20xy (valori in migliaia di euro)
    Stato
    patrimoniale
    Alfa
    Spa
    Beta
    Spa
    Totale
    aggregato
    Rettifiche Bilancio
    consolidato
    Dare Avere
    Attivo
    Avviamento 451,1 (1) 60,15 (2) 390,95
    Terreni e fabbricati 5.800 4.000 9.800 9.800
    Impianti e macchinari 7.200 6.500 13.700 900 (1) 60 (2) 14.540
    Partecipazioni 7.100 0 7.100 6.000 + 1.100 (1) 0
    Attività correnti 2.300 2.700 5.000 5.000
    Totale attivo 22.400 13.200 35.600 1.351,1 7.220,15 29.730,95
    Passivo e patrimonio netto
    Capitale sociale
    all’1/1/20xy
    13.000 10.000 23.000 10.000 (1) 13.000
    Utile d’esercizio 20xy 400 200 600 183,41 (4) 416,59
    Capitale sociale di
    terzi all’1/1/20xy
    4.000 (1) 4.000
    Utile d’esercizio di
    terzi 20xy
    80 (3) 80
    Totale patrimonio
    netto di gruppo
    13.400 10.200 23.600 10.183,41 4.080 17.496,59
    Passivo non corrente 6.500 2.000 8.500 8.500
    Fondo per imposte differite 16,74 (2) 251,1 (1) 234,36
    Passività correnti 2.500 1.000 3.500 3.500
    Totale passivo e
    patrimonio netto
    22.400 13.200 35.600 10.200,15 4.331,1 29.730,95
    Totale rettifiche 11.551,25 11.551,25

    Bilancio consolidato al 31/12/20xy (valori in migliaia di euro)
    Conto
    economico
    Alfa
    Spa
    Beta
    Spa
    Totale
    aggregato
    Rettifiche Bilancio
    consolidato
    Dare Avere
    Ricavi da vendite a terzi 11.000 5.667 16.667 16.667
    Acquisti da terzi 6.100 2.800 8.900 8.900
    Costo del lavoro 2.200 1.533 3.733 3.733
    Ammortamento di
    immobilizzazioni
    900 533 1.433 60 (2) + 60,15 (2) 1.553,15
    Risultato operativo 1.800 801 2.601 120,15 2.480,85
    Oneri finanziari 1.000 467 1.467 1.467
    Risultato ante
    imposte
    800 334 1.134 120,15 1.013,85
    Imposte 400 134 534 16,74 (2) 517,26
    Reddito netto di
    gruppo 20xy
    400 200 600 103,41 496,59
    Reddito netto di terzi 20xy 80 (3) 80
    Reddito netto
    capogruppo 20xy
    400 200 600 183,41 416,59
    Reddito netto
    capogruppo 20xy
    183,41 (4)

    1) Assestamento delle partecipazioni

    SP A Capitale sociale allo 01.01.20xy 10.000.000
    SP B.II.2 Impianti e macchinari 900.000
    SP B.I.5 Avviamento 451.100
    SP B.2 Fondo imposte differite 251.100
    SP B.III.1.a Partecipazioni 1.100.000
    SP B.III.1.a Partecipazioni 6.000.000
    SP A Capitale sociale di terzi al 01.01.20xy 4.000.000

    2) Iscrizione dell’ammortamento sul maggior valore delle immobilizzazioni immateriali

    CE B.10 Ammortamento immateriali 120.150
    SP B.2 Fondo imposte differite 16.740
    SP B.I.3 Impianti e macchinari 60.000
    SP B.I.5 Avviamento 60.150
    CE 20) Imposte 16.740

    3) Imputazione alle minoranze del reddito di gruppo di loro pertinenza

    CE 21) Reddito di terzi 20xy 80.000
    SP A Utile d’esercizio di terzi 20xy 80.000

    4) Chiusura del bilancio consolidato

    SP A Utile d’esercizio 20xy 183.410
    CE 21) Reddito netto della capogruppo 20xy 183.410

    Seconda ipotesi - Principi contabili internazionali

    Bilancio consolidato al 31/12/20xy (valori in migliaia di euro)
    Stato
    patrimoniale
    Alfa
    Spa
    Beta
    Spa
    Totale
    aggregato
    Rettifiche Bilancio
    consolidato
    Dare Avere
    Attivo
    Avviamento 818,5 (5) 818,5
    Terreni e fabbricati 5.800 4.000 9.800
    Impianti e macchinari 7.200 6.500 13.700 1.500 (5) 100 (6) 15.100
    Partecipazioni 7.100 0 7.100 6.000 + 1.100 (5) 0
    Attività correnti 2.300 2.700 5.000
    Totale attivo 22.400 13.200 35.600 2.318,5 7.200 30.718,5
    Passivo e patrimonio netto
    Capitale sociale
    all’1/1/20xy
    13.000 10.000 23.000 10.000 (5) 13.000
    Utile d’esercizio 20xy 400 200 600 23,26 (9) 576,74
    Capitale sociale di
    terzi all’1/1/20xy
    4.700 (5) 4.700
    Utile d’esercizio di
    terzi 20xy
    28,84 (7) 80 (8) 51,16
    Totale patrimonio
    netto di gruppo
    13.400 10.200 23.600 10.052,1 4.780 18.327,9
    Passivo non corrente 6.500 2.000 8.500 8.500
    Fondo per imposte differite 27,9 (6) 418,5 (5) 390,6
    Passività correnti 2.500 1.000 3.500 3.500
    Totale passivo e
    patrimonio netto
    22.400 13.200 35.600 10.080 5.198,5 30.718,5
    Totale rettifiche 12.398,5 12.398,5

    Bilancio consolidato al 31/12/20xy (valori in migliaia di euro)
    Conto
    economico
    Alfa
    Spa
    Beta
    Spa
    Totale
    aggregato
    Rettifiche Bilancio
    consolidato
    Dare Avere
    Ricavi da vendite a terzi 11.000 5.667 16.667 16.667
    Rivalutazione
    partecipazione
    100 (5) 100
    Acquisti da terzi 6.100 2.800 8.900 8.900
    Costo del lavoro 2.200 1.533 3.733 3.733
    Ammortamento di
    immobilizzazioni
    900 533 1.433 100 (6) 1.533
    Risultato operativo 1.800 801 2.601 2.601
    Oneri finanziari 1.000 467 1.467 1.467
    Risultato ante
    imposte
    800 334 1.134 1.134
    Imposte 400 134 534 27,9 (6) 506,1
    Reddito netto di
    gruppo 20xy
    400 200 600 27,9 627,9
    Reddito netto di terzi 20xy 80 (8) 28,84 (7) 51,16
    Reddito netto
    capogruppo 20xy
    400 200 600 23,26 576,74
    Reddito netto
    capogruppo 20xy
    23,26 (9)

    5) Assestamento delle partecipazioni

    SP A Capitale sociale allo 01.01.20xy 10.000.000
    SP B.II.2 Impianti e macchinari 1.500.000
    SP B.I.5 Avviamento 818.500
    SP B.2 Fondo imposte differite 418.500
    SP B.III.1.a Partecipazioni 1.100.000
    SP B.III.1.a Partecipazioni 6.000.000
    CE D.15 Rivalutazione partecipazioni 100.000
    SP A Capitale sociale di terzi al 01.01.20xy 4.700.000

    6) Iscrizione dell’ammortamento sul maggior valore delle immobilizzazioni immateriali

    CE B.10 Ammortamento immateriali 100.000
    SP B.2 Fondo imposte differite 27.900
    SP B.I.3 Impianti e macchinari 100.000
    CE 20) Imposte 27.900

    7) Imputazione alle minoranze del reddito di gruppo di loro pertinenza

    SP A Utile d’esercizio di terzi 20xy 28.840
    CE 21) Reddito di terzi 20xy 28.840

    8) Imputazione alle minoranze del reddito di gruppo di loro pertinenza

    CE 21) Reddito di terzi 20xy 80.000
    SP A Utile d’esercizio di terzi 20xy 80.000

    9) Chiusura del bilancio consolidato

    SP A Utile d’esercizio 20xy 23.260
    CE 21) Reddito netto della capogruppo 20xy 23.260

    Applicando la normativa nazionale (prima ipotesi), la differenza di consolida­mento deve essere determinata confrontando il costo complessivo sostenuto dalla controllante per acquisire le partecipazioni con la corrispondente frazione di patrimonio netto a valori correnti considerando gli effetti fiscali differiti che emergono dalla rivalutazioni/svalutazioni degli elementi patrimoniali: (6.000.000 + 1.100.000) - {10.000.000 + [1.500.000 × (1 - 0,279)]} × 60% = 451.100 avviamento.

    La scrittura 1) evidenzia l’annullamento delle partecipazioni contro il patrimonio netto della partecipata, la rilevazione della rivalutazione del bene ammortizzabile (1.500.000 × 60% = 900.000), del fondo imposte e tasse ((1.500.000 × 27,9%) × 60% = 251.100) e dell’interessenza delle minoranze (10.000.000 × 40% = 4.000.000). La scrittura 2 rileva l’ammortamento sulla rivalutazione iscritta a bilancio: [(900.000/10)/12] × 8 = 60.000 ammortamento per frazione d’anno (1/5 - 31/12); (60.000 × 27,9%) = 16.740 effetto fiscale differito; l’ammortamento dell’avviamento con vita utile 5 anni [(451.100/5)/12] × 8 = 60.150. Infine, le scritture 3 e 4 concernono, rispettivamente, l’imputazione alle minoranze della quota di loro pertinenza dell’utile di Beta e la rettifica di chiusura del bilancio consolidato.

    Nelle aggregazioni aziendali realizzate in più fasi (seconda ipotesi), l’IFRS 3 disciplina che l’avviamento venga determinato alla data di acquisto del controllo ricalcolando al fair value a tale data il valore delle partecipazioni in precedenza acquisite. Pertanto, l’avviamento complessivo e le quote di pertinenza della capogruppo e dei terzi vengono determinate seguendo i seguenti passaggi:

    • Ricalcolo delle partecipazioni già possedute dalla controllante al fair value alla data di acquisto del controllo: 50% : 10% = 6.000.000: X dove X = (6.000.000 × 10%)/50% = 1.200.000; (1.200.000 - 1.100.000) = 100.000 utile che emerge dal ricalcolo da rilevare al Conto economico consolidato come componente positivo di reddito.

    • Determinazione dell’attivo netto della controllata al fair value alla data di acquisto del controllo: {10.000.000 + [1.500.000 ×(1 - 0,279)] = 11.081.500; (1.500.000 × 27,9%) = 418.500 fondo imposte differite.

    • Calcolo dell’avviamento complessivo: (6.000.000 + 1.200.000 + 4.700.000) - 11.081.500 = 818.500.

    • Avviamento di pertinenza della capogruppo: (6.000.000 + 1.200.000) - {10.000.000 + [1.500.000 ×(1 - 0,279)] × 60% = 7.200.000 - (11.081.500) × 60% = 551.100.

    • Avviamento di pertinenza delle minoranze: (818.500 - 551.100) = 267.400.

    La scrittura 5 rileva l’eliminazione delle partecipazioni acquisite nei due scambi, operazione che avviene stornando il valore della partecipazione contro il patrimonio netto della controllata, rilevando il maggior valore degli impianti e macchinari, iscrivendo l’avviamento, imputando a Conto economico l’utile emerso dal ricalcolo del valore della partecipazione non di controllo acquisita dalla capogruppo e iscrivendo la quota di capitale sociale di pertinenza delle minoranze.

    Il maggior valore attribuito agli impianti e macchinari (si veda la scrittura 6) viene poi ammortizzato in proporzione alla vita utile degli stessi e del periodo rispetto al quale il Conto economico viene consolidato: (1.500.000/10) = 150.000 ammortamento annuo; (150.000/12) × 8 = 100.000 ammortamento relativo al periodo 1/5/20xy - 31/12/20xy; (100.000 × 27,9%) = 27.900 effetto fiscale differito. Adottandosi la disciplina prevista dai Principi contabili internazionali, la scrittura 7 imputa alle minoranze la quota dell’ammortamento in oggetto di loro pertinenza: (100.000 - 27.900) × 40% = 28.840.

    Infine, le ultime due registrazioni si riferiscono, rispettivamente, all’attribuzione ai terzi dell’utile della società Beta di loro pertinenza (200.000 × 40% = 80.000) e alla chiusura delle rettifiche di consolidamento del Conto economico per la determinazione del reddito netto di gruppo di pertinenza della capogruppo.

    25.9. Consolidamento delle partecipazioni indirette

    25.9.Consolidamento delle partecipazioni indirette

    Il consolidamento delle partecipazioni indirette può avvenire simultaneamente oppure in modo graduale o per fasi (25.4.) Nel paragrafo è illustrato il consolidamento simultaneo e quello graduale nel caso di un gruppo costituito da tre società.

    CASO 11 - Consolidamento simultaneo e graduale

    In data 01/01/20xy, la società Alfa acquista una partecipazione dell’80% nella società Beta al prezzo di euro 600.000. Il maggior prezzo pagato da Alfa per l’acquisto della partecipazione si giustifica a titolo di avviamento.

    Alla medesima data, inoltre, la controllata Beta acquista una partecipazione del 60% in Delta al prezzo di euro 400.000. Anche in tale caso, il maggior prezzo pagato per l’acquisto si giustifica a titolo di avviamento.

    A fine periodo si suppone che l’impairment test non abbia comportato svalutazioni.

    Supponendo di attribuire l’avviamento solamente alla capogruppo, si rediga il bilancio consolidato al 31/12/20xy applicando i Principi contabili internazionali nelle due seguenti ipotesi: aggregazione graduale; aggregazione simultanea.

    Prima ipotesi - aggregazione graduale

    Fase 1: consolidamento di Beta e Delta

    Bilancio consolidato al 31/12/20xy (valori in migliaia di euro)
    Stato
    patrimoniale
    Beta
    Spa
    Delta
    Spa
    Totale
    aggregato
    Rettifiche Bilancio
    consolidato
    Dare Avere
    Attivo
    Partecipazioni 400 400 400 (1) 0
    Altre attività 1.500 1.200 2.700 100 (1) 2.800
    Totale attivo 1.900 1.200 3.100 100 400 2.800
    Passivo e patrimonio netto
    Capitale sociale
    all’1/1/20xy
    600 500 1.100 500 (1) 600
    Utile d’esercizio 20xy 20 45 65 18 (3) 47
    Capitale sociale di
    terzi all’1/1/20xy
    200 (1) 200
    Utile d’esercizio di
    terzi 20xy
    18 (2) 18
    Totale patrimonio
    netto di gruppo
    620 545 1.165 518 218 865
    Passività 1.280 655 1.935 1.935
    Totale passivo e
    patrimonio netto
    1.900 1.200 3.100 518 218 2.800
    Totale rettifiche 618 618

    Bilancio consolidato al 31/12/20xy (valori in migliaia di euro)
    Conto
    economico
    Beta
    Spa
    Delta
    Spa
    Totale
    aggregato
    Rettifiche Bilancio
    consolidato
    Dare Avere
    Ricavi da vendite a terzi 800 650 1.450 1.450
    Costi 700 500 1.200 1.200
    Risultato operativo 100 150 250 250
    Oneri finanziari 60 80 140 140
    Risultato ante
    imposte
    40 70 110 110
    Imposte 20 25 45 45
    Reddito netto
    di gruppo 20xy
    20 45 65 65
    Reddito netto di terzi 20xy 18 (2) 18
    Reddito netto
    capogruppo 20xy
    20 45 65 18 47
    Reddito netto
    capogruppo 20xy
    18 (3)


    1) Assestamento delle partecipazioni

    SP A Capitale sociale allo 01.01.20xy 500.000
    SP B e C Altre attività 100.000
    SP B.III.1.a Partecipazioni 400.000
    SP A Capitale sociale di terzi al 01.01.20xy 200.000

    2) Imputazione alle minoranze del reddito di gruppo di loro pertinenza

    CE 21) Reddito di terzi 20xy 18.000
    SP A Utile d’esercizio di terzi 20xy 18.000

    3) Chiusura del bilancio consolidato

    SP A Utile d’esercizio 20xy 18.000
    CE 21) Reddito netto della capogruppo 20xy 18.000

    Fase 2: consolidamento di Beta-Delta e Alfa

    Bilancio consolidato al 31/12/20xy (valori in migliaia di euro)
    Stato
    patrimoniale
    Alfa
    Spa
    Beta-
    Delta
    Totale
    aggregato
    Rettifiche Bilancio
    consolidato
    Dare Avere
    Attivo
    Partecipazioni 600 0 600 600 (4) 0
    Altre attività 1.000 2.800 3.800 120 (4) 20 (4) 3.900
    Totale attivo 1.600 2.800 4.400 120 620 3.900
    Passivo e patrimonio netto
    Capitale sociale
    all’1/1/20xy
    1.000 600 1.600 600 (4) 1.000
    Utile d’esercizio 20xy 120 47 167 9,4 (6) 157,6
    Capitale sociale di
    terzi all’1/1/20xy
    200 200 20 (4) 120 (4) 300
    Utile d’esercizio di
    terzi 20xy
    18 18 4 + 5,4 (5) 27,4
    Totale patrimonio
    netto di gruppo
    1.120 865 1.985 629,4 129,4 1.485
    Passività 480 1.935 2.415 2.415
    Totale passivo e
    patrimonio netto
    1.600 2.800 4.400 629,4 129,4 3.900
    Totale rettifiche 749,4 749,4

    Bilancio consolidato al 31/12/20xy (valori in migliaia di euro)
    Conto
    economico
    Alfa
    Spa
    Beta-
    Delta
    Totale
    aggregato
    Rettifiche Bilancio
    consolidato
    Dare Avere
    Ricavi da vendite a terzi 1.235 1.450 2.685 2.685

    Costi 1.000 1.200 2.200 2.200
    Risultato operativo 235 250 485 485
    Oneri finanziari 35 140 175 175
    Risultato ante
    imposte
    200 110 310 310
    Imposte 80 45 125 125
    Reddito netto di
    gruppo 20xy
    120 65 185 185
    Reddito netto di terzi 20xy 18 18 4 + 5,4 (5) 27,4
    Reddito netto
    capogruppo 20xy
    120 47 167 9,4 157,6
    Reddito netto
    capogruppo 20xy
    9,4 (6)

    4) Assestamento delle partecipazioni

    SP A Capitale sociale allo 01.01.20xy 600.000
    SP B e C Altre attività 120.000
    SP A Capitale sociale di terzi al 01.01.20xy 20.00
    SP B.III.1.a Partecipazioni 600.000
    SP B e C Altre attività 20.000
    SP A Capitale sociale di terzi al 01.01.20xy 120.000

    5) Imputazione alle minoranze del reddito di gruppo di loro pertinenza

    CE 21) Reddito di terzi 20xy 9.400
    SP A Utile d’esercizio di terzi 20xy 9.400

    6) Chiusura del bilancio consolidato

    SP A Utile d’esercizio 20xy 9.400
    CE 21) Reddito netto della capogruppo 20xy 9.400

    La prima ipotesi si suddivide in due fasi. Nella prima avviene il consolidamento di Beta e Delta attraverso l’eliminazione della partecipazione acquisita dalla prima nella seconda, l’eliminazione del patrimonio netto di Delta, l’iscrizione dell’avviamento e della quota di pertinenza delle minoranze del patrimonio netto di Delta (scrittura 1). In particolare:

    • [400.000 - (500.000 × 60%)] = 100.000 avviamento della capogruppo;

    • (500.000 × 40%) = 200.000 patrimonio netto di Delta di pertinenza delle minoranze.

    Le scritture 2 e 3 si riferiscono, rispettivamente, all’imputazione alle minoranze di Delta dell’utile di loro pertinenza (45.000 × 40% = 18.000) e alla chiusura delle rettifiche di Conto economico e corrispondente imputazione allo Stato patrimoniale.

    Nella seconda fase avviene invece il consolidamento di Alfa e del bilancio consolidato redatto nella prima fase. Specificamente, la scrittura 4 elimina la partecipazione di Alfa in Beta, elimina il corrispondente patrimonio netto, iscrive l’avviamento emerso e la quota di patrimonio netto delle minoranze. Si evidenzia la rettifica di 20.000 (100.000 × 20% = 20.000) relativa alla quota di pertinenza delle minoranze di Beta dell’avviamento emerso a seguito dell’acquisto della partecipazione in Delta. Infatti, non rilevandosi l’avviamento delle minoranze tale importo deve essere rettificato. In particolare:

    • [600.000 - (600.000 × 80%)] = 120.000 avviamento della capogruppo;

    • (600.000 × 20%) = 120.000 patrimonio netto di Beta di pertinenza delle minoranze;

    • (120.000 - 20.000 + 200.000) = 300.000 patrimonio netto di gruppo di pertinenza delle minoranze di cui 100.000 (120.000 - 20.000) delle minoranze di Beta e 200.000 di quelle di Delta.

    Infine, le ultime due scritture si riferiscono all’imputazione alle minoranze di gruppo dell’utile di pertinenza ed alla chiusura del saldo finale di Conto economico. Con riferimento alla scrittura 5 e al valore finale dell’utile di pertinenza delle minoranze, si evidenzia che:

    • euro 18.000 è la quota dell’utile di Delta di pertinenza delle minoranze di Delta (45.000 × 40% = 18.000);

    • euro 5.400 mila è la quota dell’utile di Delta di pertinenza delle minoranze di Beta (45.000 × 60% × 20% = 5.400);

    • euro 4.000 è la quota dell’utile di Beta di pertinenza delle minoranze di Beta (20.000 × 20% = 4.000).

    Seconda ipotesi - aggregazione simultanea

    Bilancio consolidato al 31/12/20xy (valori in migliaia di euro)
    Stato
    patrimoniale
    Alfa
    Spa
    Beta
    Spa
    Delta
    Spa
    Totale
    aggregato
    Rettifiche Bilancio
    consolidato
    Dare Avere
    Attivo
    Partecipazioni 600 400 1.000 600 (1) + (320 + 80) (3) 0
    Altre attività 1.000 1.500 1.200 3.700 120 (1) + 80 (3) 3.900
    Totale attivo 1.600 1.900 1.200 4.700 200 1.000 3.900
    Passivo e
    patrimonio netto
    Capitale sociale
    all’1/1/20xy
    1.000 600 500 2.100 600 (1) + (240 + 60 + 200) (3) 1.000
    Utile
    d’esercizio 20xy
    120 20 45 185 27,4 (4) 157,6
    Capitale sociale di terzi all’1/1/20xy 80 (3) 120 (1) + 260 (3) 300
    Utile d’esercizio di terzi 20xy (18 + 5,4 + 4) (2) 27,4
    Totale patrimonio netto di gruppo 1.120 620 545 2.285 1.207,4 407,4 1.485
    Passività 480 1.280 655 2.415 2.415
    Totale passivo
    e patrimonio
    netto
    1.600 1.900 1.200 4.700 1.207,4 407,4 3.900
    Totale rettifiche 1.407,4 1.407.4

    Bilancio consolidato al 31/12/20xy (valori in migliaia di euro)
    Conto
    economico
    Alfa
    Spa
    Beta
    Spa
    Delta
    Spa
    Totale
    aggregato
    Rettifiche Bilancio
    consolidato
    Dare Avere
    Ricavi da vendite a terzi 1.235 800 650 2.685 2.685
    Costi 1.000 700 500 2.200 2.200
    Risultato
    operativo
    235 100 150 485 485
    Oneri finanziari 35 60 80 175 175
    Risultato ante
    imposte
    200 40 70 310 310
    Imposte 80 20 25 125 125
    Reddito netto di gruppo 20xy 120 20 45 185 185
    Reddito netto di terzi 20xy (18 + 5,4 + 4) (2) 27,4
    Reddito netto
    capogruppo
    20xy
    120 20 45 185 27,4 157,6
    Reddito netto
    capogruppo
    20xy
    27,4 (4)

    1) Assestamento delle partecipazioni

    SP A Capitale sociale allo 01.01.20xy 600.000
    SP B e C Altre attività 120.000
    SP B.III.1.a Partecipazioni 600.000
    SP A Capitale sociale di terzi al 01.01.20xy 120.000

    2) Imputazione alle minoranze del reddito di gruppo di loro pertinenza

    CE 21) Reddito di terzi 20xy 27.400
    SP A Utile d’esercizio di terzi 20xy 27.400

    3) Assestamento delle partecipazioni

    SP A Capitale sociale allo 01.01.20xy 500.000
    SP B e C Altre attività 80.000
    SP A Capitale sociale di terzi al 01.01.20xy 80.000
    SP B.III.1.a Partecipazioni 400.000
    SP A Capitale sociale di terzi al 01.01.20xy 260.000

    4) Chiusura del bilancio consolidato

    SP A Utile d’esercizio 20xy 27.400
    CE 21) Reddito netto della capogruppo 20xy 27.400

    Per quanto riguarda invece la seconda ipotesi, in cui si è applicato il consolidamento simultaneo si osserva che:

    • nella scrittura 1 si elimina la partecipazione di Alfa in Beta rilevando l’avviamento della capogruppo e il patrimonio netto di pertinenza delle minoranze (600.000 × 20% = 120.000);

    • nella scrittura 2 si rileva l’utile di pertinenza delle minoranze come nel caso del consolidamento graduale;

    • nella scrittura 3 si elimina la partecipazione di Beta in Delta rilevando anche in tale rettifica l’avviamento della capogruppo e il patrimonio netto di pertinenza delle minoranze. In particolare, quest’ultimo valore viene determinato con una rettifica avere per euro 260.000 [(500.000 × 40%) + (500.000 × 60% × 20%) = 200.000 + 60.000] ed una dare per euro 80.000 che serve per elidere la quota di pertinenza delle minoranze di Beta del patrimonio netto duplicato di Delta;

    • nella scrittura 4 si rileva il saldo di chiusura del Conto economico.

    25.10. Consolidamento negli anni successivi al primo

    25.10.Consolidamento negli anni successivi al primo

    Nei paragrafi precedenti sono state presentate numerose problematiche del bilancio di gruppo che tuttavia sono state affrontate con riferimento al primo esercizio di consolidamento. Altro aspetto importante da trattare riguarda tuttavia lo sviluppo della procedura di consolidamento in esercizi successivi al primo, poiché consente di approfondire gli effetti nel tempo delle rettifiche di consolidamento apportate in esercizi passati.

    In generale, la presenza di margini infragruppo comporta una traslazione temporale della loro realizzazione in capo alla società rispetto al gruppo. Infatti, se si considera il bilancio d’esercizio, lo scambio infragruppo risulta realizzato, poiché acquirente e venditore sono due soggetti giuridicamente autonomi e di conseguenza destinatari del dovere di pubblicare annualmente il bilancio.

    Se tuttavia si pone attenzione al gruppo, allora gli scambi tra le unità che lo compongono sono operazioni di interna gestione e, come tali, da non rappresentare nel bilancio di funzionamento (redatto applicando la procedura di consolidamento) dello stesso gruppo aziendale, fino a quando non vengono realizzate attraverso uno scambio con soggetti esterni.

    Si pensi, ad esempio, ai margini emersi da scambi infragruppo di merci. In questo caso, il margine deve essere eliminato durante la procedura di consolidamento nell’esercizio in cui la merce è stata oggetto di cessione infragruppo, mentre nell’esercizio (successivo) in cui avviene la cessione verso un soggetto esterno al gruppo occorre rilevare tale margine poiché realizzato. Si verifica pertanto uno spostamento temporale dell’iscrizione del margine dall’esercizio in cui emerge per effetto dello scambio infragruppo (momento in cui trova rappresentazione nei bilanci d’esercizio delle società del gruppo che effettuano lo scambio) a quello in cui viene realizzato per effetto della cessione a terze economie (momento in cui il margine trova rappresentazione nel bilancio consolidato).

    Altro aspetto importante che emerge dalla procedura di consolidamento negli esercizi successivi al primo riguarda la rilevazione della sintesi delle rettifiche di consolidamento apportate in passato. Questi valori trovano rappresentazione nel patrimonio netto e nello specifico nelle riserve utili di pertinenza della capogruppo e delle minoranze; è come dire che l’utile consolidato (della capogruppo e delle minoranze) degli esercizi/o precedenti/e viene accantonato a riserva utili nell’esercizio in corso al netto della quota distribuita ai soci.

    CASO 12 - Consolidamento su più esercizi applicando la normativa nazionale

    In data 1/1/20x1 la società Alfa acquista, sostenendo il prezzo di euro 3.500.000, una partecipazione del 90% del capitale netto della società Beta la quale, a tale data, presenta tra gli altri i seguenti valori.

    Valori in migliaia di euro Beta Spa
    Fair value Valore contabile Vita utile
    Terreni e fabbricati 2.000 2.500 20 anni
    Impianti e macchinari 1.200 1.400 10 anni
    Capitale sociale all’1/1/20x1 3.000 3.700

    In sede di valutazione è stato identificato un marchio generato internamente e non contabilizzato dalla società Beta, per il quale è stato possibile determinare, in modo attendibile, il relativo fair value (euro 300.000). Dopo opportune valutazioni si ritiene di ammortizzare il marchio su un periodo di 20 anni.

    Durante il periodo amministrativo, la controllata Beta vende merci alla capogruppo per euro 600.000 di cui, al 31/12/20x1, euro 380.000 sono ancora da riscuotere. Inoltre, nel magazzino della controllante sono incorporati redditi infragruppo non realizzati per euro 100.000.

    In data 31/12/20x1 la capogruppo Alfa acquista, sostenendo un prezzo pari a euro 2.000.000, una partecipazione del 60% nel capitale netto della società Delta la quale, a tale data, presenta tra gli altri i seguenti valori.

    Valori in migliaia di euro Delta Spa
    Fair value Valore contabile Vita utile
    Terreni e fabbricati 1.800 2.200 20 anni
    Impianti e macchinari 1.800 2.100 10 anni
    Capitale sociale all’1/1/20x1 2.500 3.200

    In sede di acquisizione, si valuta che il maggior prezzo rispetto alla corrispondente frazione di patrimonio netto riespresso al fair value della società Beta e della società Delta, si giustifica come avviamento. Si supponga, inoltre, che l’impairment test sull’avviamento non abbia prodotto svalutazioni (sia per il 20x1 e il 20x2). L’avviamento viene ammortizzato in 10 anni.

    Sulla base delle informazioni fornite e dei bilanci d’esercizio delle società di seguito riportati, si redige il bilancio consolidato al 31/12/20x1 del gruppo Alfa-Beta-Delta adottando la disciplina prevista dall’OIC 17 e tenendo conto delle imposte differite con un’aliquota media del 27,9%.

    Esercizio 20x1

    Bilancio consolidato al 31/12/20x1 (valori in migliaia di euro)
    Stato
    patrimoniale
    Alfa
    Spa
    Beta
    Spa
    Delta
    Spa
    Totale
    aggregato
    Rettifiche Bilancio
    consolidato
    Dare Avere
    Attivo
    Partecipazioni 5.500 0 0 5.500 3.500 (1) + 2.000 (2) 0
    Marchi e
    brevetti
    270 (1) 13,5 (3) 256,5
    Avviamento 151,1 (1) + 197,18 (2) 15,11 (3) 333,17
    Terreni e
    fabbricati
    2.500 2.000 1.800 6.300 450 (1) + 240 (2) 22,5 (3) 6.967,5
    Impianti e
    macchinari
    3.000 1.200 1.800 6.000 180 (1) + 180 (2) 18 (3) 6.342
    Crediti
    commerciali vs
    la controllante
    0 380 0 380 380 (4) 0
    Magazzino 800 600 500 1.900 100 (5) 1.800
    Altre attività correnti 1.200 900 1.000 3.100 27,9 (5) 3.127,9
    Totale attivo 13.000 5.080 5.100 23.180 1.696,18 6.049,11 18.827,07
    Passivo e
    Patrimonio
    netto
    Capitale
    sociale
    6.000 3.000 2.500 11.500 3.000 (1) + 2.500 (2) 6.000
    Utile
    d’esercizio 20x1
    400 250 650 143,93 (7) 506,07
    Capitale
    sociale di terzi
    300+ (1) 1.000 (2) 1.300
    Utile
    d’esercizio di terzi 20x1
    7,21 (5) 25 (6) 17,79
    Totale
    patrimonio
    netto di gruppo
    6.400 3.250 2.500 12.150 5.651,14 1.325 7.823,86
    Debiti vs
    banche
    4.420 1.500 1.900 7.820 7.820
    Fondo per
    imposte
    differite
    15,07 (3) 251,1 (1) + 117,18 (2) 353,21
    Debiti
    commerciali vs
    le controllate
    380 0 0 380 380 (4) 0
    Altre passività correnti 1.800 330 700 2.830 2.830
    Totale passivo e
    patrimonio
    netto
    13.000 5.080 5.100 23.180 6.046,21 1.693,28 18.827,07
    Totale rettifiche 7.742,39 7.742,39

    Bilancio consolidato al 31/12/20x1 (valori in migliaia di euro)
    Conto
    economico
    Alfa
    Spa
    Beta
    Spa
    Totale
    aggregato
    Rettifiche Bilancio
    consolidato
    Dare Avere
    Ricavi da vendite a terzi 12.000 6.400 18.400 18.400
    Ricavi da vendite alla controllante 0 600 600 600 (4) 0
    Acquisti da terzi 6.900 4.800 11.700 11.700
    Acquisti dalla
    controllata
    600 0 600 600 (4) 0
    Altri costi della
    produzione
    500 300 800 100 (5) 900
    Costo del lavoro 1.500 700 2.200 2.200
    Ammortamento di
    immobilizzazioni
    1.500 650 2.150 69,11 (3) 2.219,11
    Risultato operativo 1.000 550 1.550 169,11 1.380,89
    Oneri finanziari 200 50 250 250
    Risultato ante
    imposte
    800 500 1.300 169,11 1.130,89
    Imposte 400 250 650 15,07 (3) + 27,9 (5) 607,03
    Reddito netto
    di gruppo 20x1
    400 250 650 126,14 523,86
    Reddito netto di terzi 20x1 25 (6) 7,21 (5) 17,79
    Reddito netto
    capogruppo 20x1
    400 250 650 143,93 506,07
    Reddito netto
    capogruppo 20x1
    143,93 (7)

    1) Assestamento delle partecipazioni Beta

    SP A Capitale sociale 3.000.000
    SP B.II.1 Terreni e fabbricati 450.000
    SP B.II.2 Impianti e macchinari 180.000
    SP B.I.3 Marchio 270.000
    SP B.I.5 Avviamento 151.100

    SP B.III.1.a Partecipazioni 3.500.000
    SP B.2 Fondo imposte differite 251.100
    SP A Capitale sociale di terzi 300.000

    2) Assestamento delle partecipazioni Delta

    SP A Capitale sociale 2.500.000
    SP B.II.1 Terreni e fabbricati 240.000
    SP B.II.2 Impianti e macchinari 180.000
    SP B.I.5 Avviamento 197.180
    SP B.III.1.a Partecipazioni 2.000.000
    SP B.2 Fondo imposte differite 117.180
    SP A Capitale sociale di terzi 1.000.000

    3) Iscrizione dell’ammortamento sul maggior valore delle immobilizzazioni tra cui l’avviamento

    CE B.10 Ammortamento di immobilizzazioni 69.110
    SP B.2 Fondo imposte differite 15.070
    SP B.II.1 Terreni e fabbricati 22.500
    SP B.II.2 Impianti e macchinari 18.000
    SP B.I.3 Marchio 13.500
    SP B.I.5 Avviamento 15.110
    CE 20) Imposte 15.070

    4) Eliminazione dei valori reciproci

    SP D.11 Debiti commerciali vs le controllate 380.000
    CE A.1 Ricavi da vendite alla controllante 600.000
    CE B.6 Acquisti da controllate 600.000
    SP C.II.4 Crediti commerciali vs la controllante 380.000

    5) Per eliminare i margini infragruppo non realizzati ed imputazione alle minoranze del relativo effetto

    CE B Altri costi della produzione 100.000
    SP C.II Altre attività correnti 27.900
    SP A Utile d’esercizio di terzi 20x1 7.210
    SP C.I Magazzino 100.000
    CE 21) Reddito di terzi 20x1 7.210
    CE 20) Imposte 27.900

    6) Imputazione alle minoranze del reddito di gruppo di loro pertinenza

    CE 21) Reddito di terzi 20x1 25.000
    SP A Utile d’esercizio di terzi 20x1 25.000

    7) Chiusura del bilancio consolidato

    SP A Utile d’esercizio 20x1 143.930
    CE 21) Reddito netto della capogruppo 20x1 143.930

    Il bilancio consolidato 20x1 si caratterizza per integrare i valori di Beta dallo 01/01 e quelli di Delta dal 31/12. Questo, pertanto, comporta che il Conto economico consolidato deriva unicamente dall’unione dei Conti economici di Alfa e Beta.

    L’assestamento delle partecipazioni fa emergere i seguenti valori (scritture 1 e 2).

    • avviamento su Beta 3.500.000 - 90% x [3.000.000 + (500.000 + 200.000 + 300.000) x (1 - 0,279)] = 151.100;

    • fondo imposte differite su Beta [(500.000 + 200.000 + 300.000) x 90%] x 27,9% = 251.100;

    • patrimonio netto delle minoranze di Beta (3.000.000 x 10%) = 300.000;

    • rivalutazione immobilizzazione di Beta di pertinenza della capogruppo (500.000 x 90%) = 450.000; (200.000 x 90%) = 180.000; (300.000 x 90%) =270.000;

    • avviamento su Delta 2.000.000 - 60% x [2.500.000 + (400.000 + 300.000) x (1- 0,279)] = 197.180;

    • fondo imposte differite su Delta [(400.000 + 300.000) x 60%] x 27,9% = 117.180;

    • patrimonio netto delle minoranze di Delta (2.500.000 x 40%) = 1.000.000;

    • rivalutazione immobilizzazione di pertinenza della capogruppo (400.000 x 60%) = 240.000; (300.000 x 60%) =180.000.

    Con la scrittura 3 si rileva l’ammortamento sul maggior valore delle immobilizzazioni emerso in sede di assestamento della partecipazione e sull’avviamento di Beta (non di Delta poiché acquisita a fine esercizio):

    • ammortamento sulla rivalutazione dei cespiti di Beta (450.000/20) = 22.500; (180.000/10) = 18.000; (270.000/20) = 13.500;

    • imposte differite su ammortamento rivalutazione dei cespiti di Beta (22.500 + 18.000 + 13.500) x 27,9% = 15.070;

    • ammortamento sull’avviamento di Beta (151.100/10) = 15.110.

    Con la scrittura 4 si eliminano le poste reciproche e con la 5 i margini infragruppo non realizzati:

    • fondo imposte differite sul margine infragruppo (100.000 x 27,9%) = 27.900;

    • impatto sulle minoranze dell’eliminazione dei margini infragruppo [(100.000 - 27.900) x 10%] = 7.210.

    Esercizio 20x2

    Nel corso dell’esercizio 20x2 le tre società componenti il gruppo Alfa-Beta-Delta hanno compiuto le seguenti operazioni infragruppo:

    • la controllante Alfa ha concesso, in data 1/5/20x2, un finanziamento fruttifero a 3 anni (rimborso in un’unica soluzione alla scadenza) alla società Delta per un importo pari a euro 900.000, il quale ha comportato il pagamento di un interesse pari a euro 60.000;

    • la società Beta ha venduto merci alla capogruppo per euro 1.100.000, di cui euro 500.000 sono ancora da riscuotere. Con riferimento a tale operazione, si sottolinea che nel magazzino della controllante sono ancora incorporati redditi infragruppo non realizzati per euro 200.000;

    • la controllante, in data 1/1/20x2, ha ceduto alla controllata Beta un macchinario al prezzo di euro 500.000 realizzando una plusvalenza di euro 50.000 (costo storico euro 500.000 e fondo ammortamento euro 50.000). La controllante ha utilizzato ed ammortizzato il macchinario per un solo esercizio (vita utile 10 anni) mentre la controllata ritiene di ammortizzarlo per 8 anni;

    • le merci oggetto dello scambio infragruppo nel 20x1 vengono cedute a soggetti terzi rispetto al gruppo realizzando il margine infragruppo.

    Nel corso dell’esercizio, inoltre, la società Beta e la controllante hanno distribuito dividendi per euro 200.000 (il capitale sociale delle stesse al 31/12/20x2 è espresso al netto del dividendo distribuito), mentre la controllata Delta non ha operato alcuna distribuzione.

    Tenendo conto delle informazioni fornite e sulla base dei bilanci d’esercizio delle tre società di seguito presentati, si redige il bilancio consolidato 20x2 del gruppo Alfa-Beta-Delta adottando la disciplina prevista dall’OIC 17 e tenendo conto delle imposte differite con un’aliquota media del 27,9%. Si redige, inoltre, il prospetto di raccordo tra il patrimonio netto ed il reddito netto della capogruppo, il patrimonio netto ed il reddito netto del gruppo ed i valori consolidati.

    Bilancio consolidato al 31/12/20x2 (valori in migliaia di euro)
    Stato
    patrimoniale
    Alfa
    Spa
    Beta
    Spa
    Delta
    Spa
    Totale
    aggregato
    Rettifiche Bilancio
    consolidato
    Dare Avere
    Attivo
    Partecipazioni 5.500 0 0 5.500 3.500 (1) + 2.000 (2) 0
    Marchi e
    brevetti
    270 (1) 13,5 (3) + 13,5 (9) 243
    Avviamento 151,1 (1) + 197,18 (2) 15,11 + 19,72 (3) + 15,11 (9) 298,34
    Terreni e
    fabbricati
    2.050 2.500 2.100 6.650 450 (1) + 240 (2) 22,5 + 12 (3) + 22,5 (9) 7.283
    Impianti e
    macchinari
    2.100 1.800 1.700 5.600 180 (1) + 180 (2) + 12,5 (8) 18 + 18 (3) + 50 (8) + 18 (9) 5.868,5
    Crediti
    finanziari vs
    controllate
    900 0 0 900 900 (4) 0
    Crediti
    commerciali vs
    la controllante
    0 500 0 500 500 (4) 0
    Magazzino 500 600 400 1.500 100 (10) 200 (6) + 100 (9) 1.300
    Altre attività correnti 1.800 700 600 3.100 55,8 (6) + 10,46 (8) + 27,9 (9) 27,9 (10) 3.166,26
    Totale attivo 12.850 6.100 4.800 23.750 1.874,94 7.465,84 18.159,10
    Passivo e
    patrimonio
    netto
    Capitale
    sociale
    6.000 3.000 2.500 11.500 3.000 (1) + 2.500 (2) + 6.000
    Riserve utili
    capogruppo
    200 50 250 143,93 (9) 200 (5) 306,07
    Utile
    d’esercizio 20x2
    340 300 210 850 481,32 (11) 368,68
    Capitale
    sociale di terzi
    300+ (1) 1.000 (2) + 1.300
    Riserve utili
    minoranze
    20 (5) + 7,21 (9) 25 (9) -2,21
    Utile
    d’esercizio
    di terzi 20x2
    14,42 (6) 30 + 84 (7) + 7,21 (10) 106,79
    Totale
    patrimonio
    netto di gruppo
    6.540 3.350 2.710 12.600 6.166,88 1.646,21 8.079,33
    Debiti vs
    banche
    5.500 2.000 600 8.100 8.100
    Debiti finanziari vs
    la controllante
    0 0 900 900 900 (4) 0
    Fondo per
    imposte
    differite
    15,07 + 8,37 (3) + 15,07 (9) 251,1 (1) + 117,18 (2) 329,77
    Debiti
    commerciali vs
    le controllate
    500 0 0 500 500 (4) 0
    Altre passività correnti 310 750 590 1.650 1.650
    Totale passivo
    e patrimonio
    netto
    12.850 6.100 4.800 23.750 7.605,39 2.014,49 18.159,10
    Totale rettifiche 9.480,33 9.480,33

    Bilancio consolidato al 31/12/20x2 (valori in migliaia di euro)
    Conto
    economico
    Alfa
    Spa
    Beta
    Spa
    Delta
    Spa
    Totale
    aggregato
    Rettifiche Bilancio
    consolidato
    Dare Avere
    Ricavi da vendite a terzi 14.020 7.400 7.000 28.420 28.420
    Plusvalenza 50 0 0 50 50 (8) 0
    Ricavi da vendite alla controllante 0 1.100 0 1.100 1.100 (4) 0
    Acquisti da terzi 8.450 5.500 4.500 18.450 18.450
    Acquisti dalla
    controllata
    1.100 0 0 1.100 1.100 (4) 0
    Altri costi della produzione 600 380 400 1.380 200 (6) 100 (10) 1.480
    Costo del lavoro 1.900 1.120 1.000 4.020 4.020
    Ammortamento di
    immobilizzazioni
    1.180 750 550 1.180 118,83 (3) 12,5 (8) 2.586,33
    Risultato
    operativo
    840 750 550 2.140 256,33 1.883,67
    Oneri finanziari 400 150 130 680 60 (4) 620
    Altri proventi
    finanziari
    60 0 0 60 60 (4) 0
    Dividendi da
    controllata
    180 0 0 180 180 (5) 0
    Risultato ante
    imposte
    680 600 420 1.700 436,33 1.263,67
    Imposte 340 300 210 850 27,9 (10) 15,07 + 8,37 (3) + 55,8 (6) + 10,46 (8) 788,20
    Reddito netto di gruppo 20x2 340 300 210 850 374,53 475,47
    Reddito netto di terzi 20x2 30 + 84 (7) + 7,21 (10) 14,42 (6) 106,79
    Reddito netto
    capogruppo 20x2
    340 300 210 850 481,32 368,68
    Reddito netto
    capogruppo 20x2
    481,32 (11)

    1) Assestamento delle partecipazioni Beta

    SP A Capitale sociale 3.000.000
    SP B.II.1 Terreni e fabbricati 450.000
    SP B.II.2 Impianti e macchinari 180.000
    SP B.I.3 Marchio 270.000
    SP B.I.5 Avviamento 151.100
    SP B.III.1.a Partecipazioni 3.500.000
    SP B.2 Fondo imposte differite 251.100
    SP A Capitale sociale di terzi 300.000

    2) Assestamento delle partecipazioni Delta

    SP A Capitale sociale 2.500.000
    SP B.II.1 Terreni e fabbricati 240.000
    SP B.II.2 Impianti e macchinari 180.000
    SP B.I.5 Avviamento 197.180
    SP B.III.1.a Partecipazioni 2.000.000
    SP B.2 Fondo imposte differite 117.180
    SP A Capitale sociale di terzi 1.000.000

    3) Iscrizione dell’ammortamento sul maggior valore delle immobilizzazioni tra cui l’avviamento

    CE B.10 Ammortamento di immobilizzazioni 118.830
    SP B.2 Fondo imposte differite 23.440
    SP B.II.1 Terreni e fabbricati 34.500
    SP B.II.2 Impianti e macchinari 36.000
    SP B.I.3 Marchio 13.500
    SP B.I.5 Avviamento 34.830
    CE 20) Imposte 23.440

    4) Eliminazione dei valori reciproci

    SP D.11 Debiti commerciali vs le controllate 500.000
    CE A.1 Ricavi da vendite alla controllante 1.100.000
    SP D.11 Debiti finanziari vs la controllante 900.000
    CE B.6 Acquisti da controllate 1.100.000
    SP B.III.2.a) Crediti finanziari vs controllate 900.000
    SP C.II.4 Crediti commerciali vs la controllante 500.000

    5) Per eliminare la distribuzione dei dividendi

    CE C.15 Dividendi da controllata 180.000
    SP A Riserve utili minoranze 20.000
    SP A Riserve utili capogruppo 200.000

    6) Per eliminare i margini infragruppo non realizzati ed imputazione alle minoranze del relativo effetto

    CE B Altri costi della produzione 200.000
    SP C.II Altre attività correnti 55.800
    SP A Utile d’esercizio di terzi 20x2 14.420
    SP C.I Magazzino 200.000
    CE 21) Reddito di terzi 20x2 14.420
    CE 20) Imposte 55.800

    7) Imputazione alle minoranze del reddito di gruppo di loro pertinenza

    CE 21) Reddito di terzi 20x2 30.000
    CE 21) Reddito di terzi 20x2 84.000
    SP A Utile d’esercizio di terzi 20x2 30.000
    SP A Utile d’esercizio di terzi 20x2 84.000

    8) Per eliminare i margini infragruppo non realizzati derivanti dalla cessione del macchinario

    SP B.II.2 Impianti e macchinari 12.500
    SP C.II Altre attività correnti 10.460
    CE A.5 Plusvalenza 50.000
    SP B.II.2 Impianti e macchinari 50.000
    CE B.10 Ammortamenti 12.500
    CE 20) Imposte 10.460

    9) Rilevazione delle rettifiche di consolidamento pregresse

    SP B.II.1 Terreni e fabbricati 22.500
    SP B.II.2 Impianti e macchinari 18.000
    SP B.I.3 Marchio 13.500
    SP B.I.5 Avviamento 15.110
    SP C.I Magazzino 100.000
    SP A Riserve utili minoranze 25.000
    SP C.II Altre attività correnti 27.900
    SP A Riserve utili minoranze 7.210
    SP A Riserve utili capogruppo 143.930
    SP B.2 Fondo imposte differite 15.070

    10) Realizzazione dei margini infragruppo eliminati negli esercizi precedenti

    SP C.I Magazzino 100.000
    CE 21) Reddito di terzi 20x2 7.210
    CE 20) Imposte 27.900
    CE B Altri costi della produzione 100.000
    SP C.II Altre attività correnti 27.900
    SP A Utile d’esercizio di terzi 20x2 7.210

    11) Chiusura del bilancio consolidato

    SP A Utile d’esercizio 20x2 481.320
    CE 21) Reddito netto della capogruppo 20x2 481.320

    Il bilancio consolidato 20x2 si caratterizza per integrare i valori di Beta e di Delta dallo 01/01. Per questo esercizio, pertanto, il Conto economico consolida tutte e tre le società del gruppo.

    Anche per il 20x2 l’assestamento delle partecipazioni fa emergere i seguenti valori (scritture 1 e 2).

    • avviamento su Beta 3.500.000 - 90% x [3.000.000 + (500.000 + 200.000 + 300.000) x (1 - 0,279)] = 151.100;

    • fondo imposte differite su Beta [(500.000 + 200.000 + 300.000) x 90%] x 27,9% = 251.100;

    • patrimonio netto delle minoranze di Beta (3.000.000 x 10%) = 300.000;

    • rivalutazione immobilizzazione di Beta di pertinenza della capogruppo (500.000 x 90%) = 450.000; (200.000 x 90%) = 180.000; (300.000 x 90%) =270.000;

    • avviamento su Delta 2.000.000 - 60% x [2.500.000 + (400.000 + 300.000) x (1- 0,279)] = 197.180;

    • fondo imposte differite su Delta [(400.000 + 300.000) x 60%] x 27,9% = 117.180;

    • patrimonio netto delle minoranze di Delta (2.500.000 x 40%) = 1.000.000;

    • rivalutazione immobilizzazione di pertinenza della capogruppo (400.000 x 60%) = 240.000; (300.000 x 60%) =180.000.

    Con la scrittura 3 si rileva l’ammortamento sul maggior valore delle immobilizzazioni emerso in sede di assestamento della partecipazione e sull’avviamento sia di Beta che di Delta:

    • ammortamento sulla rivalutazione dei cespiti di Deta (240.000/20) = 12.000; (180.000/10) = 18.000;

    • imposte differite su ammortamento rivalutazione dei cespiti di Delta (12.000 + 18.000) x 27,9% = 8.370;

    • ammortamento sull’avviamento di Delta (197.180/10) = 19.720;

    • ammortamento sulla rivalutazione dei cespiti di Beta (450.000/20) = 22.500; (180.000/10) = 18.000; (270.000/20) = 13.500;

    • imposte differite su ammortamento rivalutazione dei cespiti di Beta (22.500 + 18.000 + 13.500) x 27,9% = 15.070;

    • ammortamento sull’avviamento di Beta (151.100/10) = 15.110.

    Con la scrittura 4 si eliminano i valori reciproci che, per questo esercizio, ricomprendono anche quelli emersi dal finanziamento infragruppo. In particolare, si tratta degli interessi attivi e passivi riscossi e pagati dalla controllante e da Delta.

    Con la scrittura 5 si elimina l’effetto economico della distribuzione del dividendo da parte della controllata e con la scrittura 6 si eliminano i margini infragruppo non realizzati derivanti dallo scambio commerciale, con l’imputazione alle minoranze della quota di loro pertinenza.

    La scrittura 7 imputa alle minoranze di Beta e a quelle di Delta la quota di reddito di loro pertinenza.

    Con la scrittura 8 si eliminano gli effetti della cessione del macchinario dalla capogruppo alla controllata. In particolare, viene stornata la plusvalenza emersa dalla cessione [500.000 - (500.000 - 50.000)], viene eliminato il maggior ammortamento rispetto alla quota rilevata in passato pari ad euro 12.500 (500.000/10 = 50.000 ammortamento pre cessione; 500.000/8 = 62.500 ammortamento post cessione). Nella scrittura viene inoltre rilevato l’effetto fiscale differito calcolato sulla differenza tra lo storno del provento e quello del costo [(50.000 - 12.500) x 27,9%] = 10.460.

    Con la scrittura 9 si rilevano le rettifiche di consolidamento derivanti dagli esercizi passati. In particolare, nel periodo 20x1 si era rettificato il reddito di pertinenza della capogruppo per euro 143.930 (100.000 + 13.500 + 15.110 + 22.500 + 18.000 - 27.900 - 15.070 + 25.000 - 7.210) e quello delle minoranze di euro 17.790 (25.000 - 7.210); tali valori sono stati rilevati nei rispettivi patrimoni netti e le rettifiche che li hanno originati nello Stato patrimoniale consolidato.

    Nel corso del 20x2, la merce presente nel magazzino di Alfa per effetto dello scambio infragruppo con Beta viene ceduta sul mercato realizzando anche per il gruppo il margine infragruppo emerse nel 20x1. Con la scrittura 10 si rileva l’imputazione a tale esercizio di tale margine con i relativi effetti fiscali differiti (100.000 x 27,9%), anche sulle minoranze [100.000 x (1 - 0,279)] x 10%.

    Con la scrittura 11 infine si rileva la rettifica di chiusura del bilancio consolidato.

    Un aspetto importante che emerge per l’esercizio 20x2 riguarda le riserve utili delle minoranze. Infatti, l’utile di Beta di loro pertinenza pari a euro 25.000 ha comportato, con riferimento ai valori contabili della controllata, la distribuzione di dividendi per euro 20.000. Tuttavia, ragionando a livello consolidato, l’utile di pertinenza delle minoranze per l’esercizio 20x1 era euro 17.790 poiché è stato eliminato il margine infragruppo di lor pertinenza (25.000 - 7.210). In sostanza, ragionando a livello di consolidato, alle minoranze sono state anticipate risorse non ancora realizzate con terze economie pari alla differenza del valore dei dividendi e il reddito di gruppo di loro pertinenza per il 20x1 (20.000 - 17.790) = 2.210.

    CASO 13 - Consolidamento su più esercizi applicando la normativa internazionale

    La società Alfa, in data 1/1/20xy, acquista il 90% della società Beta sostenendo un costo di euro 6.000.000.

    Il maggior prezzo pagato da Alfa per l’acquisto della partecipazione in Beta si giustifica come segue:

    • il fair value delle attività immobilizzate risulta pari ad euro 11.000.000 (vita utile 10 anni);

    • la parte residuale è da imputarsi ad avviamento.

    Si redige il bilancio consolidato al 31/12/20xy adottando la disciplina internazionale (teoria estesa della capogruppo), sapendo inoltre che (aliquota media del 27,9% per la fiscalità differita):

    • i valori di capitale netto esposti nello Stato patrimoniale al 31/12/20xy risultano differenti rispetto all’1/1/20xy a causa della distribuzione di dividendi per euro 200.000 da parte della capogruppo ed euro 100.000 da parte della controllata e a causa della rilevazione dell’utile di competenza;

    • durante il periodo amministrativo la società controllata ha venduto merci alla società capogruppo per euro 300.000, di cui euro 150.000 ancora da riscuotere e che nel magazzino della capogruppo sono incorporati redditi infragruppo non realizzati per euro 30.000;

    • l’avviamento sottoposto ad impairment test non ha subito svalutazioni.

    Esercizio 20xy

    Bilancio consolidato al 31/12/20xy (valori in migliaia di euro)
    Stato
    patrimoniale
    Alfa
    Spa
    Beta
    Spa
    Totale
    aggregato
    Rettifiche Bilancio
    consolidato
    Dare Avere
    Attivo
    Partecipazioni 6.000 6.000 6.000 (1) 0
    Avviamento 1.751,1 (1) 1.751,1
    Immobilizzazioni 12.000 10.000 22.000 1.000 (1) 100 (2) 22.900
    Altre attività 1.250 500 1.750 8,37 (5) 150 (4) + 30 (5) 1.578,37
    Totale attivo 19.250 10.500 29.750 2.759,47 6.280 26.229,47
    Passivo e patrimonio netto
    Patrimonio netto
    all’1/1/20xy
    8.800 3.900 12.700 4.000 (1) 100 (3) 8.800
    Utile d’esercizio 20xy 450 600 1.050 234,36 (7 815,64
    Patrimonio netto di
    terzi all’1/1/20xy
    10 (3) 472,1 (1) 462,1
    Utile d’esercizio di terzi 20xy 7,21 (2) + 2,16 (5) 60 (6) 50,63
    Totale patrimonio netto di gruppo 9.250 4.500 13.750 4.253,73 632,1 10.128,37
    Passività correnti 4.500 4.500 9.000 150 (4) 8.850
    Fondo per imposte
    differite
    27,9 (2) 279 (1) 251,1
    Debiti a medio lungo termine 5.500 1.500 7.000 7.000
    Totale passivo e
    patrimonio netto
    19.250 10.500 29.750 4.431,63 911,1 26.229,47
    Totale rettifiche 7.191,1 7.191,1

    Bilancio consolidato al 31/12/20xy (valori in migliaia di euro)
    Conto
    economico
    Alfa
    Spa
    Beta
    Spa
    Totale
    aggregato
    Rettifiche Bilancio
    consolidato
    Dare Avere
    Ricavi da vendite a terzi 6.000 2.700 8.700 8.700
    Ricavi da vendite alla controllante 0 300 300 300 (4) 0
    Acquisti da terzi 2.600 900 3.500 3.500
    Acquisti dalla
    controllata
    300 0 300 300 (4) 0
    Altri costi della
    produzione
    100 100 200 30 (5) 230
    Ammortamento di
    immobilizzazioni
    2.000 500 2.500 100 (2) 2.600
    Risultato operativo 1.000 1.500 2.500 130 2.370
    Oneri finanziari 190 300 490 490
    Dividendi 90 0 90 90 (3) 0
    Risultato ante
    imposte
    900 1.200 2.100 220 1.880
    Imposte 450 600 1.050 27,9 (2) + 8,37 (5) 1.013,73
    Reddito netto di
    gruppo 20xy
    450 600 1.050 183,73 866,27
    Reddito netto di terzi 20xy 60 (6) 7,21 (2) + 2,16 (5) 50,63
    Reddito netto
    capogruppo 20xy
    450 600 1.050 234,36 815,64
    Reddito netto
    capogruppo 20xy
    234,36 (7)

    1) Assestamento delle partecipazioni Beta

    SP A Patrimonio netto all’1/1/20xy 4.000.000
    SP B.II Immobilizzazioni 1.000.000
    SP B.I.5 Avviamento 1.751.100
    SP B.III.1.a Partecipazioni 6.000.000
    SP B.2 Fondo imposte differite 279.000
    SP A Patrimonio netto di terzi all’1/1/20xy 472.100

    Con la prima scrittura di rettifica si rileva il maggior valore delle immobilizzazioni e l’avviamento pagato per acquisire la partecipazione del 90%. In particolare, trattandosi della normativa internazionale e nello specifico nella teoria estesa della capogruppo, i valori iscritti risultano dalle seguenti formule:

    • 6.000.000 - 90% x [4.000.000 + 1.000.000 x (1 - 0,279)] = 1.751.100;

    • (1.000.000 x 27,9%) = 279.000;

    • 10% x [4.000.000 + 1.000.000 x (1 - 0,279)] = 472.100.

    2) Iscrizione dell’ammortamento sul maggior valore delle immobilizzazioni tra cui l’avviamento

    CE B.10 Ammortamento di immobilizzazioni 100.000
    SP B.2 Fondo imposte differite 27.900
    SP A Utile d’esercizio di terzi 20xy 7.210
    CE 21) Reddito di terzi 20xy 7.210
    SP B.II Immobilizzazioni 100.000
    CE 20) Imposte 27.900

    Con la seconda scrittura si rileva l’ammortamento sul maggior valore delle immobilizzazioni, imputando quota parte alle minoranze. I valori emergono dalle seguenti formule:

    • (1.000.000/10) = 100.000;

    • (100.000 x 27,9%) = 27.900;

    • [(100.000 - 27.900) x 0,1] = 7.210.

    3) Per eliminare la distribuzione dei dividendi

    CE C.15 Dividendi da controllata 90.000
    SP A Patrimonio netto di terzi all’1/1/20xy 10.000
    SP A Patrimonio netto all’1/1/20xy 100.000

    La scrittura 3 rileva l’eliminazione dell’operazione di distribuzione del dividendo da parte della controllata. In particolare, occorre stornare il provento finanziario dal Conto economico di Alfa, incrementando il patrimonio netto di gruppo.

    4) Eliminazione dei valori reciproci

    SP D Passività correnti 150.000
    CE A.1 Ricavi da vendite alla controllante 300.000
    CE B.6 Acquisti da controllate 300.000
    SP C Altre attività 150.000

    5) Per eliminare i margini infragruppo non realizzati ed imputazione alle minoranze del relativo effetto

    CE B Altri costi della produzione 30.000
    SP C Altre attività 8.370
    SP A Utile d’esercizio di terzi 20xy 2.160
    SP C Altre attività 30.000
    CE 21) Reddito di terzi 20xy 2.160
    CE 20) Imposte 8.370

    Le scritture 4 e 5 stornano gli effetti economici e patrimoniali delle operazioni infragruppo. In particolare, occorre stornare i valori reciproci relativi a ricavi, costi, crediti e debiti di natura commerciale e, soprattutto, il margine infragruppo con i seguenti effetti:

    • (30.000 x 27,9%) = 8.370 effetto fiscale differito;

    • (30.000 - 8.370) x 0,1 = 2.163 valore imputato alle minoranze.

    6) Imputazione alle minoranze del reddito di gruppo di loro pertinenza

    CE 21) Reddito di terzi 20xy 60.000
    SP A Utile d’esercizio di terzi 20xy 60.000

    Il reddito di Beta di pertinenza delle minoranze risulta: (600.000 x 10%) = 60.000

    7) Chiusura del bilancio consolidato

    SP A Utile d’esercizio 20xy 234.360
    CE 21) Reddito netto della capogruppo 20xy 234.360

    Infine, con la scrittura 7 si rileva alla sintesi delle rettifiche di consolidamento, iscrivendola nello Stato patrimoniale.

    Esercizio 20xy+1

    Anche per l’esercizio 20xy+1 si redige il bilancio consolidato adottando i Principi contabili internazionali (teoria estesa della capogruppo), sapendo che:

    • i valori di capitale netto esposti nello Stato patrimoniale al 31.12.20xy+1 risultano differenti rispetto all’1/1/20xy a causa della distribuzione di dividendi per euro 200.000 sia da parte della capogruppo che da parte della controllata; nonché a causa della rilevazione dell’utile di competenza;

    • durante il periodo amministrativo la società capogruppo ha venduto merci alla società controllata per euro 200.000, di cui euro 50.000 ancora da riscuotere e che il 20% di tali merci si trova ancora nel magazzino della controllata;

    • le merci oggetto di scambi infragruppo nell’esercizio 20xy sono vendute a soggetti terzi rispetto al gruppo;

    • l’avviamento sottoposto ad impairment test non ha subito svalutazioni;

    • l’aliquota fiscale media risulta pari al 27,9%.

    Bilancio consolidato al 31/12/20xy+1 (valori in migliaia di euro)
    Stato
    patrimoniale
    Alfa
    Spa
    Beta
    Spa
    Totale
    aggregato
    Rettifiche Bilancio
    consolidato
    Dare Avere
    Attivo
    Partecipazioni 6.000 0 6.000 6.000 (1) 0
    Avviamento 1.751,1 (1) 1.751,1
    Immobilizzazioni 12.500 10.000 22.500 1.000 (1) 100 (2) + 100 (7) 23.300
    Altre attività 1.500 500 2.000 11,16 (5) + 8,37 (7) + 30 (8) 50 (4) + 40 (5) + 30 (7) + 8,37 (8) 1.921,16
    Totale attivo 20.000 10.500 30.500 2.800,63 6.328,37 26.972,26
    Passivo e patrimonio netto
    Patrimonio netto
    all’1/1/20xy+1
    9.050 4.300 13.350 4.000 (1) + 234,36 (7) 200 (3) + 100 (7) 9.415,64
    Utile d’esercizio 20xy+1 500 650 1.150 319,26 (9) 830,74
    Patrimonio netto di
    terzi all’1/1/20xy+1
    20 (3) + 10 (7) + 7,21 (7) + 2,16 (7) 472,1 (1) + 60 (7) 492,73
    Utile d’esercizio di terzi 20xy+1 7,21 (2) 65 (6) + 2,16 (8) 59,95
    Totale patrimonio netto di gruppo 9.550 4.950 14.500 4.600,2 899,26 10.799,06
    Passività correnti 4.550 3.550 8.100 50 (4) 8.050
    Fondo per imposte
    differite
    27,9 (2) + 27,9 (7) 279 (1) 223,2
    Debiti a medio lungo termine 5.900 2.000 7.900 7.900
    Totale passivo e
    patrimonio netto
    20.000 10.500 30.500 4.706 1.178,26 26.972,26
    Totale rettifiche 7.506,63 7.506,63

    Bilancio consolidato al 31/12/20xy+1 (valori in migliaia di euro)
    Conto
    economico
    Alfa
    Spa
    Beta
    Spa
    Totale
    aggregato
    Rettifiche Bilancio
    consolidato
    Dare Avere
    Ricavi da vendite a terzi 8.900 4.100 13.000 13.000
    Ricavi da vendite alla controllata 200 0 200 200 (4) 0
    Acquisti da terzi 5.400 1.900 7.300 7.300
    Acquisti dalla
    controllante
    0 200 200 200 (4) 0
    Altri costi della
    produzione
    100 100 200 40 (5) 30 (8) 210
    Ammortamento di
    immobilizzazioni
    2.100 500 2.600 100 (2) 2.700
    Risultato operativo 1.500 1.400 2.900 110 2.790
    Oneri finanziari 680 200 880 880
    Dividendi 180 0 180 180 (3) 0
    Risultato ante
    imposte
    1.000 1.200 2.200 290 1.910
    Imposte 500 550 1.050 8,37 (8) 11,16 (5) + 27,9 (2) 1.019,31
    Reddito netto di
    gruppo 20xy+1
    500 650 1.150 259,31 890,69
    Reddito netto di terzi 20xy+1 65 (6) + 2,16 (8) 7,21 (2) + 59,95
    Reddito netto
    capogruppo 20xy+1
    500 650 1.150 319,26 830,74
    Reddito netto
    capogruppo 20xy+1
    319,26 (9)

    1) Assestamento delle partecipazioni Beta

    SP A Patrimonio netto all’1/1/20xy+1 4.000.000
    SP B.II Immobilizzazioni 1.000.000
    SP B.I.5 Avviamento 1.751.100
    SP B.III.1.a Partecipazioni 6.000.000
    SP B.2 Fondo imposte differite 279.000
    SP A Patrimonio netto di terzi all’1/1/20xy+1 472.100

    Con la prima scrittura di rettifica si rileva il maggior valore delle immobilizzazioni e l’avviamento pagato per acquisire la partecipazione del 90%. In particolare, trattandosi della normativa internazionale e nello specifico nella teoria estesa della capogruppo, i valori iscritti risultano dalle seguenti formule:

    • 6.000.000 - 90% x [4.000.000 + 1.000.000 x (1 - 0,279)] = 1.751.100;

    • (1.000.000 x 27,9%) = 279.000;

    • 10% x [4.000.000 + 1.000.000 x (1 - 0,279)] = 472.100.

    2) Iscrizione dell’ammortamento sul maggior valore delle immobilizzazioni tra cui l’avviamento

    CE B.10 Ammortamento di immobilizzazioni 100.000
    SP B.2 Fondo imposte differite 27.900
    SP A Utile d’esercizio di terzi 20xy+1 7.210
    CE 21) Reddito di terzi 20xy+1 7.210
    SP B.II Immobilizzazioni 100.000
    CE 20) Imposte 27.900

    Con la seconda scrittura si rileva l’ammortamento sul maggior valore delle immobilizzazioni, imputando quota parte alle minoranze. I valori emergono dalle seguenti formule:

    • (1.000.000/10) = 100.000;

    • (100.000 x 27,9%) = 27.900;

    • [(100.000 - 27.900) x 0,1] = 7.210.

    3) Per eliminare la distribuzione dei dividendi

    CE C.15 Dividendi da controllata 180.000
    SP A Patrimonio netto di terzi all’1/1/20xy+1 20.000
    SP A Patrimonio netto all’1/1/20xy+1 200.000

    La scrittura 3 rileva l’eliminazione dell’operazione di distribuzione del dividendo da parte della controllata. In particolare, occorre stornare il provento finanziario dal Conto economico di Alfa, incrementando il patrimonio netto di gruppo.

    4) Eliminazione dei valori reciproci

    SP D Passività correnti 50.000
    CE A.1 Ricavi da vendite alla controllata 200.000
    CE B.6 Acquisti da controllante 200.000
    SP C Altre attività 50.000

    5) Per eliminare i margini infragruppo non realizzati

    CE B Altri costi della produzione 40
    SP C Altre attività 11,16
    SP C Altre attività 40
    CE 20) Imposte 11,16

    Le scritture 4 e 5 stornano gli effetti economici e patrimoniali delle operazioni infragruppo. In particolare, occorre stornare i valori reciproci relativi a ricavi, costi, crediti e debiti di natura commerciale e, soprattutto, il margine infragruppo. In questo caso, è la capogruppo che realizza il margine con la conseguenza che, in sede di consolidamento, l’eliminazione non verrà imputata anche alle minoranze della controllata:

    • (200.000 x 20%) = 40.000 margine infragruppo non realizzato;

    • (40.000 x 27,9%) = 11.160 effetto fiscale differito.

    6) Imputazione alle minoranze del reddito di gruppo di loro pertinenza

    CE 21) Reddito di terzi 20xy+1 65.000
    SP A Utile d’esercizio di terzi 20xy+1 65.000

    Il reddito di Beta di pertinenza delle minoranze risulta: (650.000 x 10%) = 65.000

    7) Rilevazione delle rettifiche di consolidamento pregresse

    SP B.II Immobilizzazioni 100.000
    SP C Altre attività 30.000
    SP A Patrimonio netto all’1/1/20xy+1 100.000
    SP A Patrimonio netto di terzi all’1/1/20xy+1 60.000
    SP C Altre attività 8.370
    SP A Patrimonio netto di terzi all’1/1/20xy+1 7.210
    SP A Patrimonio netto di terzi all’1/1/20xy+1 10.000
    SP A Patrimonio netto di terzi all’1/1/20xy+1 2.160
    SP A Patrimonio netto all’1/1/20xy+1 234.360
    SP B.2 Fondo imposte differite 27.900

    La precedente scrittura rileva le rettifiche di consolidamento apportate negli esercizi passati. Anno dopo anno, infatti, le rettifiche di consolidamento sono sintetizzate nello Stato patrimoniale e, in particolare, nel patrimonio netto di gruppo.

    8) Realizzazione dei margini infragruppo eliminati negli esercizi precedenti

    CE B Altri costi della produzione 30.000
    SP C Altre attività 8.370
    SP A Utile d’esercizio di terzi 20xy+1 2.160
    SP C Altre attività 30.000
    CE 21) Reddito di terzi 20xy+1 2.160
    CE 20) Imposte 8.370

    9) Chiusura del bilancio consolidato

    SP A Utile d’esercizio 20xy+1 319.260
    CE 21) Reddito netto della capogruppo 20xy+1 319.260

    Infine, con la scrittura 9 si rileva alla sintesi delle rettifiche di consolidamento, iscrivendola nello Stato patrimoniale.

    Esercizio 20xy+2

    Infine, anche per l’ultimo esercizio considerato si redige il bilancio consolidato adottando i Principi contabili internazionali (teoria estesa della capogruppo), sapendo che:

    • durante l’esercizio non si effettuano operazioni infragruppo ma si realizzano i margini infragruppo eliminati in 20xy+1.

    • l’avviamento sottoposto ad impairment test non ha subito svalutazioni;

    • l’aliquota fiscale media risulta pari al 27,9%.

    Bilancio consolidato al 31/12/20xy+2 (valori in migliaia di euro)
    Stato
    patrimoniale
    Alfa
    Spa
    Beta
    Spa
    Totale
    aggregato
    Rettifiche Bilancio
    consolidato
    Dare Avere
    Attivo
    Partecipazioni 6.000 0 6.000 6.000 (1) 0
    Avviamento 1.751,1 (1) 1.751,1
    Immobilizzazioni 12.500 10.000 22.500 1.000 (1) 100 (2) + 100 (5) + 100 (5) 23.200
    Altre attività 2.500 1.500 4.000 11,16 (5) + 8,37 (5) + 30 (5) + 40 (4) 40 (5) + 30 (5) + 8,37 (5) + 11,16 (4) 4.000
    Totale attivo 21.000 11.500 32.500 2.840,63 6.389,53 28.951,1
    Passivo e patrimonio netto
    Patrimonio netto
    all’1/1/20xy+2
    9.550 4.950 14.500 4.000 (1) + 234,36 (5) + 319,26 (5) 200 (5) + 100 (5) 10.246,38
    Utile d’esercizio 20xy+2 1.000 900 1.900 126,05 (6) 1.773,95
    Patrimonio netto di
    terzi all’1/1/20xy+2
    20 (5) + 10 (5) + 7,21 (5) + 2,16 (5) + 7,21 (5) 472,1 (1) + 60 (5) + 65 (5) + 2,16 (5) 552,68
    Utile d’esercizio di terzi 20xy+2 7,21 (2) 90 (3) 82,79
    Totale patrimonio netto di gruppo 10.550 5.850 16.400 4.733,46 989,26 12.655,8
    Passività correnti 4.450 3.650 8.100 8.100
    Fondo per imposte
    differite
    27,9 (2) + 27,9 (5) + 27,9 (5) 279 (1) 195,3
    Debiti a medio lungo termine 6.000 2.000 8.000 8.000
    Totale passivo e
    patrimonio netto
    21.000 11.500 32.500 4.817,16 1.268,26 28.951,1
    Totale rettifiche 7.657,79 7.657,79

    Bilancio consolidato al 31/12/20xy (valori in migliaia di euro)
    Conto
    economico
    Alfa
    Spa
    Beta
    Spa
    Totale
    aggregato
    Rettifiche Bilancio
    consolidato
    Dare Avere
    Ricavi da vendite a terzi 10.200 4.050 14.250 14.250
    Acquisti da terzi 5.400 1.900 7.300 7.300
    Altri costi della
    produzione
    400 200 600 40 (4) 560
    Ammortamento di
    immobilizzazioni
    2.100 500 2.600 100 (2) 2.700
    Risultato operativo 2.300 1.450 3.750 60 3.690
    Oneri finanziari 800 200 1.000 1.000
    Risultato ante
    imposte
    1.500 1.250 2.750 60 2.690
    Imposte 500 350 850 11,16 (4) 27,9 (2) 833,26
    Reddito netto di
    gruppo 20xy+2
    1.000 900 1.900 43,26 1.856,74
    Reddito netto di terzi 20xy+2 90 (3) 7,21 (2) 82,79
    Reddito netto
    capogruppo 20xy+2
    1.000 900 1.900 126,05 1.773,95
    Reddito netto
    capogruppo 20xy+2
    126,05 (6)

    1) Assestamento delle partecipazioni Beta

    SP A Patrimonio netto all’1/1/20xy+2 4.000.000
    SP B.II Immobilizzazioni 1.000.000
    SP B.I.5 Avviamento 1.751.100
    SP B.III.1.a Partecipazioni 6.000.000
    SP B.2 Fondo imposte differite 279.000
    SP A Patrimonio netto di terzi all’1/1/20xy+2 472.100

    2) Iscrizione dell’ammortamento sul maggior valore delle immobilizzazioni tra cui l’avviamento

    CE B.10 Ammortamento di immobilizzazioni 100.000
    SP B.2 Fondo imposte differite 27.900
    SP A Utile d’esercizio di terzi 20xy+1 7.210
    CE 21) Reddito di terzi 20xy+1 7.210
    SP B.II Immobilizzazioni 100.000
    CE 20) Imposte 27.900

    3) Imputazione alle minoranze del reddito di gruppo di loro pertinenza

    CE 21) Reddito di terzi 20xy+2 90.000
    SP A Utile d’esercizio di terzi 20xy+2 90.000

    4) Realizzazione dei margini infragruppo eliminati negli esercizi precedenti

    CE B Altri costi della produzione 40.000
    SP C Altre attività 11.600
    SP C Altre attività 40.000
    CE 20) Imposte 11.600

    5) Rilevazione delle rettifiche di consolidamento pregresse

    SP B.2 Fondo imposte differite 27.900
    SP B.2 Fondo imposte differite 27.900
    SP A Patrimonio netto all’1/1/20xy+2 234.360
    SP A Patrimonio netto all’1/1/20xy+2 319.260
    SP A Patrimonio netto di terzi all’1/1/20xy+2 20.000
    SP C Altre attività 11.160
    SP A Patrimonio netto di terzi all’1/1/20xy+2 10.000
    SP A Patrimonio netto di terzi all’1/1/20xy+2 7.210
    SP A Patrimonio netto di terzi all’1/1/20xy+2 7.210
    SP A Patrimonio netto di terzi all’1/1/20xy+2 2.160
    SP C Altre attività 8.370
    SP C Altre attività 30.000
    SP B.II Immobilizzazioni 100.000
    SP B.II Immobilizzazioni 100.000
    SP C Altre attività 40.000
    SP C Altre attività 30.000
    SP C Altre attività 8.370
    SP A Patrimonio netto di terzi all’1/1/20xy+2 60.000
    SP A Patrimonio netto di terzi all’1/1/20xy+2 65.000
    SP A Patrimonio netto di terzi all’1/1/20xy+2 2.160
    SP A Patrimonio netto all’1/1/20xy+2 200.000
    SP A Patrimonio netto all’1/1/20xy+2 100.000

    6) Chiusura del bilancio consolidato

    SP A Utile d’esercizio 20xy+2 126.050
    CE 21) Reddito netto della capogruppo 20xy+2 126.050

    Come emerge per quest’ultimo esercizio, negli anni successivi al primo di consolidamento occorre sintetizzare le rettifiche di consolidamento rilevandole nelle poste patrimoniali al fine di dare continuità alla gestione aziendale. Nell’esercizio 20xy+2, pertanto, la scrittura 5 sintetizza le rettifiche rilevate in 20xy e 20xy+1. Per ogni anno di consolidamento, inoltre, occorre rilevare l’assestamento delle partecipazioni con riferimento alla data in cui è stato effettuato l’acquisto della partecipazione di controllo.

    Fine capitolo